CAPITOLO 4

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CAPITOLO 4

I primi giorni di vacanza furono molto afosi, ma questo non impedì a Kuroo e Kenma di fare un sacco di cose divertenti. Erano stati al fiume, in mezzo ai campi a correre come se avessero ancora otto anni, si erano persino arrampicati sugli alberi e poi ovviamente avevano giocato a pallavolo ed ai videogiochi, passando anche una notte in bianco. Quel giorno invece erano andati in centro per fare qualche acquisto, camminavano lungo le strade lastricate in pietra della città in direzione dei negozi in cui volevano andare.

“Kenma, fermiamoci alla Mondadori, voglio vedere se hanno la biografia di Einstein, è un sacco di tempo che voglio leggerla” implorò il corvino sporgendo il labbro inferiore.

“Va bene, pure io avevo intenzione di andarci, ho finito la saga di shadowhunters ed ora non ho più nulla da leggere” concordò l’altro “però sono indeciso se comprare un libro o un manga.”

“Sono sicuro che qualcosa troverai, non esci mai a mani vuote da una libreria.”

“Parla lui, che quando siamo andati in gita con la scuola a Firenze ha svaligiato la fumetteria.” Sbuffò il biondo roteando gli occhi.

Kuroo ridacchiò “già, facciamo a gara a chi è più nerd, noi due.”

“Non sapremmo mai chi vincerà” disse divertito Kenma “comunque dopo facciamo un salto anche al negozio di videogames, mi serve un nuovo gioco per la switch.”

“Ovviamente.”

Una volta varcata la soglia della Mondadori Kenma si diresse nella sezione fantasy e rimase per un po’ a contemplare i volumi sugli scaffali ed a riempirsi i polmoni del profumo dei libri. Dopo aver esaminato attentamente tutti i titoli scelse di prendere il primo libro di “hunger games”.

Nel frattempo il capitano della Nekoma aveva trovato ciò che cercava, così si diresse nel reparto manga per vedere se trovava i volumi tre e quattro di “la via del grembiule”, li individuò subito e li prese soddisfatto, poi fece per andare alla cassa, ma notò una testa bionda striata di nero tra gli scaffali, il ragazzo a cui apparteneva la capigliatura era ancora concentrato ad esaminare i manga.

Pertanto Kuroo decise di agire in modo molto maturo, si avvicinò di soppiatto a Kenma e dato che quest’ultimo gli dava le spalle non se ne accorse, fino a quando il primo non poggiò il mento sulla sua spalla facendogli prendere un mezzo infarto.

Il biondo si irrigidì immediatamente, un po’ per lo spavento e un po’ perché la vicinanza con il suo amico lo metteva in soggezione, sentiva il suo respiro accarezzargli la guancia e il collo e le sue ciocche nere solleticargli la fronte, era sicuro di essere arrossito, sperò solo che l’altro non percepisse il suo batticuore, perché non avrebbe saputo dargli una spiegazione sensata.

“Cosa compri Micio?” domandò Kuroo facendo vibrare il corpo di Kenma a causa del contatto.

“Q-quello” balbettò il mittente della domanda indicando alcuni volumi posti in alto “p-però non ci arrivo…”

Il corvino si staccò da lui per prendergli ciò che voleva.

“Quello quale? Yarichin bitch club? Kenma, non ti facevo tipo da leggere queste cose!” scherzò il più alto.

“Ma no scemo! Io intendo il volume tredici di the promised neverland!”

“Ah ok, ecco a te” disse porgendoglielo.

“Grazie.”

“Figurati, per te questo ed altro Micio. Ora ci conviene andare a pagare, vieni.”

I due pagarono i loro acquisti e poi uscirono per raggiungere la loro prossima tappa.

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