La porta si aprì, facendomi sobbalzare dalla paura, e improvvisamente mi ritrovo faccia a faccia con un paio di magnetici occhi verde acqua.
Il suo sguardo è intimidatorio... questa situazione mi mette molto a disagio.
Mi guarda dall'alto in basso con un'espressione molto infastidita.
Questo ragazzo emana un'energia misteriosa. Anche un po' oppressiva...
Non dice una parola e rimane lì a fissarmi con un'espressione annoiata.
Forse sta aspettando che io mi presenti, o qualcosa del genere...
Mi schiarisco la gola. Sono improvvisamente nervoso e mi sudano le mani; non sono abituato a vedere certi ragazzi così... Ah non importa.
Dopo un lungo silenzio, mi rendo conto che lo sto fissando come uno stupido.
È il primo incontro e non sto facendo una buona impressione!
(Forza Marco, riprenditi!)
Stringo la cinghia della borsa e tento un sorriso incoraggiante.(Marco) "Uh... Salve... Buonasera, sono Marco... Ho avvisato che sarei arrivato stasera, ehm..."
(???) "Non smetti mai di parlare?"
(Marco) "No, anche se... Ma..."
(Mi sento un completo idiota!)
Lo strano ragazzo adotta un atteggiamento disinvolto e aspetta pazientemente.
Chiaramente non ha alcuna intenzione di darmi una mano.
(Beh, non gli importa cos'abbia da dire. Almeno questo è chiaro...) (=_=)
Il suo silenzio accentua ancora di più il mio disagio. I suoi occhi sono ancora fissi su di me. Mi sento goffo e impacciato.
Faccio un respiro profondo e cerco di continuare la conversazione.(Marco) "Sono stato assunto dal signor Bernard... per prendermi cura della piccola Aline."
Ancora nessuna reazione.
Ho la vaga impressione che non stia ascoltando nulla di ciò che dico.
Come se fossi invisibile.
È davvero maleducato!
Questo ragazzo mi sta facendo venire un nervoso ma dato che sono qui per lavoro, farò meglio a ignorarlo.
Non ha avuto neanche la decenza di invitarmi a entrare...
Mi sento proprio un intruso. Come se fossi nel posto sbagliato.
Inizio a saltellare da un piede all'altro.
Più a disagio sto più sembra che lui voglia stare a fissarmi.
Faccio un respiro profondo e cerco di parlargli di nuovo.(Marco) "C'è qualche problema con il lavoro?"
Il ragazzo non mi rispose si limito solo a distogliere lo sguardo.
Passarono due minuti che sembravano interminabili. Poi il silenzio venne spezzato da me e feci qualche altra domanda.(Marco) "Va ancora bene? O forse..."
Senza darmi il tempo di finire, si volta di scatto e si allontana.
Poi si volta e vedendo che sono ancora lì a fissarlo mi fece cenno di seguirlo.
All'inizio ero titubante ma dopo un profondo respiro, entro dentro casa.
L'ingresso è enorme. Sono davvero impressionato. Tuttavia c'è un freddo quasi insopportabile, nell'aria.
Dio sto morendo di freddo, mi stringo le braccia al petto per cercare di scaldarmi.
Allo stesso tempo, ammiro l'arredamento. L'enorme salone di fronte a me mi toglie il respiro.
Gli arredamenti sono molto rustici. Adoro questo tipo di stile.
Tutto è incantevole: gli scalini sono di velluto bordò, la ringhiera è in massella di rovere, le tende, il pavimento di marmo, i dipinti...
Non c'è dubbio...
Questa è una famiglia importante! Cerco velocemente di riprendermi. Non devono capire che non ho mai visto nulla del genere.
Non voglio sembrare un bifolco ignorante appena arrivato da una piccola città.
Ancora una volta, i miei occhi si incrociano con quelli dello strano ragazzo. Mi fissa con insistenza.
Ho del cibo sulla faccia? O, peggio, fra i denti?
Ottimo! Senti svanire la fiducia ogni secondo che passa.
Cerco di tenere un atteggiamento indifferente come il suo. Senza riuscirci. Brividi mi scorrono lungo la schiena, e il mio sguardo preoccupato.
Mi sciolgo la sciarpa, giusto per avere qualcosa da fare, noto uno strano luccichio negli occhi del ragazzo.
Non so come interpretarlo.
È rabbia? Disgusto? Spero che non sia lussuria. Non so cosa fare. Sono turbato e ansioso.
È stato completamente impassibile finora, e adesso sembra essere di colpo tornato in vita.
Rabbrividisco di fronte al suo sguardo insistente. L'istinto mi avverte di stare attento, come se ci fosse un qualche tipo di pericolo.
Cerco di fuggire dal suo sguardo ipnotico, concentrandomi nuovamente sull'arredamento.
Spero che il resto della famiglia sia meno strana.
(Se qualcuno potesse apparire, gliene sarei grato!)
Speriamo che abbiano maniere migliori delle sue.
Però questo suo atteggiamento non mi dispiace... Mi infastidiscono subito con me stesso per pensare cose del genere!
Non solo perché lui è sgradevole e disturbante... Ma anche perché mi rifiuto di concedere del tempo a persone con una così scarsa considerazione di me! Non ha ancora fatto una mossa. Sta solo li, fermo in mezzo al salone, a fissarmi.
(È una sua abitudine!?)
Ora inizio a perdere la pazienza. Che razza di accoglienza è questa?
Incrocio le braccia e batto il pavimento con il piede.
Spazzo di nuovo il silenzio che c'era tra noi due.(Marco) "Beh, chiedo scusa, ma non ho tutta la serata... Dovrei incontrare il signor Bernard circa la posizione vacante... Mi piacerebbe davvero..."
Ancora una volta mi lascia lì, senza alcuna spiegazione.
(È così maleducato!) Non lo sopporto più. Il ragazzo si allontana andando in un'altra stanza.
In lontananza, lo sento parlare con qualcun altro.(?????) "Adrien, il nanetto è qui per Aline..."
(Nanetto?)
No, seriamente! Chi crede di essere!?
Potrà anche venire da una ricca famiglia, e vivere in un castello, ma questo non gli permette di trattare le persone in questo modo! Cerca di restare calmo, anche se non è semplice.
Questo ragazzo è davvero sgradevole! Ha davvero bisogno di una lezione! La ragazzina di cui dovrò occuparmi sarà come lui?
La mia pazienza si sta esaurendo. Ma posso aspettare ancora qualche minuto...
Ma se la situazione non si risolverà velocemente, me ne tornerò al mio squallido hotel.
Riesco a malapena a trattenermi dal ringhiare.
Però a pensarci bene non ho nessunissima voglia di passare un'altra notte lì!
Finalmente, vedo un giovane venire verso di me.

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Oltre le apparenze
Ficción históricaQuesta storia racconta la vita di un ragazzo, il suo nome è Marco. Descriverlo e semplice, un ragazzo normale, una cosa che lo rende speciale rispetto ai suoi coetanei sono i suoi occhi di colore diverso, il destro azzurro come il cielo di primaver...