Prologo

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Nelle staffette dò l'anima, ma nuoto sempre per me stesso
Massimiliano Rosolino

Tocco la piastra, ho finito anche questa gara, l'ultima gara della mia carriera.
"Congratulazioni Silvia" mi dice Caroline, la mia avversaria americana, mentre mi abbraccia, guardo il tabellone e siamo secondi.
Siamo. Secondi.

Alzo gli occhi e i miei compagni di squadra stanno esultando. Esco dalla vasca e vado ad abbracciare Eleonora, Thomas e Sandro, ho le lacrime agli occhi. Ci siamo riusciti.

Ci dirigiamo verso gli spogliatoi ma veniamo fermati dalla cronista della nostra televisione sportiva

"Complimenti, avete raggiunto un ottimo traguardo, siete riusciti a rimontare gli australiani e classificarvi secondi. Un argento che vale un oro"

"Sinceramente non credevamo di farcela, nell'ultima vasca ho spinto più velocemente ma Caroline Dupont era sempre lì" faccio fatica a parlare, ho il fiato corto per lo sforzo della gara

"Silvia ha fatto il miracolo" aggiunge Eleonora "quando Sandro è partito eravamo in netto vantaggio, io ho perso qualche posizione ma Thomas e Silvia hanno recuperato il possibile"

"Silvia questa è stata la tua ultima gara, da domani inizierai una nuova avventura" mi chiede la giornalista

"Si, ai primi di agosto mi trasferirò a Boston per un tirocinio pre laurea che terminerà alla fine di marzo, dopo discuterò la tesi e finalmente avrò finito"

"Thomas come cambierà il vostro rapporto con la lontananza?" prima di rispondere mi guarda, gli faccio cenno di si

"Abbiamo aspettato la fine delle gare prima di annunciarlo, io e Silvia, di comune accordo, abbiamo deciso di prenderci una pausa, in questo momento i nostri interessi vanno in direzioni diverse" risponde il mio ex, in realtà ci siamo lasciati perché lui mi ha tradito. Dopo aver sganciato questa bomba salutiamo la giornalista prima che faccia altre domande e andiamo negli spogliatoi.

Sono sola nello spogliatoio o almeno credevo

"Silvia tutto bene? Ti vedo spenta, non hai il solito entusiasmo post gara" alzo gli occhi e vedo Caroline ferma di fronte a me con le mani sui fianchi

"Si tutto bene, sono solo un po' stanca" rispondo senza convinzione

"Silvia Bianchi non me la dai a bere, ti conosco da otto anni e non sei mai stata così spenta" non riesco a trattenere le lacrime, Caroline si siede vicino a me e mi abbraccia 

"Thomas mi ha tradito" riesco a dire tra i singhiozzi

"Cosa? Quando lo avrebbe fatto? Siete sempre insieme, peggio di me con Aidan"

"L'ho scoperto prima della partenza, sono rientrata a casa prima del previsto e l'ho trovato nella nostra camera da letto con un'altra. Ti rendi conto che la stava scopando nel nostro letto. Non sono riuscita a dire niente, quando mi ha vista ha cercato di dire qualcosa ma mi sono girata e sono scappata fuori il più velocemente possibile"

"Mi auguro che lo avrai sbattuto fuori di casa appena sei rientrata"

"No, sono rimontata in macchina e sono andata a casa dei miei genitori, non torno nel nostro appartamento da un mese. In questo momento mia madre sta raccogliendo le mie cose"

"Giuro che questa sera quando lo vedrò a tavola lo accoltello" esclama Caroline

"Lascia stare, non fare niente, stiamo cercando di comportarci il più civilmente possibile per la tranquillità della squadra, nessuno è a conoscenza del suo tradimento. Ti prego mantieni questo segreto anche con Aidan, non voglio sceneggiate almeno fino al rientro in Italia poi ognuno per la sua strada"

"Ognuno per la sua strada fino ad un certo punto, continuerete ad allenarvi nello stesso centro"

"No, ai primi di agosto verrò negli Stati Uniti per uno tirocinio che mi servirà per la laurea, durerà circa 8 mesi, avrò tutto il tempo per riprendermi. Non mi guardare così, abbandono le gare fino alla fine del tirocinio, comunque continuerò ad allenarmi, devo ancora metabolizzare" dico mentre mi asciugo le lacrime

"Sai già dove andrai?" domanda

"Si, andrò a Boston, farò lo stage presso un procuratore sportivo, Roger Miller, così avrò anche l'opportunità di stare con mio fratello Stefano" mentre parlo lei si alza e inizia a saltellare

"Non vedo l'ora. Mi verrai a trovare a Jacksonville? Io sicuramente verrò a Boston senza Aidan" poi si ferma, appoggia l'indice sulle labbra pensierosa poi spalanca gli occhi ed esclama "Oh Gesù, dovrò venire a salvarti, non hai idea di quanti bei maschioni ti troverai davanti tra giocatori di hockey, cestiti e giocatori di football americano" e con questa frase scoppiamo entrambe a ridere, Caroline non si smentisce mai, nonostante sia innamorata di Aidan McAllistar, anche lui nuotatore, riesce sempre a fare apprezzamenti più o meno coloriti verso il genere maschile "Aspetta un attimo, sapevo che tuo fratello era a Toronto a giocare a Hockey, adesso gioca a Boston?"

"Quello è Giovanni, il mio gemello. Quello che vive a Boston è Stefano, il maggiore, che ha seguito le orme di papà e adesso i Celtics hanno un altro Bianchi in squadra"

"Ok, adesso è tutto chiaro. Comunque aspetto una tua telefonata dopo che avrai visto quanti bei maschioni ti troverai intorno. Potresti usare la tattica chiodo scaccia chiodo e dimenticare Thomas in un attimo"

"Grazie per il tuo sostegno, però adesso dobbiamo sbrigarci, c'è una premiazione che ci aspetta" ed usciamo a braccetto dallo spogliatoio.

Mi sento fortunata ad avere una amica come lei, nonostante siamo rivali abbiamo costruito un'amicizia solida. Ci siamo conosciute alla nostra  prima Olimpiade, entrambe diciassettenni, con una grossa pressione da parte del pubblico perché eravamo le nuove promesse del nuoto nei rispettivi paesi.

...

Nota dell'autrice
Ricordatevi di mettere la stellina e se volete lasciate un commento, così mi aiutate a salire in classifica. Grazie
A sabato prossimo per il nuovo capitolo

TOUCHDOWNDove le storie prendono vita. Scoprilo ora