Dolore incessante, l'orgoglio ferito di Reijiro

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Il tragitto verso casa per Reijiro e sua sorella Emi era stato parecchio lungo e sfiancante.
Appena arrivarono, Emi si stava già preparando per andare a dormire, era talmente stanca che non appena si appoggiò nel letto, si addormentò.
Invece Reijiro si stava dirigendo verso il bagno, volva farsi una doccia in modo da poter sciacquar via l'immenso dolore.
Giunto in bagno si spogliò e si mise in doccia, e avviò l'acqua ruotando in senso orario la manopola e cosparse l'acqua su tutto il suo corpo per qualche minuto, poi passò al bagnoschiuma all'aroma di cocco.
Prese il flacone, lo aprì e ne mise un po' sulla mano destra, per poi riporlo nell'apposito scaffale.
E in seguito strofinò il bagnoschiuma su tutto il suo corpo per circa sei minuti.
Appena arrivò il momento di strofinarselo sul viso, Reijiro cambiò espressione stava di nuovo male, la violenza subita da Misaki non faceva altro che tormentarlo.
Il ragazzo colto dalla disperazione si chinò in posizione fetale, mettendosi a piangere.
Le stesse lacrime unite al bagnoschiuma sul viso gli causarono bruciore e il dolore che stava provando dentro non gli stava affatto scivolando via.
La sua ferita era troppo grande, sopratutto quando ad essere ferito era stato il suo origlio.
Sebbene fosse grato ad aver conosciuto una ragazza come Eléonore, non era una fidanzata a poterlo salvare da quest'immenso strazio... Passati un po' di minuti, Reijiro iniziò a calmarsi e si rialzò, era un po' traballante, stava addirittura per cadere e nel momento in cui riacquisì l'equilibrio prese il getto della doccia ed iniziò a sciacquarsi velocemente per poi passare ai capelli.
Per prima cosa li bagnò rapidamente d'acqua, poi prese lo shampoo e lo cosparse delicatamente sui capelli, aggiunse un altro poco di acqua e iniziò a strofinare per circa una decina di minuti facendo molta schiuma.
Poi dopo aver finito, sciacquò e per completare il tutto passò nuovamente il getto per effettuare un risciacquo totale.
Finita la doccia, uscì dalla vasca si mise l'accappatoio e si incamminò verso lo specchio del bagno per poi usare il phon con ventilazione bassa per non svegliare la sorellina, poi avendoli corti ci avrebbe messo una ventina di minuti, anche meno ad asciugarli.
Appena finì, il ragazzo spense il phon e lo appoggiò al suo posto uscendo dal bagno dirigendosi verso la sua stanza, appena entrò, aprì l'armadio, si prese il necessario e si rivestì, pronto per andare a dormire.
Nel frattempo Reijiro voleva dare un bacio sulla guancia alla sua sorellina "Buona notte Emi" disse lui silenziosamente.
Nel mentre vide la bambina dormire beatamente accennò ad un sorriso.
Per fortuna assieme a lui, c'era la sua sorellina, non era solo.
La sua compagnia gli aveva fatto più o meno dimenticare ciò che era successo verso pomeriggio, quello schiaffo l'aveva ferito anche nell'orgoglio e difficile da ricucire.
Ma c'era un'altra cosa ben più seria che lo preoccupava fin da quando avevano perso i genitori.
Ciò che temeva di più al mondo era quello di non essere idoneo, nel prendersi cura di sua sorella minore e non si trattava di una questione economica, grazie alla sua pensione di invalidità civile potranno cavarsela per un paio di anni.
Quello che lo tormentava maggiormente ere la sua questione fisica, il ragazzo fin da quando era nato soffriva di una grave malattia cardiaca, che nessuno a parte Bassam sapeva, nemmeno Yumi ne era a conoscenza.
In pratica aveva fortemente paura che in futuro con l'aggravare della malattia, sarebbero intervenuti gli assistenti sociali, che sicuramente li avrebbero portato via sua sorella.
Rimanendo da solo... e nel mentre era rinchiuso nei suoi pensieri più oscuri, Reijiro non si era affatto accorto che stava piangendo, le lacrime bagnarono il viso delicato della bambina svegliandola.

«Fratellone... perché piangi? E perché non sei a dormire?»
«Eh?... niente di preoccupante, scusami se ti ho svegliato...»

Reijiro dopo essersi scusato, iniziò a dirigersi verso il suo letto e nel mentre camminava avvertì una fitta al cuore, il ragazzo appoggiò la mano sul torace e cadde a terra, il suo sguardo era completamente assente...
Emi appena vide suo fratello cadere, scese velocemente dal letto e corse verso di lui urlando disperatamente "FRATELLONE, FRATELLONE..." la bambina presa da una crisi di pianto prese il cellulare di Reijiro e chiamò immediatamente il pronto soccorso.
Il numero emergenze di Lumino-City era 864.
Appena compose il numero, attese qualche secondo e gli risposero, Emi con lacrime, riferì all'addetto alle chiamate l'indirizzo di casa e cosa più importante che suo fratello Reijiro era svenuto e che gli serviva al più presto un'ambulanza.
L'addetto rassicurò la bambina dicendogli che sarebbe al più presto arrivata una squadra di pronto intervento.
Appena la chiamata al pronto soccorso fu chiusa, Emi chiamò immediatamente Bassam, essendo l'unico tra gli amici di Reijiro a sapere della sua malattia, era l'unico che poteva contattare, e sicuramente suo fratello aveva bisogno di lui, del suo migliore amico.
Intanto Bassam era già nel mondo dei sogni, ma grazie alla suoneria del cellulare si svegliò "Reijiro-San, cosa vorrà a quest'ora?" Domandò, preoccupato.

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