Le mani mi tremavano, spensi il telefono e guardai la porta, dove Zaccaria stava dando forti colpi sopra ad essa. Per fortuna questa mattina avevo portato Anas da Aziz, ma mai avrei pensato che Zaccaria si fosse presentato qui come un pazzo.
«Marika apri! So che sei in casa!.» urlò, facendomi sobbalzare nuovamente, portandomi le mani al petto. Sbattetti le palpebre più volte, come per riprendermi da uno stato di trans, fin quando il mio cervello non iniziò a funzionare di nuovo.
Andai verso la porta, aprii la serratura e aprii la porta, vedendo la figura del mio ragazzo. Aveva il fiato corto a causa degli innumerevoli pugni che aveva tirato, mi fissava solamente, non proferendo parola.
«Beh? Che cazzo vuoi Zaccaria?.» sputai acida, incrociando le braccia sotto al seno, guardandolo.
«Aggiustare le cose, solo questo.» disse, entrando in casa, sorpassandomi. Chiusi la porta alle mie spalle, appoggiandomi con la schiena su essa, nel mentre il moro faceva avanti e indietro per il salotto.
«Avanti, parla.» dissi, dopo qualche minuto di silenzio. «È l'unica occasione che ti darò per spiegarti Zaccaria, poi non ne voglio sapere più nulla.»
«Ascoltami.» disse, avvicinandosi pericolosamente a me, prendendo le mie mani fra le sue. «Questi 2 mesi che ho passato senza te sono stati una merda, ok?. So di aver sbagliato, uno sbaglio grandissimo, ma per favore mettiamo tutto apposto e ritorniamo insieme, non c'è la faccio più a stare senza di te.»
«Sai cosa mi fa incazzare di te?.» dissi, sentendo i miei occhi inumidirsi. «Tu prima fai le cazzate e poi vieni a piangere, sperando che io ti perdoni, ma questa volta no Zaccaria, è una cazzata troppo grande per essere perdonata.»
Lo vidi sgranare gli occhi, portò le sue mani sui miei fianchi, appena vide che stavo per spostarmi.
«No, non puoi farlo. Andiamo, noi due ci completiamo, non siamo nulla senza l'altro. Zaccaria non è lo stesso senza Marika e Marika non è la stessa senza Zaccaria.» disse freneticamente, stringendo di poco la presa sui miei fianchi. «Lo leggo nei tuoi occhi, lo vedo che ti manco, ma sei troppo orgogliosa per ammetterlo a te stessa e dirmelo.»
Portai le mani sul suo petto, cercando di allontanarlo, ma non ci riuscii. Le lacrime scorrevano lungo il mio volto, così come sul suo.
Lo guardai negli occhi, le sue iridi marroni che sapevano ipnotizzarmi sempre. Girai la testa dal lato opposto, visto che il mio cervello e cuore stavano per cedere.
«Per favore, facciamo la pace.» disse, mentre io mi girai di nuovo verso di lui. Zaccaria unii le nostre fronti, i nostri nasi si toccavano e le nostre labbra si sfioravano. «Per favore.» sussurrò, mentre il mio respiro si stava facendo sempre più pesante.
«Fanculo.» dissi, per poi unire le nostre labbra.
Un bacio passionale, sofferto, ma del quale avevamo estremamente bisogno entrambi.
Un bacio che faceva trasparire tutto il bisogno che avevamo di stare insieme.
I nostri corpi si muovevano a causa dell'intensità del bacio, io avevo le mani fra i suoi capelli mentre Zaccaria le aveva sui miei fianchi, che ogni tanto stringeva.«Niente più cazzate, ci siamo solamente io te e Anas, te lo giuro.» sussurrò sulle mia labbra, guardandomi negli occhi. «Adesso vieni, ho bisogno di te.»
Mi prese per mano e mi condusse nella mia camera, per poi richiudere la porta dietro di sé e baciarmi.
E solo dio, oltre a noi, sa cos'è successo dopo.*Anche questa storia è finita, purtroppo!.
Spero vi sia piaciuta!
Se vi interessa, nel mio profilo potete trovare "Coeurs Enchaînés|Keta" , una storia che sto scrivendo.
Vi ringrazio di tutto il supporto che mi avete dato durante tutto il corso della storia!.
Grazie ancora, Marika🤍.
