Capitolo 2

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Arrivammo a casa, preparammo dei panini per pranza e Billy come al solito, combinò un pasticcio.
Verso le 18.30 ricevetti un messaggio da Johnny 'ehy Phoebe sto arrivando' e dopo 10 minuti bussarono la porta, Billy andò ad aprire convinto di trovare Johnny, ma non è così.
"Phoebe corri!" Urla Billy io e Brad ci precipitiamo verso la porta e troviamo,Alex! Soprannominato Fox.

"Che ci fai qui?" Gli domandai puntandogli una luce in faccia, come se fossi un poliziotto e lui il criminale.
"Sono venuto per salutare Skyler" rispose lui
"Beh lei sta bene, non c'è bisogno di te qui! Quindi sei pregato di scomparire dalla sua vita e non farti rivedere più!" Gli urlai, facendo pulsare le vene della fronte, ero abbastanza nervosa e la mia faccia faceva paura.
"Okay,però dille che mi dispiace" disse abbassando lo sguardo ed uscendo dalla porta
"Certo che... Non glielo dirò!" Dissi io con un sorriso malefico e sbattendogli la porta in faccia.
"Chi era?" Chiese Brad spuntando dalla cucina insieme a Billy
"Nessuno" risposi io con un tono nervoso "scusate ragazzi, ma vorrei stare sola, andate via, avvertite Johnny e ci vediamo domani ciao" neanche il tempo di avere una loro risposta, che li caccio fuori di casa. Ero nervosissima, dovevo avvertire Anastasia e Skyler.
I loro telefoni erano irraggiungibili, così chiamo i rinforzi Adam,Lewis e Matthew.
*al telefono con Adam*
"Ehy Adam"
"Ehy Phoebe, cosa c'è che non va?"
"Senti potresti venire qui a casa? È Urgente!"
"Certo, vengo subito!"
"Ah avvisa anche Matthew e Lewis!"
"Sì, okay"
*attacco*

Dopo una ventina di minuti bussano la porta, vado ad aprire.
"Ehy siamo venuti il più presto possibile cosa succede?" Mi domanda Matthew affannato, davanti a quella scena non potevo che non ridere.
"Beh vedo che stai bene" risponde Lewis , continuo a ridere.
"Ragazzi seriamente qui c'è un problema" rispondo io con uno sguardo abbastanza serio
"Dai, raccontaci cosa succede" dice Adam appoggiandomi un braccio sul fianco e inventandomi a sedere sul divano.

"Non posso crederci!" Urla sobbalzando Lewis, si era innervosito molto.
"Non posso crederci, ma cosa osa" continua a gridare Lewis "è un uomo morto!"
"Dai, stai calmo" risponde Adam
"No, non posso! Cosa vuole da lei? Me lo spieghi, l'ha fatta già stare male abbastanza" urla Lewis, si potevano vedere le vene del collo pulsare, era furioso.
Io ero impaurita e Matthew subito se ne accorse così invitò Lewis ad uscire fuori con lui per calmarlo, con me rimase Adam.
Io mi sedetti sul divano, Adam si sedette accanto a me, i miei occhi erano pieni di lacrime, Adam se ne accorse e mi abbracciò stretta al suo petto e poi mi sussurrò "andrà tutto bene".
Dopo 10 minuti Matthew e Lewis rientrarono in casa, Lewis si era calamato, io e Adam ci eravamo addormentati, lui steso sul divano e stesa su di lui , con la testa sul suo petto. Ma quella pace non durò al lungo.
"Guarda che piccioncini" affermò Matthew
"Molto" disse Lewis con una faccia maliziosa
"Li svegliamo?" Domandò Matthew con un sorriso malefico
"Ovvio" rispose Lewis con un sorriso altrettanto malefico.
"al mio tre" disse Matthew "3,2,1"
"Al fuoco!" Urlano entrambi in coro.
Io e Adam sobbalzammo dal divano e Lewis e Matthew iniziarono a ridere, Matthew si buttò addirittura a terra dal ridere.
A quel punto tornarono a casa Skyler e Anastasia, erano abbastanza sconvolte da ciò che videro, ovvero: me e Adam sul divano perplessi e furiosi e Lewis e Matthew che ridevano come matti.
"Cosa succede?" Chiese Anastasia accennando una piccola risatina
"Cosa ci siamo perse? Chiese a sua volta Skyler
Matthew continuava a ridere
"Adam e Skyler si erano addormentati così io e Matthew abbiamo avuto la geniale idea di svegliarli" risponde Lewis con un piccolo sorrisetto malefico
"Grazie" risponde Adam abbastanza infastidito
"Stupido" urlo io,lanciando un cuscino addosso a Matthew per cercare di farlo smettere di ridere.
"Bene!Vedo che vi siete divertiti abbastanza, ma che ci fate voi tre qui?" Domandò Skyler divertita , a quel punto tutti smisero di ridere
"Perché quelle facce?" Domandò Anastasia, io guardo Lewis e gli faccio cenno di parlare con Skyler , così lui prende Skyler per la mano e la porta in cucina, tutti noi rimaniamo in salotto.
"Ma che sta succedendo?" Chiede Anastasia, tutti noi le spieghiamo cosa era successo e nel frattempo Skyler stava in cucina con Lewis.

"Non ci posso credere, ma cosa vuole da me?" Disse Skyler con le lacrime agli occhi "io mi sono innervosito molto, pensa stavo per andare ad ucciderlo, ma Matthew mi ha fermato!" Rispose Lewis "ma non ti preoccupare questa volta non ti farà nulla, ci sono io qui per te, non sei sola hai me!" Prosegue Lewis cercando di avvicinarsi a Skyler.
"Grazie,Lewis" risponde Skyler, i suoi occhi si illuminarono, si avvicinò a Lewis si guardarono negli occhi per un po' e poi si abbracciarono. "Su dai andiamo" disse Lewis poggiando un braccio sulla spalla di Skyler e la portò nel salotto dove stavamo tutti noi.

"Non voglio domande, non parleremo più di Fox okay?" Disse Skyler appena entrò nel salotto.
"Okay" risposi io, poi tutti iniziarono a ridere perché videro Matthew che stuzzicava Adam
"Adam, dormi anche con me stanotte?" Chiese Matthew cercando di rendere il suo vocione il più femminile possibile.
Adam iniziò a lanciargli dei cuscini addosso e da lì cominciò una lotta di cuscini.

I ragazzi se ne andarono verso le 23:30.
"Allora?" Chiese maliziosamente Anastasia
"Allora cosa?" Rispose Skyler
"Con Lewis? In cucina cosa è successo?"
"Ma dai! Anastasia smettila!" Rispose Skyler arrossendo , io ridevo.
" tu non ridere signorina! Cos'è questa storia che dormi stesa sul petto di Adam?" Chiese Skyler con voce sapientina
"Sì,infatti!" Rispose Anastasia appoggiando Skyler
"Ma non avete sonno? Io sì" risposi io
"Non cambiare argomento" rispose Anastasia
"Buonanotte" dissi dando un bacio sulla guancia ad entrambe, corsi subito in camera, mi chiusi dentro.
Mi infilai il pigiama e poi corsi subito sotto le coperte, iniziai senza volerlo a pensare a ciò che era successo e a quando fosse stato carino Adam oggi.

Proprio lui no.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora