Un sabato mattina, molto presto

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"Chiara, comportati bene e segui le istruzioni che riceverai dal personale senza discutere. Se vengo a sapere che hai creato problemi, ci saranno conseguenze. Mi hai capita?" Ludovica è la nuova compagna di mio papà. È un mese che mi sforzo di sopportarla, ma è molto difficile. È una persona davvero antipatica, che apparentemente fa di tutto per mettermi in imbarazzo davanti agli altri.

Per esempio, questo sabato mattina siamo in piedi nella reception di questa specie di centro medico insieme a Martina, ovvero la ragazza a cui Ludovica mi sta affidando. C'è un via-vai di gente che ci passa accanto. È presto e non ho ancora fatto colazione, quindi il profumo di brioches appena sfornate che viene dalla caffetteria qui accanto mi sembra paradisiaco.

Indosso il mio piumino imbottito direttamente sopra il pigiama, per cui la parte superiore del mio corpo è ben protetta dal freddo, ma sento un brivido ogni volta che la porta a vetri scorrevole posta subito dietro di noi si apre e un nuovo spiffero investe le mie gambe. Mi scappa una discreta pipì e le folate di vento freddo, insieme ai Drynites bagnati e rigonfi che indosso, mi stanno mettendo alla prova.

Martina, che indossa una divisa da infermiera color indaco in cotone a maniche corte, probabilmente è ancora meno contenta di me di stare ferma davanti all'ingresso. Già vedo i primi accenni di pelle d'oca sulle sue braccia.

Evito di dirle quello che penso veramente, anche se probabilmente me lo si può leggere in faccia. "Sì, Ludovica, ti sei spiegata benissimo," dico in modo meccanico, quasi sillabando. "Mi impegnerò al massimo per non creare alcun problema."

Ludovica mi fissa per un attimo, come per sfidarmi ad aggiungere qualcosa, ma so per esperienza che ogni parola aggiuntiva mi sarà ritorta contro. "Va bene, allora. Ci vediamo domani sera," conclude quasi dispiaciuta.

"Ok. Ciao Ludovica." Guardo speranzosa Martina, tendendole la mano infreddolita.

Martina capisce e me la prende. "Buona giornata, signora De Stefani. Ci prenderemo cura di Chiara." Martina è molto più brava di me nell'arte del sorriso falso!

Ludovica grugnisce a sua volta un saluto e così, finalmente, ci separiamo: Ludovica per andare al lavoro ed io per essere sottoposta ad una serie di controlli medici. Su insistenza di Ludovica, mio padre ha infatti acconsentito a mandarmi in questo centro medico specializzato in incontinenza infantile. Verrò sottoposta ad una serie di controlli, grazie ai quali forse si capirà perché, a 12 anni, io abbia improvvisamente ricominciato a bagnare il letto quasi tutte le notti. Non so esattamente che cosa mi debba aspettare, ma sicuramente è meglio di un fine settimana da sola con Ludovica!

Un fine settimana al centro diagnosticoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora