ᴄʜᴀᴘᴛᴇʀ ᴏɴᴇ

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'Ti posso baciare?'
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«Mi dici chi è stato?»

Le sue mani erano calde, Jeongguk pensava solo a quel particolare. L'odore di quel disinfettante era nauseante e il cotone inzuppato non faceva altro che bruciargli la pelle.

Ma era comprensibile, infondo, aveva molti tagli sul viso e sul corpo.

«Lascia perdere.»

Un lungo sospiro uscì dalle labbra del ragazzo seduto davanti a lui, mentre con la mano destra teneva quel pezzo di cotone ancora bagnato.

Aveva finito di pulire il braccio di Jeongguk e doveva ancora sistemare il suo viso, ci avrebbe impiegato più tempo del previsto.

«Hai un bel viso Jeongguk. È un peccato che sia così rovinato ora.»

Aveva allungato la mano, voleva prendergli il mento e osservare attentamente quelle ferite sulle guance e decidere se usare della pomata o semplicemente continuare con il disinfettante.

Quel movimento fece però sobbalzare Jeongguk che velocemente, bloccò quella mano distogliendo lo sguardo.

«Non toccarmi.»

La mano di Jimin a quel punto divenne più fredda e lentamente la allontanò andando invece ad aprire il kit del pronto soccorso, in silenzio.

«Certo. Non volevo.»

«Non intendevo. Non mi dispiace se mi tocchi, non fa niente.»

Jimin però non disse nulla, semplicemente prese della pomata, due cerotti e altro cotone. Il viso di Jeongguk non era messo per niente bene e più il tempo passava, più i lividi diventavano più scuri.

Jeongguk però, sembrava quasi non sentire alcun dolore.

«Jeongguk, dimmi chi è stato», la voce di Jimin era chiara e profonda, ma in quel momento sembrava quasi lontana. «Dimmi chi è, e io lo ucciderò.»

«Se lo ucciderai, dovrai uccidere anche me.»

Jimin continuò a passare il cotone sulla ferita sotto il suo labbro, prima di usare la pomata. Jeongguk era rimasto in silenzio ad osservare quei capelli biondi soffici per poi chiudere gli occhi.

«Jeongguk, ti posso uccidere. Posso farlo.»

«Lo so. Ma va bene così, sto bene.»

L'aura attorno a Jimin cominciava a diventare sempre più nera, sempre più profonda e sempre più fredda.
A Jeongguk però, poco importava.

Voleva rimanere accanto a lui, nonostante tutto.

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INSANITY - Kookmin auDove le storie prendono vita. Scoprilo ora