Capitolo 43 - Contrattempo

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Jimin e Haneul si indirizzarono verso la scuola, e fu proprio lì che Taehyung fece il suo ingresso.

Il ragazzo aveva deciso di venire a scuola in moto: era molto sportiva, rossa e brillante con le finiture nere, una delle tante che possedeva grazie ai soldi del padre.

Taehyung parcheggiò vicino alla scuola e, sotto gli occhi tutti, tolse il casco protettivo e agitò la testa per sistemare i capelli biondi, facendosi aiutare dalla mano destra.

Haneul rimase incantata per via di quella visione così bella e lucente, di colui che poteva nuovamente chiamare "il mio fidanzato".

Ma a farle tremare le gambe fu un gesto così semplice ma provicante: non appena la vide, Taehyung fece l'occhiolino alla sua amata e scese dalla moto con atleticità ed eleganza.

Indossava dei pantaloni neri, piuttosto attillati, abbinati con una camicia nera.
Ai polsi aveva alcuni bracciali di marca, insieme a un costosissimo orologio.

Haneul poteva dire che oggi, Kim Taehyung, aveva dato il meglio di sé.

"Sta guardando te?" Domandò Jimin cercando di non fare notare il movimento delle labbra.
"Sì, ieri abbiamo fatto pace" spiegò brevemente Haneul, anche se aveva un'irrefrenabile voglia di raccontargli ogni minimo particolare, a partire da quando il biondo aveva fatto ingresso in casa sua, coperto di fiori a causa del mazzo troppo grosso.

"Oh, mi fa piacere" rispose semplicemente Jimin.
Ed era vero, Jimin non vedeva l'ora che Taehyung capisse chi aveva effettivamente perso: Haneul era la ragazza più dolce e intelligente che i due avessero mai conosciuto, e inoltre era anche molto bella.

Pure lo stesso Jimin era affascinato da quella ragazza, ma non era il suo genere, o almeno così pensava prima di conoscere Kyungmi.
Sua cugina era così semplice, timida e impacciata, eppure Jimin non riusciva a togliersela dalla testa, e questa cosa non gli era mai successa con nessun'altra.

D'altra parte, però, Jimin era preoccupato che Haneul non avrebbe più passato molto tempo con lui.
Il ragazzo si trovava bene in compagnia della bionda, e non voleva che la loro amicizia finisse lì.

Lui voleva continuare a vederla, ridere, scherzare e passare interi pomeriggi insieme a lei. Ma sapeva che non sarebbe più stato possibile.
Ma non li biasimava: erano ufficialmente una coppia, di nuovo, e di sicuro avrebbero voluto passare molto tempo insieme, e chissà, forse anche Jimin aveva trovato una ragazza con cui avrebbe voluto passare la maggior parte del suo tempo.

Doveva parlarle.

Haneul e Jimin si avvicinarono a Taehyung che stava sistemando il casco nel bagagliaio della moto.

"Ciao amore mio" disse lui abbracciando la bionda per poi darle un dolce bacio sulla punta del naso.
Haneul arrossì: era tanto tempo che non riceveva più questo tipo di attenzioni da Taehyung, e inoltre era strano essere baciata da lui davanti a tutta la scuola.
Tuttavia, era convinta che ci avrebbe presto fatto l'abitudine.

"Vi lascio" disse Jimin a bassa voce prima di girarsi per andare via.
"Aspetta" lo bloccò Taehyung afferrandogli la manica della giacca.
Il moro si girò di scatto e guardò il suo amico con sopracciglia corrucciate. Non si aspettava un gesto così da parte sua, non dopo aver passato molto tempo con Haneul.

"Mi dispiace per quello che è successo. Ho capito che tra te e Haneul non c'è niente e..." iniziò il biondo, ma venne immediatamente fermato: "certo che non c'è niente, ma per te era più facile odiarmi piuttosto che riflettere e parlarmi" sbottò avidamente Jimin.

"Mi dispiace, sono stato uno stupido" disse Taehyung passandosi una mano dietro il collo e puntando gli occhi verso il basso.

"Anche a me dispiace. Mi dispiace per come hai trattato Haneul, per come hai trattato me. Hai un carattere del cazzo mentre Haneul è una ragazza stupenda, ma finalmente hai capito che devi tenertela stretta, o almeno lo spero" sbottò Jimin dando una leggera spinta al petto del ragazzo di fronte a lui, che invece rimase immobile.

ꜱᴋᴏᴏʟ ʟᴜᴠ ᴀꜰꜰᴀɪʀ || 𝓚𝓲𝓶 𝓣𝓪𝓮𝓱𝔂𝓾𝓷𝓰Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora