Capitolo 2

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La osservo finché non si lascia sfuggire un gridolino. Mi spavento e la fisso con occhi a palla. È un po' strana questa ragazza.

(Asia) Ti sei iscritto al corso di miti e leggende! Anch'io!

(Marco) "Grandioso!"
(Bhe al meno credo!)

Dissi sottovoce... Questa ragazza è misteriosa, gioiosa ed esplosiva allo stesso tempo. Un po' come me, una volta superata la timidezza. Sento che andremo d'accordo! Questo potrebbe essere l'inizio di una nuova amicizia! Una volta terminate le formalità, Asia mi trascina all'uscita. Ho difficoltà a seguirla.

(Marco) "Hey... Non correre!"

Una volta fuori, mi trascina con lei.

(Asia) "Ho la sensazione che questo nuovo anno sarà molto interessante."

Resto in silenzio. A differenza sua, tutto è nuovo per me. Ho bisogno di ambientarmi al posto, prima di entusiasmarmi.

(Asia) "Sembri un po' ansioso..."

Questa ragazza mi legge come un libro aperto.

(Marco) "Non è facile trasferirsi in una città dove non conosci nessuno."

(Asia) "Beh non è il tuo caso... Conosci me, ora."

(Marco) Comunque, grazie mille per avermi guidato in quel labirinto! Credevo che non ne sarei più uscito!

(Asia) Tranquillo, no problem...
Conosco il posto. Dimmi, che ne dici di un tour della città?

(Marco) Magari più avanti. Ho già una serata movimentata davanti a me...

(Asia) Davvero? Sei arrivato solo ieri e sei già occupato? Non perdi tempo, vero!?

(Marco) Ho preso un impegno ancora prima di partire. Ma quando sono atterrato, ieri sera, ero così esausto che mi sono precipitato nel primo hotel che ho trovato.

(Asia) A giudicare dalla tua faccia, non dev'essere stato eccellente.

(Marco) "Peggio. Direi sudicio. Non vedo l'ora di andarmene!"

(Asia) "Se è così male, posso aiutarti a trovare qualcosa di meglio."

(Marco) È gentile da parte tua, ma non preoccuparti. Ho trovato un posto come ragazzo alla pari in una famiglia del posto.
"Mi occuperò della loro bambina e, in cambio, mi offriranno vitto e alloggio. È un buon metodo per riuscire a pagare le tasse scolastiche."

(Asia) "Beh che fortuna!"
"Sarà lontano dal campus?"

(Marco) Non lo so, ci andrò stasera per la prima volta.

(Asia) "Qual è la famiglia? Magari la conosco..."

(Marco) "Bernard. Un'antica famiglia originaria del posto, da quel che ho capito."

Asia si trasforma di fronte ai miei occhi. Sembra che abbia visto un fantasma! Si alza in fretta e si allontana da me.

(Marco) "Va tutto bene?"

(Asia) "No, no... Non è nulla. Mi sono solo appena ricordata di avere qualcosa da fare..."

(Marco) "Qualcosa da fare?"

Asia si è fatta strana di colpo. Beh, ancora più strana di prima.

(Asia) "Già. Stupido vero? A volte ho proprio la testa fra le nuvole!"

Eppure non è solo una mia impressione. Si sta già allontanando; mi agita una mano.

(Marco) "C'è qualche problema? Ho detto qualcosa che non avrei dovuto?"

(Asia) "Ci vediamo fra tre giorni, quando le lezioni inizieranno!"

E con questo, fugge letteralmente. Non ho capito proprio!
La guardo andarsene perplesso. Ok... Le passerà, come direbbe mio nonno!
Letteralmente, mi faccio strada. Non c'è fretta, voglio godermi al massimo il sole, prima che scenda la sera.
Con un po' di fortuna, inizio a riconoscere le strade e i quartieri. Mentre passeggio, ripenso allo strano comportamento di Asia.
Ha reagito malissimo al nome Bernard. Forse me lo sono immaginato?
Comunque lo scoprirò, presumo! Li vedrò stasera per il lavoro. Sto cercando di scoprire dove vivono i Bernard.

Skip Time
Il tempo di arrivare all'hotel e chiamare un taxi, e quando arrivo dai Bernard le luci sono spente da un bel po'.
Riprendo la valigia dal bagagliaio e pago il taxi.
Lo osservo un attimo andare via. Quando attraverso i cancelli dell'impressionante proprietà, mi blocco di colpo. Non è ciò che mi aspettavo! Un'imponente villa, in mezzo a un immenso parco, si erge di fronte a me. È bellissima, ma... Che posso dire? Preferisco i nidi più accoglienti!
Il vento si alza improvvisamente. Gioca con le foglie degli alberi, producendo suoni poco rassicuranti. Il suono dell'acqua che scorre dalla fontana aggiunge un tocco inquietante a questa opprimente atmosfera. (Ok... N non ho affatto p paura!)
Ma chi voglio prendere in giro!? Ho una paura fottuta!!! (T∆T)
Rabbrividisco, guardandomi alle spalle. Il parco è immenso nel buio, vedo a malapena i miei piedi. Frugo nella borsa, alla ricerca del mio cellulare. Compongo il numero dei Bernard. La suoneria risuona nel mio orecchio.
Ci riprovo. Invano.

(Marco) (fate i bravi, rispondete!) (T~T)

Guardo in alto, verso il cielo. Alcune nuvole oscure gettano un'ombra sulla luna. Un lupo ulula in lontananza, facendomi saltare sul posto!
Okay, basta così! Ho paura!
Percepisco una forza sovrannaturale qui. È strano...
Riaggancio e mi avvio verso la casa. Se continuo così, mi farò trasportare dall'immaginazione! Questa è la situazione ideale per certi pensieri. Afferro la ringhiera della superba scalinata di pietra che conduce all'ingresso. Mentre salgo le scale, mi sento osservato.

(Marco) (È ridicolo...) Ok adesso basta! Non c'è nessuno qui.

Mi guardo nuovamente intorno. Per tranquillizzarmi... Una volta in cima, cerco di soffocare l'ansia che mi monta in petto. Un suono stridulo. Il respiro accelera. Mi volto. (Qualcuno mi sta seguendo?) Non riesco a vedere nessuno. Ci siamo solo io e le ombre... Avvicino la mano alla porta per bussare, ma un altro brivido mi attraversa. Esito per qualche minuto. Che significa? Nessun campanello, solo un anello di metallo nella bocca di un leone. (Sembra che i proprietari siano fanatici di un folklore di cattivo gusto. Hey, gente! Siamo nel 2022, non siamo nel medioevo.) A questo punto sono quasi terrorizzato. Un curioso presentimento prende possesso di me, inizio a pensare che, forse, dovrei tornare indietro. Faccio un respiro profondo e prendo il battente in mano. Busso quattro volte. Il suono sembra riecheggiare all'interno delle mura. Dopo qualche minuto d'attesa (mi sento uno stupido) decido di bussare di nuovo. Non serviva perché la porta si apre di colpo.

(Angolo mio)

Spero che il capitolo vi sia piaciuto.

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