Destiny. [R.D.]

-5

169 giorni prima

5 giorni dopo mi dimisero dall'ospedale, ma per quanto fossi forte il mio corpo non si era completamente ripreso dall'avvenimento, gli ultimi giorni d'ospedale furono i più strazianti, il mio corpo ormai aveva completamente eliminato ogni tipo di medicina,

quando mi accorsi che
avevo perso la sensibilità a entrambe le gambe, fu allora che entrai in panico, comincia a piangere e per quanto volessi sforzarmi le lacrime amare bagnarono il mio viso indolenzito e pallido una goccia dopo l'altra. Non vedevo Harry da 5 giorni, se avesse avuto un cuore avrebbe capito che era questo il momento in cui avevo più bisogno, d'altronde cosa dovevo aspettarmi?

adesso stava con Emily, non poteva perdere tempo con una ragazzina come me.

La porta della mia stanza si aprì rivelando la figura di mio padre << Buongiorno tesoro >> ricambiai con un falso sorriso, si sedette sul mio letto, e come sua abitudine mi scompigliò i capelli,

il quale lasciai fare a causa del mio stato bradipo in quel momento, << Papà puoi far venire qui Abby ?>> chiesi << Tesoro, Abby oggi non andava da sua nonna?>> immediatamente ricordai, oggi Abby dopo 5 anni avrebbe rivisto sua nonna, che stupida che sono stata,

<< Si giusto, adesso puoi andare >> risposi freddamente, non era colpa sua, ma odiavo lo stato in cui mi ritrovavo, ero costretta a muovermi per mezzo di una sedia a rotelle, in quale non mi permetteva di condurre una vita normale, << Okay tesoro , ricordati però che ne io ne tuo fratello ci siamo per alcune ore >> rispose
<< Andate a lavorare insieme ? >> chiesi stupita, << Si, finalmente tuo fratello ha cambiato idea, da quando ha parlato con te è una persona diversa, sei per caso una maga ? (Rise) adesso scappo tesoro, ti voglio tanto bene, torno presto>>

alcuni minuti dopo anche mio padre se ne andò, lasciandomi sola in quell'appartamento così opprimente, non potevo continuare a restare in quel letto, dovevo fare qualcosa, mi sedetti sul letto nonostante i forti dolori , e dal cassetto più vicino prelevai dei jeans e una maglietta color grigio-lavanda e gli indossai.

Sapevo che mio padre mi avrebbe ucciso se solo avrebbe saputo della mia prossima uscita, ma lui non capiva, rischiavo di diventare matta se fossi restata in minuto in più in quella stanza.

In totale silenzio lasciai l'appartamento, nonostante la difficoltà della carrozzella, non sentivo il caldo del sole sulla mia pelle da cinque giorni, non sentivo la voce di Harry da cinque giorni "ERA STRAZIANTE".

Gli sguardi delle persone erano tutti puntati su di me, alcuni mi guardavano con compassione, altri bisbigliavano tra di loro atrocità assurde, in quel momento ebbi un flash-back, avevo 13 anni, quel giorno Abby mi invitò ad uscire, passeggiavamo sul corso quando vidimo un uomo su una sedia rotelle, il motivo?

Gi mancavano le gambe, fui in quel momento che commisi un orrenda azione, io ed Abby cominciammo a ridere su quel povero disgraziato, l'uomo però sentí ogni singola parola, e comiciò a piangere, in quel momento non capii il motivo della sua sensibilità, solo ora, dopo 3 anni capii i sentimenti di quell'uomo, il mio cuore si impregnó di dolore e a causa di tale oscenità commessa, mi dirisi nel parco della città cercando di dimenticare tutti quei visi, era così straziante vedere la gente felice sapendo che dentro il cuore si ha una tristezza immensa.

Mancavo da casa da 3 ore, mio padre si sarebbe sicuramente preoccupato, decisi di tornare a casa, intrapesi una strada fangosa, quando improvvisamente mi incagliai, chiesi aiuto, ma la desolazione della via rendeva il tutto invano,

fu allora che intravidi l'ombra di un ragazzo, aveva le iridi celesti e una chioma color cioccolato << Aspetta ti aiuto io >> grazie alla sua inevitabile forza mi liberò in pochissimo tempo << Grazie ti devo un favore >> gli sorrisi << Piacere mi chiamo Louis >> mi porse la mano << Scarlett molto piacere >> gliela strinsi, nonostante tutto però muovermi mi era davvero difficile