Capitolo 2

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Era passata una settimana dal primo giorno di scuola e quel sabato pomeriggio lo avremmo passato in punizione per via della nostra splendida performance di inizio anno. -Allora, come ci organizziamo? - domandò Sirius sdraiato su uno dei divani della sala comune -In che senso? - chiese Peter mentre mangiucchiavamo insieme caramelle Tutti i gusti +1 -Per la punizione. A cosa lavoriamo durante quelle ore? Scherzi? Scoprire nuovi passaggi segreti? - continuò il ragazzo dai capelli corvini -Sirius, se fossi in te almeno le punizioni le passerei a studiare, ti ricordo che abbiamo i M.A.G.O.- lo rimproverò Remus, in risposta noi sbuffammo sonoramente -Va bene studiare Rem, ma è passata solo una settimana dall'inizio della scuola, non c'è fretta, abbiamo ancora parecchi mesi- dissi cercando di dissuaderlo dal potere che avevano i libri su di lui. -Ottime notizie ragazzi- gridò James sbracciandosi facendo il suo ingresso nella sala comune -Anche oggi Lily ti ha rivolto la parola per rifiutare il tuo invito ad Hogsmeade? - lo prese in giro Sirius facendogli un sorriso a 32 denti -Si, cioè no. Non è questa la notizia- disse James innescando una risata generale -Sono capitano della squadra di Quidditch- esclamò lui vittorioso alzando le braccia in aria come se avesse una coppa in mano -E quale sarebbe la novità? Anche l'anno scorso lo sei stato- gli feci notare riportando la mia attenzione sulle caramelle, con un semplice gesto Sirius e Peter fecero capire a mio fratello che avevo ragione -Sapete sempre come distruggere i miei sogni- mormorò sconfitto buttandosi su una delle poltrone.

Dopo aver discusso con i ragazzi uscii dal ritratto della signora grassa per dirigermi verso il giardino dove avevo appuntamento con Marlene e Lily, mentre camminavo per il piano terra, però un gruppo di ragazzi si accerchiò intorno a me -Cosa ci fa qua la piccola Potter senza i suoi scagnozzi? - mi domandò Severus Piton mentre mi squadrava con i suoi occhi color pece -Io riesco a camminare da sola senza le guardie del corpo, tu puoi dire lo stesso Mocciosus?- lo provocai con aria di sfida alludendo ai quattro ragazzi che lo inseguivano sempre -Da te personalmente mi sarei aspettata delle amicizie migliori piccolo Black- sussurrai a Regulus, il fratello minore di Sirius, dandogli una pacca sul petto -Ora vado via, a differenza vostra qualcuno mi aspetta- esclamai lasciandomeli alle spalle mentre raggiungevo le mie amiche all'esterno del castello. -Finalmente sei arrivata, ti aspettiamo da dieci minuti- sbraitò Marlene gesticolando -Ho avuto un contrattempo- mi limitai a dire. Marls era una delle mie migliori amiche, era una ragazza dai folti capelli biondi e aveva un carattere solare ed esuberante per questo tutti le volevano un gran bene, anche se in realtà molte volte si lamentava anche per le sciocchezze. -Per oggi pomeriggio abbiamo pensato che potremmo rilassarci in camera nostra senza rotture- disse Lily mentre ci godevamo il sole di fine estate sedute vicino ad un albero, -Non posso, ho la punizione- le ricordai facendo una smorfia -Io sono sicura che per colpa dei vostri progetti di rendere quest'ultimo anno memorabile, noi passeremo pochissimo tempo insieme- si lamentò la bionda incrociando le braccia al petto -Sai perfettamente che non andrà così Marls, possiamo organizzare degli scherzi insieme, poi ci sono le feste, gli allenamenti di quidditch, le uscite ad Hogsmeade, i giorni in cui non sarò in punizione...- le risposi cercando di farle capire che non avrei dedicato tutto il mio tempo solo ai Malandrini. -Quei ragazzi hanno avuto una brutta influenza su di te- concluse lei facendoci ridere tutte e tre.

***

Dopo pranzo io e i ragazzi raggiungemmo a passo lento l'aula della professoressa McGonagall. -Buon pomeriggio professoressa- la salutai prendendo posto di fianco a Remus in uno degli ultimi banchi, uno ad uno si sedettero tutti. -Quest'anno le punizioni si svolgeranno in maniera diversa, non rimarrete più in classe, il signor Filch ha infatti proposto di farsi aiutare da tutti coloro che dovranno passare i pomeriggi qua- ci avvisò la professoressa mentre stava seduta sulla sedia dietro la sua scrivania -è una cosa gravissima, ora come facciamo a pianificare gli scherzi? - mormorò Sirius girandosi per parlare con me e Remus che ci trovavamo alle sue spalle -Troveremo un modo Felpato, non ti preoccupare- lo consolò James seduto di fianco a lui dandogli una pacca sulla schiena. Appena il custode entrò nella classe ci divise in coppie per fare più faccende possibili e per mia fortuna o sfortuna, non saprei, capitai insieme a un ragazzo del settimo anno di Corvonero che non conoscevo -Mi chiamo Christian- si presentò lui facendomi un cenno con la mano -Io sono Jade- risposi facendogli un mezzo sorriso ed incamminandomi verso la stanza dei trofei, che bisognava lucidare -Non credo di averti mai visto in punizione negli anni scorsi, hai combinato qualcosa di grave? - gli domandai tenendo aperta la porta per far passare gli altri, fino a quando un braccio si posizionò quasi sopra la mia testa con l'intenzione di compiere ciò che stavo facendo io, alzai lo sguardò e con mia sorpresa notai che quel braccio apparteneva a Sirius -Ci penso io- esclamò facendomi l'occhiolino. Senza rispondergli raggiunsi il mio compagno di punizione -Tu stai spesso in punizione? - mi chiese lui mentre recuperava il primo trofeo da pulire -Ho una reputazione da mantenere e ciò mi porta molto spesso qua- ammisi strofinando la pezza su un vecchio trofeo vinto nel 1947 -Allora, mi dici perché sei qua oppure mi terrai ignara? - continuai io dopo interminabili minuti di imbarazzante silenzio -Tu perché sei qua? - mi chiese lui fissandomi negli occhi cercando di sviare la mia domanda -Davvero non lo sai?! - era forse possibile che davvero lui non sapesse ciò che avevamo combinato il primo giorno di scuola e gli anni precedenti? -So chi sei e cosa hai fatto, volevo solo raccontata la tua versione dei fatti- rispose lui con voce atona. La situazione si era fatta molto imbarazzante ma per fortuna qualche minuto dopo James mi raggiunse -Abbiamo l'idea perfetta- esclamò lui dopo essersi appoggiato con la spalla alla vetrinetta contenente i trofei che dovevo lucidare -James, non possiamo far esplodere dei fuochi d'artificio- mormorai io nervosamente. -Ma come facevi a saperlo? - mi chiese lui deluso -Tu e Sirius proponete sempre la stesa cosa e noi vi diciamo ogni anno che non è possibile, dopo ci espellono per davvero- ribadii per almeno la milionesima volta in due anni lasciando James visibilmente triste -Torna a pulire Jimmie così possiamo andare via- conclusi facendo allontanare mio fratello -Sei tu la mente degli scherzi? - mi chiese Christian con un leggero sorriso -Assolutamente no, facciamo le cose insieme noi- risposi indicando il resto del mio gruppo -Molti ragazzi vi ammirano a scuola- affermò tenendo gli occhi fissi sulla vetrina davanti a noi -Non siamo mica degli eroi, facciamo solo ciò che ci fa divertire- ammisi sollevando leggermene le spalle. Dopo diverse ore finalmente terminammo il nostro lavoro e con mia grande sorpresa Christian si rivelò un ottimo ragazzo con la quale scambiare delle chiacchere -Alla settimana prossima allora- mi salutò lui, senza avere nemmeno il tempo di rispondere però un braccio si posò sulle mie spalle e mi fece voltare -La nostra principessa ha trovato un cavaliere- mi beffeggiò Sirius scompigliandomi i capelli con una mano -A differenza tua, io riesco ad avere degli amici del sesso opposto senza secondi fini- esclamai sorridendo e ricevendo un grido di approvazione da parte di James. Io e Sirius avevamo uno strano rapporto di amore e odio, Remus ci diceva sempre che ci comportavamo come cane e gatto, ma infondo, molto infondo, ci volevamo bene. -Dove stai andando? - mi gridò dietro James -Vado a fare uno spuntino nei sotterranei, non posso aspettare ancora due ore per la cena- gli risposi andando verso le scale che mi avrebbero condotta al piano inferiore. Dopo aver fatto rifornimenti clandestini di mangiare mi diressi verso il dormitorio Grifondoro ma un gruppo di Serpeverde mi bloccò per la strada. -Congratulazioni per la nuova coppia- disse uno di loro dai capelli scuri che al massimo poteva frequentare il quinto anno. Senza lasciarli continuare proseguii per la mia strada. -Abbiamo saputo tutto- sbraitò Marlene saltando giù dal suo letto e correndo verso di me che ero ancora sull'uscio della porta con i contenitori di cibo in mano -Di che diavolo parli Mars? - chiesi sorpassandola e sedendomi sul mio letto a mangiare -Almeno gli hai chiesto un appuntamento? - continuò lei gesticolando ininterrottamente -Lily, di cosa sta parlando questa pazza? - domandai nella speranza che almeno lei mi desse una risposta sensata -Ha saputo che oggi pomeriggio sei stata con un ragazzo molto carino e che ti interessa- ammise la rossa cercando di rispondere alle mie domande -Ma chi vi ha detto una cazzata simile? - gridai in preda alla rabbia alzandomi di scatto. -Sirius, non faceva altro che parlare di te e questo Corvonero misterioso- mise in chiaro Lily. Con un balzo Marlene si parò davanti a me aprì le braccia per impedirmi di fare qualsiasi cosa -Non puoi- disse Lily alle mie spalle -Certo che posso, io ora vado da lui e lo uccido- e così dicendo dopo svariati minuti di lotta con Marls e Lily riuscii a scappare dalla mia camera, con poche gambate salii le scale del dormitorio maschile e spalancai la porta della loro camera. -Ciao principessa, sei già di ritorno? Non hai incontrato il tuo cavaliere per i corridoi? - mi prese in giro Sirius con un sorriso beffardo stampato in faccia. Nemmeno riuscii a vedere James e Remus perché con uno scatto si chiusero dentro al bagno, sapevano perfettamente ciò che stava per accadere. -Hey Jade, la vuoi una cioccorana? - mi chiese titubante Peter con l'intento di distrarmi e addolcirmi -L'unica cosa che voglio in questo secondo è capire per quale motivo ti diverti tanto a straparlare di me in giro- sibilai fissando con sguardo truce il ragazzo che si trovava disteso sul letto -Era soltanto per scherzare, non l'ho mica detto a tutta la scuola, rilassati- continuò lui -Allora come mai un gruppo di Serpeverde mi ha bloccato nei sotterranei per farmi i complimenti? - chiesi incurvando le sopracciglia in cerca di una risposta plausibile -Forse ne parlavamo a voce troppo alta e ci hanno sentiti, ma poi, scusami, da quando ti interessa ciò che dicono gli altri sul tuo conto? - -Mi interessa da quando a mettere in giro le voci false sono persone sulla quale ripongo molta fiducia- gridai così che anche James e Remus potessero sentirmi da dietro la porta del bagno, non aggiungendo altro andai via e senza rendermene conto camminai fino ad arrivare al luogo nella quale mi sentivo veramente in pace, sulla riva del lago Nero.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 07, 2022 ⏰

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