I Cavalieri del Giorno & della Notte

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Il pomeriggio volò in fretta, facendo calar la sera, Lumino-City si cosparse di luci al neon, le strade si affollarono, piene di volti gioiosi.
Yumi, Reijiro e la sua sorellina Emi intanto erano ancora al locale in cui lavorava il loro grande amico Bassam.
La clientela aveva deciso di volersi fermare per il servizio della cena.
Bassam appena fu informato della notizia rimase molto sorpreso, ma entusiasta a parte sotto sotto si sentì notevolmente a disagio, aver i suoi amici come clienti potevano essere una fonte di distrazione, rischiando di perdere maggior efficienza lavorativa, dandogli una  sensazione di inadeguatezza.
Il ragazzo però non poteva rimarginarci molto, aveva altro lavoro da fare, pertanto sospirò è riprese il suo lavoro servendo i tavoli.
Intanto il suo datore di lavoro: Akihiro Ishikawa, nonché anche padrone del locale, osservò in maniera costante il suo dipendente dal bancone del bar.
Osservandolo potè notare che c'era qualcosa che lo tormentava e voleva far luce sulla questione. "Bassam vieni un momento" Disse il capo, Bassam nel mentre stava prendendo l'ordinazione di una giovane signora, si sentì chiamare era la voce del capo, chissà cosa voleva? Si Domandò tra la mente piuttosto agitato.
Appena arrivò abbassò timidamente lo sguardo.
Ishikawa gli domandò se c'era qualcosa che lo affliggeva, Bassam sorrise in modo da nascondere l'evidenza.
Ma il suo capo, non era stupido al contrario aveva capito che in qualche modo centravano i suoi amici e gli riferì che non doveva minimamente preoccuparsi e che tutto sarebbe finito tutto liscio come l'olio.
Bassam appena afferrò il concetto e ringraziò il capo per averlo rassicurato,
riprese a lavorare, Akihiro gli riferì che era lui a doverlo ringraziare, grazie a lui aveva dei nuovi clienti.
A quel punto il ragazzo annuì per poi riprendere finalmente il suo lavoro.
Appena la serata giunse al termine, per Reijiro e sua sorella era arrivata l'ora di tornare a casa, salutarono i loro amici ed uscirono dal bar.
Non appena Reijiro mise un passo all'esterno della porta del locale, egli si voltò verso l'interno. "Buon proseguimento della serata Bassam".
Bassam sorrise alle sue parole, Reijiro annuì, per poi uscire definitivamente dal locale, ed iniziare il tragitto verso la loro residenza, tenendo per mano la sua sorellina.
Inoltre l'ora di tornare a casa era giunta anche per Yumi, salutò l'amico con un abbraccio caloroso, il ragazzo l'accolse tra le sue braccia sorridendo.
All'interno del locale ci fu una strana atmosfera, quasi silenziosa, le luci pulsavano attorno ai due amici, passati cinque secondi la ragazza si staccò "allora a domani  pomeriggio!" Riferì la ragazza, per poi uscire dal locale.
Giunta all'esterno del bar, la ragazza si guardò attorno, i suoi occhi divennero lucidi.
La città era immensa piena di palazzi che sembravano toccare il cielo, luci al neon dappertutto che si muovevano con una tale fluidità da uscire dalle parete e dai tabelloni pubblicitari.
Quando Yumi iniziò a incamminarsi gli sembrava di sognare, ovunque si girasse c'era una luce meravigliosa, un'altra delle meraviglie di quelle luci è che quando vengono toccati pareti e cartelloni si illuminano e Yumi trascinando il dito veniva seguita da una favolosa scia di luce che cambiava colore ogni volta, grazie a queste luci la città si riempiva di gente, alcuni bambini giocavano e ballavano e Yumi si è lasciata trascinare ballando con loro, per poi salutarli e incamminarsi verso casa.
Anche se Yumi desiderava fortemente continuare ad osservare il bellissimo panorama che la circondava, proprio non poteva fermarsi e a malincuore iniziò a incamminarsi verso la sua abitazione.
Inoltre vi erano anche i suoi genitori: Yui Yamada & Daisuke Takagi la stavano aspettando con ansia, volevano informare la figlia di due notizie.
Chissà quali notizie saranno? Si domandò con curiosità.
Appena arrivò a casa, la ragazza era piena di entusiasmo, si vedeva il sorriso in volto ma dopo due secondi quello splendido sorriso sparì dal volto di Yumi, non appena la madre gli riferì che a partire da ora per una settimana lei era in punizione.
"Come sarebbe a dire in punizione?" Domandò la ragazza scioccata mettendo le mani tra i capelli, il padre le spiegò che il suo preside li aveva contatti per informarli della sospensione della loro figlia.
Ed entrambi gli dissero che non poteva uscire di casa se prima non finiva i compiti.
La pelle di Yumi divenne blu, secondo lei non era giusto, era stata sospesa per difendere un suo amico, questa punizione non era meritata.
Ma la madre le riferì che se non voleva che l'aumentassero doveva stare alle loro direttive.
Yumi dunque sospirò ed iniziò a dirigersi verso la sua stanza ma prima si voltò verso di loro "c'è altro che dovete dirmi?" Domandò lei, ricordando ai genitori che nel messaggio vi si parlava di due notizie, se la prima era della sua punizione la seconda quale era?
I genitori a parole non diserro niente, volevano che la loro figlia ci arrivasse da sola,  ma la madre con un gesto le diede un indizio, Yui si accarezzò costantemente la sua pancia.
Yumi appena lanciò l'occhio sulla mano della madre, capì immediatamente, i suoi occhi divennero spiritati.
"Eh si Yumi avrai un fratellino" confermò la madre a Yumi.
La ragazza dopo questa notizia voleva seriamente andare a riposare, l'emozione l'aveva tramortite abbastanza...

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