Capitolo 30 - Sr. Kim

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I due innamorati si diedero la mano e percorsero il sentierino della grande villa in cui viveva Taehyung.
Il ragazzo tirò fuori dalla tasca delle chiavi, ne inserì una piuttosto grossa nella serratura, e dopo averla ruotata, entrò in casa seguito da Haneul.

"Papà?" Urlò Taehyung per fargli notare la sua presenza.
Il ragazzo aveva tanta paura di averlo interrotto in qualche rapporto sessuale con qualche ragazza dalle tette rifatte, ma in realtà, suo padre si mostrò nella sua migliore forma.

"Figlio mio" disse l'uomo allargando le braccia e camminando verso suo figlio, che però arretrò notevolmente.

Il moro spalancò gli occhi: l'uomo era vestito in maniera piuttosto elegante, aveva una giacchetta blu come i pantaloni e una camicia bianca; le scarpe erano altrettanto eleganti e si abbinavano con il colore della cintura nera; i capelli grigi erano tirati all'indietro con il gel e la barba era appena stata rasata.

Haneul strinse forte il braccio di Taehyung che arretrò sempre di più dall'uomo "sconosciuto".

Non era la prima volta che il moro vedeva suo padre vestito elegantemente, ma era la prima volta che lo vedeva così in forma.
O meglio, era tanto tempo che non lo vedeva più così.

Quando Taehyung era molto piccolo, il padre non aveva ancora commesso degli errori, gli voleva bene. Ma poi qualcosa era cambiato.

E ora, a quanto pare, l'uomo aveva deciso di intraprendere una strada diversa, quella giusta.

Gli occhi del padre di Taehyung erano vivi, dipinti di un marrone molto chiaro che spiccava all'interno della sclera del bulbo oculare; non aveva occhiaie e tantomeno dei lividi sul corpo.

Si era dato una ripulita e Taehyung non sapeva più cosa pensare. Era ovvio che qualcuno lo avesse aiutato, ma chi?

"Capisco che tu non voglia più avere niente a che fare con me, ma..." iniziò il padre, dopo aver visto la reazione del figlio, ma poi tacque quando vide la figura di Haneul.

"Lei chi è?" Chiese l'uomo dai capelli ormai grigi per via della vecchiaia, con un tono caldo e pacato.

"Sono Haneul, Lee Haneul, signore" rispose immediatamente la bionda facendosi avanti per stringere la mano all'uomo.
La stretta della ragazza fu decisa mentre l'uomo strinse a malapena le sue dita: era troppo preso a squadrare la ragazza da testa a piedi.

Era davvero bella, non poteva negarlo, e sapeva che prima o poi Taehyung avrebbe incontrato qualcuna sul suo cammino, quella giusta.
Quei pensieri si scaturirono nella testa dell'uomo perché era solito a vedere suo figlio con delle poco di buono. Così le definiva l'uomo adulto, anche se in realtà, le donne che frequentava lui erano ben peggiori.

"Piacere di conoscerti" disse il più grande.
"Il piacere è mio Signore" rispose immediatamente Haneul cercando di sembrare il più convincente possibile.

Taehyung accarezzò il braccio della bionda per ringraziarla di aver risposto al posto suo.
L'ultima cosa che il moro avrebbe voluto fare sarebbe stato parlare con il padre.

Ma sapeva benissimo che prima a poi sarebbe dovuto succedere. Entrambi avevano tante cose da dirsi.
Ma forse adesso non era il momento.

Taehyung afferrò la mano della sua ragazza e passò il corpo del padre per raggiungere la sua camera da letto.

Ma il Sr. Kim non si fece scappare l'occasione di conoscere la bionda.

"Non me la presenti? È un'amica?" Domandò l'uomo avanzando verso il figlio.

Lui sapeva benissimo che non fosse soltando un'amica, ma voleva sentirselo dire.
Voleva che Taehyung gli parlasse, che gli raccontasse della sua giornata, che gli dicesse che gli era mancato.
Voleva ricucire il legame che lui stesso aveva rotto bevendo, drogandosi e ignorando la sua famiglia.
L'uomo non si sarebbe mai perdonato per i suoi errori, ma avrebbe fatto di tutto per fare in modo che Taehyung tornasse a vederlo come una figura su cui contare, una figura paterna.

ꜱᴋᴏᴏʟ ʟᴜᴠ ᴀꜰꜰᴀɪʀ || 𝓚𝓲𝓶 𝓣𝓪𝓮𝓱𝔂𝓾𝓷𝓰Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora