Equilibrio

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Mi chiedo se sia possibile in poche righe essere in grado di offrirti aiuto per una comprensione generale di questo mondo.

È nato dal caos, puro e innocente caos. Senza controllo, senza freni.
Sbiaditi sono i ricordi di qualcheduno, poco importante che fosse, che ha dato un ordine alla tempesta, mente scrittrice di questa storia, ma è senza dubbio nata da lì.

In mezzo alla tempesta nasce la vita, la morte, gli individui, le idee. È forse un dio? Un posto lontano e irraggiungibile? Una bambina che gioca con delle bambole a cui da dei tuonanti nomi quali "immaginazione" e "tormento"?

Perché nasce il mondo?
Perché nasco io?
Perché...
E poi nella luce accecante dell'ignoranza spunta una gelida altra realtà.

Sono io la tempesta. La vita, la morte, le idee, l'immaginazione, il tormento...
Io sono tutto. E tu sei me.

Tu sei tutto, sei il perfetto equilibrio di questo mondo. L'ho visto nella tempesta.
Lei era tutto, ma non era te.
E tu cosa sei?

"Equilibrio."

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Gelide montagne dalle altissime punte si ergono nei poli della Superficie conosciuta. Per quanto siano un magnifico panorama, al pari di una vastissima pianura o di un incessante distesa marina, pochi si sognerebbero di partire a cercare di raggiungerle.
Queste mostruose gigantesse sono circondate da tremendi venti gelidi e fauna selvatica assetata di sangue. Le poche creature ancora realmente vive in mezzo ai tortuosi boschi congelati alla base di questo crudele ecosistema non si fanno problemi a uccidere qualunque forma di vita gli capiti davanti: non esitano né davanti alla più piccola e indifesa creaturina né davanti al più grande, forte e intrepido bestione. Anche se, per quanto è riportato, il clima è così incongruente alla vita che quelle creature sono tra le più temibili tra la fauna attualmente ritrovabile in tutta la Superficie conosciuta, quindi sono veramente poche le specie che possono essere definite in grado di rivaleggiarle.

Tuttavia molto più su, e Intendo Enormemente più su, dove sembra che la titanica barriera naturale di roccia si incontri con le nuvole, si erge un piccolo villaggio.
Non è particolarmente nascosto, anzi, si farebbe fatica a non notarlo. È anche riportato nelle mappe, o meglio, nell'unica mappa mai abbozzata delle vette, ritrovata su un "corpo", se così poteva ancora essere definito, di quello che si è teorizzato fosse un esploratore che si era avventurato nelle montagne e che poi dopo aver esplorato la cima era caduto nel mezzo di una città vastamente popolata.
Esatto.
Era caduto dal cielo, nel mezzo di una città che non confinava da nessuna parte con le montagne.

Afferrato il concetto?
State lontani dalle montagne.

In questo villaggio non esistono delle vere e proprie case, ma una serie di accampamenti in rovina e tende buttate qua e là, stracciate e rovinate dal tempo. La migliore delle tende ancora in piedi può vantare una grande variazione rispetto alle altre. Un enorme tronco d'albero come mobile da arredamento interno.
Come si fa a non esserne gelosi?
Ma che ci fanno degli accampamenti distrutti in cima ad una montagna invivibile che non dona neanche alcun metodo di sostentamento?
Il fatto è che... Gli accampamenti nel villaggio non sono in rovina. Sono solo costruiti "male", diciamo.

Non hai molte pretese dopotutto, se nasci come essere incorporeo.

La principale attrazione turistica delle vette è un reperto archeologico antichissimo scoperto all'alba del "primo" vero ciclo Alshams quando le vette erano ancora fuori dall'influenza dell'imprevedibilità dei cicli. Si tratta dello scheletro di una gargantuesca creatura che si estende per l'intera lunghezza delle montagne. La prima ipotesi fu che il corpo stesso, escluso il teschio che è la parte più visibile, fosse una delle montagne del "Mikroteros" ma dopo essersi accertati che le montagne del "Megalyteros" non presentavano teschi l'ipotesi fu confermata errata. Nei giorni seguenti all'inizio del primo ciclo comparirono più evidenti i restanti "pezzi" dell'enorme scheletro.
Un piccolo mistero divertente che si tramanda sulla scoperta di questi resti è che per quanto ad oggi sia stato controllato anche il più piccolo ed inesplorato angolo delle vette, ancora rimane dispersa una singola parte dello scheletro del gigante.
Il dito anulare della mano sinistra.

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"Tu sei tutto, sei il perfetto equilibrio di questo mondo. L'ho visto nella tempesta.
Lei era tutto, ma non era te.
E tu cosa sei?"

"Cenere"

"Così sia"

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 23, 2022 ⏰

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