-MA VAFFANCULO!-
Scaravento per terra un vecchissimo vaso che qualche minuto fa era su uno scaffale.
Sono in preda alla rabbia, l'ansia che mi assale.
Odio questo mondo, odio la gente che lo abita. Odio questa società che non mi capisce, odio quella troia che mi ha lasciato. Odio tutti, cazzo.
Mi siedo sul letto, prendendomi la testa tra le mani, cercando di calmarmi, ma invano.
Mi alzo di scatto gemendo dalla frustrazione, e comincio a cercare il mio iPhone che ho accidentalmente buttato da qualche parte nella camera. Dopo qualche minuto di ricerca, lo ritrovo sotto al famoso letto, fortunatamente ancora intatto.
Guardo lo schermo e noto più di due messaggi da Lorenzo di circa 20 minuti fa:
"Mattè allora vieni con noi?"
"Oh, ce stai ancora?"
"Eddaje"
"Ma ndo cazzo stai?"
"Ti decidi a rispondere? Sai, non c'ho un giorno intero."
Sbuffo sempre più frustrato e rispondo: "Ao con calma eh. No, non voglio venì." e mi stendo di nuovo sul letto a peso morto, guardando con disinteresse un programma alla TV. Dopo qualche minuto, il telefono vibra.
"Che c'hai, si può sapere?"
Allora qualcuno si interessa a me. Menomale.
Rispondo "Beh, che posso avere? Questo mondo mi fa schifo, ogni giorno leggo insulti pesanti sul mio modo di essere. Ma che cazzo c'ha la gente contro di me? Sono umano. Okay, magari sono un pazzo idiota, ma so' normale. Minchia oh, che società demmerda."
Mi sento leggermente meglio con questo mini sfogo.
"E tu dai peso a degli stronzetti senza vita sociale? Ma te prego Mattè, che cazzo te frega."
Improvvisamente, un moto di tristezza si fa largo dentro di me. Mi sento così solo.
"Non capisci.. Lorè dopo la rottura tra me e Ylenia, mi sento vuoto. Lei era l'unica che mi apprezzava per quello che ero. Che cazzo, sto na merda, in questo mondo nessuno mi accetta!" mi tormento il labbro inferiore con i denti, più nervoso di prima.
Adesso si incazza, me lo sento.
"Mattè ma ci sono io.. Non capisci? É piu o meno lo stesso amore che ti darebbe lei."
Mi si ferma il cuore per un istante. Rileggo la frase 5 o 6 volte per assicurarmi di non essermi rincoglionito. Lorenzo ci tiene davvero a me? Non mi aspettavo che dicesse queste cose..
Non so esattamente come rispondere, so solo che il mio cuore sta palpitando.
"Grazie Lorè" rispondo semplicemente.
Mi sputerei in faccia da solo, ma non sono una persona sdolcinata e fortunatamente lui lo sa, quindi semplicemente galleggiamo in questo oblio di parole non dette, di abbracci mai scambiati.
Aspetto che risponda ma niente, ha visualizzato da più di 10 minuti quindi getto un sospiro tra il sollevato e il deluso e poso il telefono e chiudo gli occhi.Mi accorgo di essermi addormentato solo quando sento bussare insistentemente alla porta.
-Ma che cazz..- biascico, ancora mezzo addormentato, e mi incammino verso la porta barcollando leggermente.
Apro la porta ed inizialmente non riconosco la persona davanti a me, poi metto a fuoco e noto con piacere che è Lorenzo, intento a mangiare una fetta di pizza dal suo cartone. Noto che ce ne sono due, ed uno quindi è per me. (Maddai, Sherlock).
-Heilà, eremita. Prendi questo.- mi lancia un cartone di pizza ed entra senza farmi aprire bocca.
-Ma scusa, non stavi con quei quattro coglioni?- chiedo, voltandomi verso di lui.
-Naah, preferisco stare con il mio migliore amico nevrotico.- ridacchia e lo seguo in camera mia, sorridendo per la sua affermazione.In poco tempo la mia casa silenziosa e triste si tramuta in un parco giochi.
O almeno, la mia piccola stanza, testimone di tutte le cazzate che io e Lorenzo abbiamo fatto e continueremo a fare.
Ci sono i residui della 'cena' ovunque, mentre giochiamo alla Play sul letto come due bambini deficienti.
Beh, in effetti lo siamo.
Non lo avrei mai detto, ma stare con Lorenzo mi fa stare bene, anche solo parlare con lui mi fa sentire bene. Mi fa sentire a casa.
Finita la partita, continuo a sorridere come un'idiota guardandolo armeggiare ora con la TV.
Ma che c'ho? Mi so' rincoglionito?
Distolgo lo sguardo.
-Allora? Ti manca baciare una ragazza?- ridacchia.
E' una stupida battuta, Lorenzo fa sempre il simpaticone, ma io faccio il melodrammatico.
-..Già.- sospiro.
Lui distoglie lo sguardo dalla televisione e mi guarda fisso per qualche secondo, poi fa la cosa che meno mi sarei aspettato da Lorenzo Paggi.
Mi afferra per la maglietta e mi bacia insistentemente per farmi schiudere le labbra.
Inizialmente mi irrigidisco davanti a quel contatto del tutto nuovo, però dopo mi lascio andare e la mia mente va a puttane.
Sento le sue labbra così morbide combaciare con le mie, come fossero pezzi di puzzle che si incastrano perfettamente.
Sento una miscela di emozioni a partire dal mio stomaco in su che non so nemmeno descrivere.
Sento il cuore che per poco esce dalla gabbia toracica.
D'istinto, infilo una mano tra i suoi bellissimi capelli rossicci e lascio che la sua lingua accarezzi ogni centimetro della mia bocca.
Mi ero così abituato a quella sensazione che quando Lorenzo si stacca lancio un mugolio di disapprovazione e lo guardo.
Lui non dice nulla, semplicemente mi abbraccia lasciandomi dolci e leggeri baci sul collo, sospirando di sollievo.
Chissà da quanto tempo sperava di poterlo fare.
Ma ora non è importante, mi limito a ricambiare l'abbraccio.
Dopo un po' si stacca e si stende sul letto, trascinandomi con lui, quindi mi accoccolo addosso a lui, come un cucciolo abbandonato che cerca le coccole.
Lorenzo mi accarezza piano i capelli, con dolcezza, quasi volesse dirmi 'D'ora in avanti ti proteggerò io'.
Avrei voluto dirgli tante cose, dirgli che mi sarebbe piaciuto che lui mi baciasse o abbracciasse di più, chiedergli se questa sera sarebbe rimasta impressa nella sua mente, proprio come sarebbe successo anche a me, ma siamo troppo codardi perfino ad ammettere semplicemente che tra noi c'è qualcosa che va oltre l'amicizia , quindi continuiamo a rimanere così, senza dirci niente, lasciando che sia il silenzio a parlare per noi.
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Tell me when it's time to say I love you
Romansa"-Allora? Ti manca baciare una ragazza?-" (Matt x Jar)