3. Seeley Booth

576 29 8
                                    

Quel pomeriggio mi passarono a prendere due uomini vestiti completamente di nero, e mi scortarono letteralmente fino al palazzo dell'FBI, in un ufficio che compresi doveva essere quello di Booth, poichè mi stava aspettando sorridente dietro una scrivania, sempre tirando la sua maledetta pallina contro il soffitto. Che nervi, avrei voluto buttargliela giù dalla finestra! E poi aveva quell'aria di trionfo che proprio non sopporto!
"Ciao" grugnii io.
"Ehilà, Bones. Sai, sto per andare in gita in Virginia!"
BONES? Che stupido soprannome era?
E poi cosa importava a me se dovava andare in Virginia? Buon per lui.
Glielo chiesi ad alta voce, ovviamente aggiungendo con un tono non molto amichevole:
"E poi non chiamarmi più Bones, capito?"
"Come vuoi, Bones...comunque andrò in Virginia perchè è stato ritrovato un cadavere..sai, di quelli decomposti come piacciono a te. Te lo spedirò in laboratorio entro sera".
"Nonoo aspetta un attimo.....quindi io non verrò con te? Sai..sul campo?"
"Certo che no, cosa credevi? Almeno lì non vogliamo avere attorno Squints ( in italiano non ha un significato preciso, ma in questo caso indica i secchioni) come te"
"Ma come ti permetti?
Comunque io vengo sul campo o non lavorerò con te. Che mi licenzino pure, ma non posso permettere che delle persone incompetenti come voi distruggano delle prove importanti."
"Che intendi con come voi?"
"Mmh..beh direi tutti voi dell'FBI."
"Oh ma come ti permetti? Se offendi l'FBI offendi anche l'America lo sai?"
"Beh ma è la pura verità!" Affermai ridendo.
"Non è assolutamente vero. Tu non vuoi lavorare con me solo perchè io non ho un dottorato come te e la tua squadra"
"Io ne ho sei di dottorati e poi non è questo il motivo!" Mi guardò con gli occhi sbarrati e fui costretta ad ammettere: "beh magari sì....ok è così, senza offesa però"
"Figurati, mi abituerò ad essere trattato così. Comunque puoi venire con me se proprio vuoi, ma patti chiari: ubbidirai a tutti i miei ordini, ok?"
Ci riflettei un attimo e compresi che quello era l'unico modo per andare con lui, così accettai a malincuore.
"Ok..va bene"

Booth's pov

"Ok..va bene"
Ammise con un'aria del tutto rassegnata.
Ahah Booth ha colpito ancora! Nessuno resiste alle mie parole, ma soprattutto nessuno resiste al mio fascino, modestamente.
Guardai l'orologio: erano le 3.30. Dovevo andare a prendere mio figlio Parker a scuola.
Sì, esatto, ho un figlio.
Lui ha 9 anni ed è la persona più importante che ho. Non so cosa farei senza di lui. Io e sua madre non ci vediamo spesso perchè non abitiamo insieme, cioè, non l'abbiamo mai fatto: quando scoprii che aspettava un bambino le chiesi di sposarla, benchè avessi solo 19 anni, e lei rifiutò. Da quel momento rimanemmo solo amici e io ora posso vedere Parker tre giorni ogni due settimane, che secondo me sono pochissimi. Infatti quando non è con me mi manca molto e non vedo l'ora che venga per portarlo allo stadio o al luna park; ci divertiamo parecchio insieme.
Comunque...a parte questo cosa posso dire per descrivermi?
Ho 28 anni e due cose che amo sono la birra canadese e i Philadelphia flyers, la mia squadra di Hockey preferita.
Sono un ex cecchino, quindi sono stato anche in guerra e ho ucciso tantissimi uomini. Poi ho deciso di smettere e ho iniziato a lavorare per l'FBI perchè mi sono promesso che avrei sbattuto in galera tanti assassini quante sono le persone che ho ucciso fino ad ora. Non so se ce la farò, ma per il momento me la cavo. Per il resto la mia vita è normale, a parte il fatto che sono stato cresciuto dal mio nonno paterno.
Tornando al discorso di prima, appena mi resi conto di che ore erano congedai Bones e andai a prendere mio figlio a scuola, per portarlo dalla tata, poichè nel pomeriggio avrei dovuto andare in Virginia con Temperance.

Love BonesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora