15.

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« Ancora! » esclama Umberto « Vale, tieniti più stretta a lui. Punta il piede. Di più! »

Siamo in sala prove e stiamo rifinendo alcuni passaggi del passo a due.
Sto provando ad eseguire i famosi passi di tango ma spesso sono fuori musica e non metto i piedi in modo corretto.
Ora che ho chiarito con Nunzio, non c'è più tensione. Riesco a lavorare tranquilla e mi sento anche più rilassata sapendo che lui è qui con me, pronto ad aiutarmi.

« Nunzio, per favore. Quando l'afferri da dietro, cerca di tenerla più vicina che puoi a te. » e così fa. Il suo braccio saldo ancor più di prima alla mia vita « Meglio. »

« Mi piace tenerti così. » mi sussurra all'orecchio e mi lascia un bacio sul collo, facendomi imbarazzare. E non poco.
Trattengo una risata cerco di restare concentrata sui passi da eseguire.

« Lo sentite che c'è un accento piuttosto marcato in questo punto della musica? » domanda Umberto ed io e Nunzio ci giriamo a guardarlo, annuendo successivamente « C'è una delle prese più difficili. Valentina scivola via dalle tue braccia, okay Nu? Quando tu la raggiungi di nuovo, la tiri a te e la sollevi ad angelo. Però attenzione, » marca bene la parola « in una normale presa ad angelo, la schiena di chi viene sollevato è rivolta verso l'alto. Qui voglio il contrario. Per cui, sarà il ventre della ballerina ad essere rivolta verso il soffitto dello studio in questo caso. Motivo per il quale, dovete fidarvi completamente l'uno dell'altra, è chiaro? Se sistemiamo questa presa, aggiungiamo i passi del paso doble e abbiamo concluso. »

« Praticamente, se sbaglio ad alzarla rischia di farsi malissimo. » afferma preoccupato Nunzio ed io subito gli afferro la mano rivolgendogli uno sguardo per rasserenarlo.

« Sai farlo. » gli dico e lui sospira preoccupato. Non si è mai fermato davanti a nulla, so che non lo farà davanti questo piccolo ostacolo « Dobbiamo solo esercitarci. »

« Ha ragione Vale. » prende parola la Tocca « Ti conosco da quando sei uno scricciolo e non hai mai avuto paura di niente. Non penso che il Nunzio che conosco si fermi davanti ad una presa. » lo provoca ancora. Nunzio si gratta la nuca, poi sospira.

« Non gliela do vinta alla Celentano. » scoppia a ridere per la sua stessa frase, seguito da noi altri in sala « Proviamo. »

Gli faccio un cenno di approvazione con la testa. Umberto e Francesca mostrano come eseguire la presa. Lei si da una leggera spinta e resta ben in asse con il corpo, poi muove elegantemente le gambe per dare movimento.

Mi giro verso Nunzio che osserva il tutto in religioso silenzio, con attenzione, mentre giocherella nervoso con gli anelli alle dita. Quando termina la dimostrazione lo vedo sistemarsi il colletto della camicia e annuire.

« Okay. Restiamo tranquilli e la proviamo a step. » spiega Umberto « Nu, per prima cosa, sistemati due passi indietro rispetto Valentina. Poggia le mani sui suoi fianchi e carica la forza nelle braccia. »

Sento le mani esitanti di Nunzio appoggiarsi sul mio corpo.
« Non ho paura. » dico a voce bassa, sperando che questo gli dia un po' di serenità.

« Vale, tu invece devi concentrare la forza anche nelle gambe. Non devi essere rigida, ma non devi neppure sbilanciarti altrimenti rischiate di farvi male sul serio. » continua il professionista incitandoci a cominciare.

« Andrà tutto bene. » rassicuro ancora Nunzio.

Con una piccola spinta, lo aiuto a sollevarmi e, con ancora le braccia tremolanti, mi sostiene in aria mentre io ho il viso rivolto al soffitto. Ricordo le parole di Umberto, devo mantenere il controllo del corpo. Dopo un po' mi accorgo che il ragazzo sotto di me ha acquistato sicurezza e, una volta tornata con i piedi al suolo poggia le sue labbra sulla mia fronte.

a un passo da te | nunzio stancampiano. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora