Capitolo 6

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La mattina mi svegliai con gli occhi gonfi. Avevo pianto tutta la nottata.
Andai a scuola, non so con quali forze, visto che non avevo dormito abbastanza. Skyler e Anastasia rimasero a casa, perché non stavano tanto bene. Io andai giusto per non fare assenza. Anche perché Anastasia mi ci aveva obbligata.
Non avevo proprio voglia di studiare, così mi avviai lentamente verso la classe e per mia fortuna, poof! Incontro Adam
"Ehy" risponde lui passandosi una mano dietro la testa "scusa, se in questi giorni sono stato uno stronzo,mi dispiace" proseguì cercando di avvicinarsi a me.
"Sì, anche a me dispiace molto" risposi io, toccandomi il gomito
"Ti dispiace di cosa?" Chiese lui accennando un sorrisetto
"Mi dispiace di essermi affezionata a te in questo modo, mi dispiace di essermi quasi innamorata di te, mi dispiace aver perso il mio tempo con te!" Dissi tutto d'un fiato, ma stranamente dissi tutto ciò senza una lacrima, suonò la campanella e io entrai in classe, lui rimase lì nel corridoio, forse ferito o forse no, ma non me ne doveva fregare.
Passai le tre ore di scienze a pensare a quanto fossi stata coraggiosa e forte nel dirgli quelle cose, mi sentivo meglio.
Quindi decisi di lasciarmi alle spalle, quelle stupide crisi esistenziali da prima donna e occuparmi di ciò che una ragazza della mia età dovrebbe fare ovvero: divertirsi! Ma non esageratemente altrimenti passerei per ciò che non sono.
Nell'ora di spacco chiamai Anastasia per vedere lei e Skyler come stavano, ma non rispondeva così visto che le mie sorelle non c'erano,non c'erano più i miei tre adorati amici, Adam neanche andai da Matthew e Chris, ma trovai solo Chris.
"Gli altri sono morti?" Domandai io ridendo
"Mi sa di sì" rispose lui sorridendo.
Passò davanti a noi Adam e il gruppetto dei suo nuovi amici tra cui Jim e Marcos,un ragazzo spagnolo.
"Ehy Chris" disse Adam sorridendo "ciao Phoebe" proseguì ammiccando l'occhio.
"Ehy" disse Jim guardandomi maliziosamente, Adam gli diede una gomitata per farlo smettere, mentre Marcos credo non stesse capendo un tubo.
"Allora Phoebe..." La voce di Adam fu interrotta dal suonare del mio telefono, mi stava chiamando Anastasia.
*al telefono con Anastasia*
"Phoebe, ho deciso! Torna adesso a casa, Skyler ha già chiesto il permesso alla preside, te ne puoi tornare prima" disse lei con voce raffreddata.
"Okay" le risposi io attaccando.

ANASTASIA POVS
Non mi sentivo tanto bene e Skyler non mi era d'aiuto visto che anche lei non si sentiva bene, così decisi di chiamare Phoebe e farla tornare prima da scuola.
Ci mise un bel po' a tornare a casa, ma quando arrivò aveva una faccia piuttosto sconvolta.
"Cosa succede?" Lei chiesi tossendo e buttandomi sul divano a peso morto
"Niente" rispose lei, ma si poteva vedere dalle labbra che stava mentendo e quando mentiva così vuol dire che si trattava di Adam.
"Cosa ha fatto Adam? Ti ha ignorata di nuovo?" Chiesi io sbuffando
"In realtà no! Mi ha chiesto scusa e io gli ho fatto tutto un monologo sul fatto che a me dispiaceva averlo conosciuto e dopo tutto ciò lui nell'ora di spacco viene vicino a me come se niente fosse e facendo il casca morto" disse lei tutto d'un fiato infastidita
"Ah... Capisco" risposi io con un'aria da intellettuale
"Ah capisco? Solo questo dici" domanda lei aggressivamente
"Ehi stai calmina, senti hai 16 anni, ma che te ne frega dei ragazzi! Divertiti, vivi la vita" dissi io con un tono poetico e l'indice alzato. Lei si mise a ridere
"Grazie Anastasia" rispose poi lei baciandomi sulla guancia e poi correndo in camera
"Dove vai? Devi aiutarmi, non ricordi?" Urlai io, "le sorelle d'oggi" pensai ad alta voce.
"Ti ho sentito!" Urlo Skyler uscendo dalla cucina, sembrava una morta vivente.
"Era quello l'intento!" Risposi io
"Ehi! Guarda che neanche io sto bene" rispose lei comportandosi come una vittima.
"Non comportarti come una vittima!" Esclamai.
"Non mi comporto come una vittima, sono una vittima!" Esclamò lei gettandosi su di me
"Spostati" le urlai, gettandola sull'altra parte del divano.
Accendemmo la televisione e iniziammo a vedere una telenovelas, dal rumore della televisione Phoebe si precipitò dalla camera al solito per vederla anche lei.
Lei e Skyler amano le telenovele.
Iniziarono a sclerare, mentre io mi addormentai.
Al mio risveglio trovai il faccione di William davanti ai miei occhi, urlai dallo spavento, lui iniziò a ridere
"Non ridere! Guarda che fai paura!" Urlai io. Lui ci rimase male.
"Però mi fa più paura perderti" dissi io prendendolo per una mano lui sorriso poi esclamò " ti amo" io risposi "anche io" e alla fine lui si stese sul divano con me e inizió a baciarmi.
William è fantastico, lo amo! Non è facile trovare una persona da amare perché io odio quasi tutti. Ho anche una lista delle persone che odio, a volte su quella lista sono comparsi anche i nome di Skyler e Phoebe, ma specialmente il nome di William.

SKYLER POVS
'Non sono mai stata brava nelle parole, non so esprimere il mio affetto per le persone, neanche con le mie sorelle, non mi è neanche difficile dimenticare le persone, chi non mi conosce può pensare che io sia la tipica menefreghista e invece no.
Pensavo che non mi sarei mai affezionata ad una persona da avere la paura di perderla ogni secondo però poi ho conosciuto Lewis e tutto è cambiato' scrissi io su una delle mie pagine del mio diario segreto.
Non avevo niente da fare a parte scrivere sul diario, in salotto a vedere un film non potevo andare perché c'erano Anastasia e William, il computer non potevo usarlo perché lo stava usando Phoebe, Lewis stava a casa anche lui malato, quindi non mi rimaneva altro che scrivere.
All'improvviso ricevo un messaggio da parte di Lewis
'Ti amo'
'Anche io'
'Non sono mai stato più felice di così, grazie di esistere'
'Grazie a te'
Lui non risponde più, così spengo il telefono e cerco di dormire, ci ero quasi riuscita finquando non sento dei lamenti, era Phoebe che cantava impossible di James Arthur.
Inizio ad urlare
"Phoebe smettila di lamentarti"
Ma lei insiste a cantare, così mi alzo dal letto e corro in camera di Phoebe , lei appena mi vede inizia a ridere poi sottovoce mi dice
"Ti voglio bene"
Io, arrabbiata le lancio un cuscino così iniziamo a ritrovarci a lottare con i cuscini.

ADAM POVS
Non potevo credere alle parole dette da Phoebe, quelle maledette parole risuonavano nella mia mente.
Dovevo fare qualcosa, ma cosa?
Le scrissi un messaggio
'Ci sono certi abbracci che ti restano addosso, o meglio certe persone.
Tu, Phoebe sei una di quelle, mi dispiace per come mi sono comportato so che non ci sono scuse, ma mi dispiace veramente, ti prego dobbiamo parlare'
Lei mi rispose dopo qualche minuto
'Ti ho già detto le cose come stanno, ora penserò solo a divertirmi non voglio crearmi problemi'
'Okay amici?'
'Amici.'
Certo eravamo rimasti amici, ma almeno potevo ancora parlare con lei. Però dovevo far stare alla larga da lei Jim, si era fissato con l'idea di uscirci, dovevo impedirlo. Però iniziai a pensare a perché mi comportavo così, io ero un don Giovanni, sottomettevo le ragazze a me e invece questa volta era lei che sottometteva me.
Dovevo ritornare come una volta, a tutti i costi, al diavolo Phoebe.
Ora inizia il vero divertimento.

PHOEBE POVS
Quelle parole 'ci sono abbracci che ti restano addosso o almeno certe persone' erano le stesse cose che pensavo io di lui. Forse veramente lui provava qualcosa per me o forse mi stava prendendo in giro. Non sapevo che pensare, stavo per chiedergli scusa quando vedo un suo post su Facebook
' si ritorna ai vecchi tempi, donne arrivo!' , spensi subito il computer, quel bugiardo, mi ha sempre preso in giro, basta dovevo fargliela pagare.
Stavo escogitando un piano per fargliela pagare quando mi arriva un messaggio
'Ehy Phoebe, sono Jim l'amico di Adam, qualche sera vuoi uscire con me?'
Era perfetto! Ora avevo l'occasione per vendicarmi.
' sì, che ne dici di sabato?'

Proprio lui no.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora