Capitolo 1

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Lúthien sentì un bussare insistente alla porta e, conto voglia, andò ad aprire.
Appena aprì la porta trovò davanti a sé Aragorn con le braccia aperte.
Subito L'abbracciò, senza pensarci troppo.
Aragorn:-Lúthien, ci si rivede.- Disse in elfico, sorridendo leggermente.
Lúthien:-Aragorn, mi sei mancato.- Disse, felice di vederlo.
Aragorn:-Se non mi uccido sarebbe meglio, ho sempre immaginato di morire in battaglia o di vecchiaia, non di morire stritolato da un'elfa.- Disse ironicamente, sentendo la forza di lei. Sciolse l'abbraccio, ridacchiando per la battuta del più alto.
Lúthien:-Vieni, entra.- Gli fece spazio, facendolo accomodare nella sua dimora. -Vuoi qualcosa? Un thè? Da mangiare? Se vuoi ho dell'erba pipa da qualche parte...- Incominciò a girare per la casa, in cerca di qualcosa che potesse andare bene al ramingo.
Aragorn:-Lúthien.- La richiamò, facendola fermare. -Un thè va benissimo.- La rassicurò, facendola annuire.
Dopo una decina di minuti il thè fu pronto e si accomodarono al tavolo.
Lúthien:-Come stai? È da quattro sei che non ci vediamo.- Chiese premurosa.
Aragorn:-Sto bene, questi mesi li ho passati a Granburrone, insieme ad Arwen.- Le risposte, bevendo un sorso di thè.
Lúthien:-Mi fa piacere, notò che le cose tra voi stanno andando bene da quello che mi racconti.- Gli sorrise felice per lui.
Aragorn:-Sono venuto qui anche per un altro motivo.- Sospirò, guardando la sua tazza. -Lo sai che oggi passerà il re per il villaggio?- Chiese, guardandola negli occhi.
Lei annuì, portandosi la tazza alle labbra. -Ci sarà anche suo figlio, Legolas, con cui devo discutere di alcune faccende.- La informò, facendola incuriosire.
Lúthien:-Di cosa dovete parlare?- Chiese, prendendo le due tazze, ormai vuote, e mettendole nel lavandino.
Aragorn:-Delle faccende per Elrond.- Spiegò brevemente. -Volevo solo avvisarti di non fare sciocchezze con il re, ci saranno anche le sue guardie con lui e non avrà scrupoli nell'ucciderti.- La guardò preoccupato, non voleva le succedesse niente.
Lúthien:-Se il re dice qualcosa di troppo io non mi tiro di certo indietro e lo sai anche tu.- Disse, mentre lavava le tazze.
Aragorn:-Lo so, per questo ti sto avvisando.- Sospirò una seconda volta, per poi sentire il corno, segno che il re stava arrivando.
I due uscirono, ma l'elfa andò sul tetto, per rimanere in disparte e non farsi notare.
Si sedette sul bordo, con una gamba a penzoloni e l'altra piegata con il braccio sul ginocchio.
Vide Aragorn salutare il figlio del Re, a quanto notava erano amici.
Vide re Thranduil sul suo maestoso cervo e tutti gli abitanti inchinarsi al suo passaggio.
Per sfortuna della ragazza il re la notò e fermò la sua marcia.
Thranduil:-Lúthien, è un piacere rivederti.- La guardò dal basso.
Lúthien:-Non è lo stesso per me, mio signore.- Controbatté, mentre il ramingo scosse la testa.
Thranduil:-Perché non scendi e ti inchini come tutti gli altri...- La invitò a copiare i suoi simili. -Sai, è una grave mancanza di rispetto, sia per me che per tutti gli elfi di questo villaggio.- Continuò, con sguardo di superiorità.
Lúthien:-Mio signore, sa che non lo farò mai.- Rifiutò il suo invito, alzando un angolo della bocca.
Tutti la stavano guardando, chi in imbarazzo e chi arrabbiato per il suo comportamento nei confronti del Re di Bosco Atro.
Thranduil:-Vedo che non sei cambiata, da quando ti ho bandita dal mio villaggio.- Disse, ricordandosi la prima volta che l'aveva incontrata molti anni prima.
Lúthien:-Siete un ottimo osservatore vedo, ed avete anche un ottima memoria.- Disse ironicamente, facendo alzare un sopracciglio al re.
Aragorn decise di intervenire, sperando che le cose non si complicassero per l'amica. 
Aragorn:-Lúthien, per favore, scendi prima che le cose si possano complicare.- La supplicò, sperando lo assecondasse.
Thranduil:-Segui il consiglio del tuo amico e porta rispetto al tuo re.- Appena sentì quelle parole l'elfa non ci vide più dalla rabbia.
Si alzò di scatto, prendendo una freccia dalla faretra, e puntò l'arco verso il re.
Suo figlio, senza pensarci fece la stessa cosa, puntando l'arco verso di lei.
Aragorn:-Legolas, te ne prego, abbassa l'arco.- Gli mise una mano sulla spalla, cercando di convincerlo.
Ma l'elfo non lo ascoltò, non distogliendo neanche per un secondo lo sguardo dalla ragazza.
Lúthien:-Mi dicete di portarvi rispetto quando mi avete bandita e lasciato morire i miei genitori? Un re non lascerebbe morire degli innocenti.- Disse con odio, assottigliando lo sguardo.
Il re fece segno a suo figlio di scoccare la freccia.
Aragorn perse qualche battito, pensando che l'amica potesse ferirsi gravemente, se non peggio morire.
Lúthien fu più svelta, prese la sua spada e colpì la feccia, spezzandola a metà.
Tutti spalancarono gli occhi dalla velocità dell'elfa.
Thranduil alzò un angolo della bocca, aspettandosi la bravura dell'elfa.
Lúthien:-Pensate davvero di potermi uccidere così?- Chiese divertita, emettendo una piccola risata.
Legolas, colui che non sbagliava un colpo, la guardò sbalordito dalla maestria di lei.
Due guardie la presero di sprovvista, immobilizzandola da dietro.
Cercò di opporre resistenza, ma con scarso successo.
Le legarono i polsi, in modo che non potesse colpirli.
La caricarono su un carro, trainato da un cavallo bianco, e Aragorn la guardò preoccupato.

Arrivarono a Bosco Atro e li la rinchiusero nelle prigioni sotterranee.
Si sedette al suolo, con la schiena appoggiata al muro e guardò davanti a sé.
Aveva uno sguardo perso nel vuoto, non pensando realmente a qualcosa.
Poche ore dopo arrivò Aragorn, scortato da Legolas.
Aragorn:-Lúthien, stai bene?- Chiese preoccupato, facendole girare la testa verso di lui.
Annuì semplicemente, facendogli tirare un sospiro di sollievo. -Elrond sarà qui tra pochi giorni, resisti, ti farà uscire da qui.- La informò, facendola annuire una seconda volta.
Non aveva la minima voglio di discutere con qualcuno, quindi rimase in silenzio e Aragorn lo capì.
Legolas:-Vieni Aragorn, ti porto nei tuoi alloggi.- Gli mise una mano sulla spalla.
Il ramingo guardò per un'ultima volta l'elfa, por poi andarsene con il figlio del re.

Passarono due lunghi giorni prima che Elrond arrivò a Bosco Atro, con qualche sua guardia.
Una guardia aprì la porta della cella di Lúthien, invitandola ad uscire.
Guardia:-Il re la vuole vedere.- Disse semplice e la ragazza lo assecondò.
La scortò nella sala del trono, dove trovo Elrond, Aragorn, Legolas e Thranduil.
Quest'ultimo era seduto sul suo maestoso trono in legno.
Appena Lúthien fece la sua entrata il re si alzò, scendendo la lunga scalinata, anch'essa il legno, con estrema eleganza.
Elrond:-Lúthien, fortunatamente stai bene.- La abbracciò, sollevato che stesse bene. -Re Thranduil, la prego, lasciatela andare. Lúthien ha un carattere molto deciso, sapete come è fatta.- Si staccò dalla ragazza, voltandosi verso il re.
Thranduil:-So perfettamente come è, ha preso il carattere dal padre dopotutto.- Disse, guardando l'elfa.
Lúthien:-Non parli dei miei genitori, voi non sapete nulla.- Disse aspramente, guardandolo dritto negli occhi.
Aragorn le appoggiò una mano sulla spalla, cercando di tranquillizzarla.
Thranduil:-Non sai come sono andate realmente le cose, io e i tuoi genitori ci conosciavamo molto bene.- Le riferì, avanzando di qualche passo verso di lei.
Lúthien:-Anche se eravate uniti come dicete li avete uccisi senza pensarci due volte.- Controbatté la più bassa.
Aragorn strinse leggermente la mano sulla sua spalla, non volendo che agravasse la situazione.
Thranduil:-Al contrario di quello che pensi non sono stato io a mettere fine alla vita dei tuoi genitori.- La corresse, avvicinandosi ancora di più, tenendo le mani unite dietro la schiena.
Lúthien:-Li hai lasciati morire sotto i tuoi occhi.- Sussurò, ricordando cosa gli aveva raccontato Arwen di una delle sue visioni.
Thranduil:-Io ho assistito alla loro morte non potendo fare niente.- Alzò leggermente il tono di voce.
Le prese entrambe le mani, stingendole nelle sue. -Quel giorno sono morti migliaia di altri elfi, oltre i tuoi genitori, ed non ho potuto fare niente.- Disse, questa volta in modo più dolce, facendola sorprendere. -Quel giorno mi sono sentito impotente, gli ho visti morire sotto i miei occhi. Ho sempre protetto il mio popolo, ma la loro morte è stata inevitabile e non l'ho potuta impedire.- Strinse leggermente la presa sulle sue mani, guardandola dritta negli occhi. -Pensi che vederli morire, che vedere morire gran parte del mio popolo, sia stato facile per me?- Chiese e gli occhi dell'elfa si riempirono di lacrime.
Lúthien:-Allora perché mi hai bandita?- Sussurò in lacrime.
Thranduil:-Sei un'elfa Noldor, elfi tra i più saggi e potenti. Tuo padre mi ha fatto promettere di proteggerti, l'unica soluzione era bandirti, in modo da nasconderti in uno dei villaggi attorno a Bosco Atro. La tua stirpe è tra le più potenti e non potevo rischiare che ti succedesse qualcosa. Ed avevo anche una promessa da mantenere, che non infrangerei mai e poi mai.- Continuò, asciugandole le lacrime. -Ho dovuto farmi odiare da te, così se fosse successo qualcosa non potevano collegarti in nessun modo a me e non saresti venuta da me in caso di guerre. Sei una seconda figlia per me, ti ho vista crescere. Hai tutte le qualità dei Noldor, come tuo padre.- Finì il suo discorso, facendo sentire l'elfa in colpa.
Lúthien:-Mi dispiace...- Sussurò, abbassando lo sguardo.
Thranduil:-Non dispiacerti mia cara, non hai nulla di cui scusarti.- Fece un leggero sorriso.
Lúthien:-Perché non me l'avete detto prima?- Chiese confusa, non capendo perché le stesse rivelando tutto in quel momento.
Thranduil:-In questi anni ti ho fatta sorvegliare ed ora sei una combattente esperta, come una vera Noldor.- Le rispose, ed Aragorn e Legolas erano stupefatti.
Elrond, al contrario loro, era calmo, con un sorriso stampato in faccia.
Lui sapeva tutto, visto che pochi giorni prima aveva avuto una visione di quel momento.
Lúthien:-Ora cosa dovrei fare...io...- Sussurò, scuotendo leggermente la testa.
Thranduil:-Sii la combattente migliore del mio esercito, sii la mia porta voce, come lo era tuo padre.- Le proposte e l'elfa ci rifletté su per qualche secondo.
Lúthien:-Lo farò.- Rispose decisa, stringendo leggermente le mani in quelle del re. -Come mio padre.- Continuò sorridendo leggermente.
Thranduil:-Ne sono felice. Mio figlio ti porterà nei tuoi alloggi, da oggi resterai a Bosco Atro.- La informò, lasciando la presa dalle sue mani.

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