75°HUNGER GAMES

BEETEE

Plutarch, il capo stratega, mi ha spiegato tutto.
Devo distruggere il campo di forza. Quando il fulmine delle 12:00 colpirà l'albero, userò quel'elettricità per neutralizzarlo e permettere ai rinforzi di venirci a prendere. Ho elaborato anche una scusa per farlo.
Chiamo i miei alleati e gli espongo la parte del piano che devono sapere.
-Allora, ormai i Favoriti sono rimasti in due, e noi siamo cinque, quindi non ci attaccheranno. Probabilmente sono nei contorni della giungla, dato che avranno capito che all'interno è pericoloso, e sulla spiaggia ci siamo noi.
Quindi, appena ci allontaniamo, loro verranno qui, e probabilmente si riposeranno e si bagneranno con l'acqua. La mia idea era quella di elettrificare l'acqua in modo che se ne venissero in contatto morirebbero. Potremmo usare l'energia del fulmine delle 12:00, trasportandola con questo filo- dico alludendo al mio gli personalizzato -E metterlo dentro l'acqua.
Inizialmente sono tutti un po scettici, ma poi Finnick e Johanna accettano e di conseguenza anche i due del 12.

Inizio a posizionare il filo tutto intorno all'albero. In verità basterebbe solo che lo appoggiarsi sopra, ma altrimenti sembrerebbe anomalo il secondo filo per disintegrare il campo di forza.
Dopo molti giri intorno, espongo l'altra parte del piano.
-Johanna e Katniss sono le più esperte nel muoversi tra gli alberi, perciò saranno loro a portare il filo nell'acqua. Io devo ancora finire un lavoro qui. Finnick e Peeta mi copriranno.
-No, voglio che Peeta venga con noi- annuncia Katniss.
-È troppo rumoroso, e voi siete abbastanza breve da cavarvela contro i Favoriti.
Anche se tentennanti, i due acconsentono.

Sto sistemando il secondo filo attorno all'albero e lo lego ad un coltello.
Sento un urlo. Finnick e Peeta mi abbandonano e iniziano a correre in direzioni opposte, chiamando le nostre alleate. È il momento. Ora o mai più. Proprio mentre sto per tirare il coltello contro il campo di forza, sento delle voci. Sono i Favoriti.
-Ecco Beetee! Uccidiamolo- esclama Brutus.
Ora o mai più, mi ripeto. Ma poi succede. Vado a sbattere contro il campo di forza e non capisco più niente.