Oggi meno in ritardo di ieri, ma sono davvero messa malissimo per domani: se qualcuno ha fede in me, grazie, io sto sull'orlo dello sclero per via delle troppe idee che non so come fare rientrare nel calendario e nel fatto che le giornate hanno solo 24h. A proposito, check sul mio profilo per il calendario fino al 19 e non dimenticatevi di seguirmi!
Vi lascio a questo capitolo, ricordandovi che qui su Wattpad trovate anche "Perché entri in punta di piedi", altra Caroligi (più lunga di questa, di cui domani potrete leggere l'epilogo) che personalmente è al momento mia figlia prediletta insieme a "Nudo con i brividi". E, poi smetto di far propaganda, se come me siete innamorati di Irama e Gaia Gozzi, beh, "E nel bicchiere cadono cinque gocce" vi aspetta.
Vi ricordo di lasciare una stellina e un commento, così mi rendete felice!
Facebook: Bessie Efp
IG: bessie_efp
Twitter: GaiaBessieEfp
Telegram: https://t.co/KSLfMkAF36
ATTENZIONE: capitolo con scene di sesso, sebbene non troppo descrittive. Io mi cringio da sola, quindi ve lo dico.
3. Qualcosa c'era (c'è)
Gli racconta dell'infortunio, quand'ancora era un mezzo scriccioletto che manco ci credeva di aver iniziato a far sul serio – Luigi non ha il coraggio di domandarglielo ma, quando Carola gli dice che ha pensato che non sarebbe più potuta tornare come prima, lo pensa: c'è qualcosa di cui non hai paura?
Il giorno in cui Carola lo cerca e lo trova dodici ore dopo, per scoprire che si è fratturato il polso cadendo come un deficiente, glielo dice – io avrei paura, ma di cosa?
Che le cose che si rompono chi le ricompone, mica noi che abbiamo solo puzzle spaiati e non ci parliamo più. Mi hai fatta a pezzi così tanto che adesso non mi trovo più, certo che ho paura. E tu?
Luigi le dice di no, con una smorfia di dolore e il polso steccato – non ha paura ma, quando lei sorride e gli dice che allora va bene così, teme che vorrà andarsene: la odia un po', quando cerca di scappare da lui. La odia così tanto che non sa ammettere che, più che odio è un preconcetto (la consapevolezza che potrebbe andarsene anche domani: che i vincoli, ormai, son tutti rotti).
Carola ha un senso dell'orientamento pessimo, e usa Google Maps pure per arrivare al supermercato di fronte casa sua ma, quando si tratta di trovare Luigi, lo riesce a sfiorare allungando una mano alla cieca – se vuoi rimanere, io sono qui: ma Luigi non le sa che dire. Che tutte le canzoni che le ha dedicato lei le ha cantate e non ha capito bene che parlassero sempre e solo di lei – Carola scopre di amare il canto e forse anche Luigi, ma non glielo dice: dovrebbe usare le parole di quelle canzoni che lui ha scritto sul canovaccio della loro storia insieme e non ne ha la forza.
La sente canticchiare, il giorno in cui lo invita per un caffè nel trilocale che ha preso in affitto, mentre fa cadere caffè ovunque e gli dice che ha imparato un sacco di cose, in questi mesi: tipo che il caffè si prende amaro e, anche se le fa ancora un po' schifo, si forza a non zuccherarlo. Lo dice orgogliosa, come se gli stesse raccontando di aver raggiunto chissà quale traguardo e invece no, è solamente un caffè amaro – Carola da troppo valore alle cose piccole e si perde il quadro d'insieme, tra cui Luigi che la guarda, tamburellando con la mano buona sul tavolo della cucina, e sorride.
«Non ridere» sussurra, sistemandosi i capelli dietro l'orecchio. «Lo so che sono un disastro».
Lui non glielo dice, che è splendida anche così, con la maglietta bianca spolverata di caffè e i capelli gonfi d'umidità – che lui la vede diversa, cambiata, e in quel palco di cenere spezzettata che non sa come spazzar via, brucia silenziosamente.
STAI LEGGENDO
La smetti di ballare senza di me? || Caroligi
Fanfiction«La smetti di ballare senza di me?» le domanda, divertito. «Non c'è niente di male se hai bevuto e stai fissando qualcuno, ma preferirei che fissassi me». [Partecipa alla "MAY the Inspiration be with you" challenge indetta da VigilanzaCostante sul f...