Prologo

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Donghyuk ha conosciuto Huang Renjun al secondo anno, quando Mark loha portato come suo ragazzo al ventesimo compleanno di Jaemin. Basso,minuto, con la faccia da folletto, gli occhi da cerbiatto el'espressione di chi avrebbe potuto pisciarti nei cereali al primopasso falso.

Donghyuk lo ha ignorato amabilmente per tutta la sera, preferendogodersi lo spettacolo di Jisung alle prese con la sua prima sbronza,che cercava di baciare i piedi di Jeno. La cosa ha funzionato finchè Jaemin non ha deciso che sarebbe stata una buona idea giocare adobbligo o verità, e ha piazzato una bottiglia di birra vuota alcentro del cerchio umano che avevano formato sul pavimento, ignorandolo sconforto generale e il fatto che nessuno dopo i tredici anni siintrattiene giocando ad obbligo o verità.

"E' il mio compleanno, dovete sottostare alle mie regole ecompiacermi fino a mezzanotte", aveva detto Jaemin, sollevandoun ottimo punto e liquidando così qualsiasi possibile lamentela.

Donghyuk è finito in qualche modo incastrato tra Renjun e Yangyang,del secondo anno di ingegneria aerospaziale, che sosteneva di volercostruire un robot-tostapane da inviare nello spazio per  essere ilprimo ad assemblare un panino in assenza di gravità. Donghyuk loadorava.

Ad ogni modo, Donghyuk stava ridendo di qualcosa che Yangyangraccontava, quando Renjun si è voltato verso di lui, con undisprezzo tale che Donghyuk pensava che sarebbe diventato di pietra.

"Potrestifare silenzio per un secondo? Mi sembra di essere seduto vicino aduna scimmia urlatrice".

Così,queste sono state le prime parole che Huang Renjun gli ha rivolto, eche hanno gettato le basi su cui si è evoluto il loro rapporto nelcorso degli anni.

Dopoqualche secondo di silenzio attonito, sono scoppiati tutti a ridere,e forse, col senno di poi, se anche Donghyuk avesse riso, entrambisarebbero andati in contro ad una fine diversa, o quanto meno ad unrapporto più civile.

MaDonghyuk era Donghyuk, designato drama queen nel loro gruppo di amicisin dal liceo e, anche se al liceo niente ha davvero senso, erafiero di quel titolo, perciò invece di ignorare il commento, avevarisposto: "e tu perché non ficchi il tuo nasone negli affari diqualcun altro? E già che ci sei, perché non pensi ad unarinoplastica? Non so, magari a te piace il tuo naso, forse lo usiper schiacciare i semi, ma non credo che a Mark faccia piacere avereil tuo becco piantato in faccia quando lo baci."

Renjunaveva boccheggiato, e Donghyuk lo aveva fisicamente visto diventarerosso, come la barra del personaggio di un videogioco in sovraccarico.

Allafine è stato Mark a sventare la tragedia, appoggiando una mano sulbraccio di Renjun e invitandolo a calmarsi. Donghyuk aveva cambiatoposto, e tutto era filato liscio fino a fine serata.

Poiera intervenuto Jaemin, che in quanto a risoluzione dei conflitti,era rimasto bloccato all'età mentale di un bambino dell'asilo,convinto che gli abbracci potessero porre fine alle guerre, alriscaldamento globale e alla caccia alle foche.

"E'il mio compleanno, non vi lascerò andare via finché non viabbraccerete come persone civili," aveva dichiarato Jaemin,mentre tutti si salutavano sulla porta.

"Iltuo compleanno è finito un'ora fa," gli ha fatto notareDonghyuk, ma Jaemin gli aveva rivolto uno sguardo truce e alla fine,Donghyuk aveva camminato verso Renjun con l'entusiasmo di uncarcerato che si avvia alla ghigliottina.

Renjungli ha messo un braccio attorno al collo, e Donghyuk per un secondoha pensato che Renjun intendesse fare sul serio, finché la pressione è diventata più simile ad uno strangolamento che ad un gestoaffettuoso, e Renjun ha pronunciato le seguenti parole: "tidistruggerò".

Fino ad allora,posso baciarti di nuovo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora