Le solleva i capelli, scoprendone il collo lungo e sottile e il solito cocciuto ricciolo sulla nuca, che mai le si scosta. "Ferma", la trattiene di spalle, come l'ha trovata, meravigliosamente assorta alla finestra.
Un braccio le cinge la vita e il respiro le solletica la pelle. Lura inspira il profumo delicato di Edoardo e rimane immobile ad ascoltare il suo cuore battere sempre più forte.
"Per te".
Edoardo solleva una mano, il palmo rivolto all'insù, e lei subito arrossisce. Una piccolissima gru di carta, rossa a fiori multicolori, vi si è posata con grazia.
"È bellissima", l'accarezza appena per non sciuparla. E sorride: "Da quando si intende anche di origami, architetto?".
E lui, l'architetto Marchesi, subito ricambia quel sorriso pieno, complice. Un sorriso che nella vita ha sempre e solo riservato a una persona, sua madre: "Per carità, no", la stringe ancora. "Li vendeva una ragazza a un semaforo, fuori città. Non conosco la simbologia degli origami, ma la ragazza mi ha detto che regalare una gru di carta è l'augurio ideale per una futura sposa, così ne ho presa una".
A quel punto Lura si volta, convintasi a prendere l'origami tra le dita: "Un mese e ci giureremo amore eterno", sussurra contro la sua guancia. "E un mese è un tempo così lungo...".
Edoardo sospira: "Lungo e insieme troppo breve per goderci questa attesa così dolce". In un istante la sua bocca le è contro, preme con le labbra il desiderio che non riesce a imbrigliare.
"Dove sei stato?", sente domandargli. Lura glielo sta chiedendo con gli occhi arrossati di chi ha pianto a lungo. All'improvviso, una carezza lenta accompagna il cambio di tono nella voce di lui. È duro adesso, l'Architetto: "Sono andato allo studio a lanciare il mio guanto di sfida a Lavinia. Sono pronto a mettermi contro chiunque ci voglia ostacolare e ho cominciato da lei. Questa mattina le ho dato la bella notizia".
"Bella per noi, vorrai dire. Quella vipera...", Lura stringe i pugni. "Come ha reagito?".
"Non ha reagito affatto. Direi che ha incassato il colpo".
L'origami vola sul davanzale, mentre Lura posandolo scuote il capo: "Ho paura di Lavinia", deglutisce un singhiozzo. "Ha dimostrato di essere capace delle peggiori bassezze".
"Solo perché io non ho tenuto alta la guardia". Edoardo la trattiene a sé, le bacia la fronte. "Vittorio mi aveva messo in guardia e io ho sottovalutato quel consiglio. Ma credimi, amore mio, tutto cambierà. Il discorso che le ho fatto era chiaro: se mi tradirà di nuovo, non la perdonerò più. Finirà con il perdere tutto".
"E a lei importa perdere lo studio, i clienti e i progetti, se non può riavere te?".
"Moltissimo. Vinny vive per il suo lavoro".
"Sbagli, Edoardo. Quella donna vive per te soltanto. È te che vuole. E te ne accorgerai".
Una ruga affiora alla fronte di Lura. Edoardo la nota all'istante: "Basta parlare di lei. Non ci fa bene. Tra poco andrò all'ospedale a prendere mio padre. Questo è ciò che conta".
"Caro Paolo". Lura sembra subito rasserenarsi. "Io e Milly gli prepareremo un benvenuto memorabile, come merita".
"Ma non strafare", Edoardo le pizzica il mento. "Sai che il Professore non ama...", d'un colpo si zittisce: "No, stavo per dire una sciocchezza. Preparata da te, qualunque festa gli piacerà moltissimo".
"È il mio secondo lavoro: contrariare il figlio e fare felice il padre. N'est-ce pas?".
"E tu non smettere mai", Edoardo la bacia di nuovo, con passione. A lungo.
STAI LEGGENDO
La coinquilina di papà
RomanceVINCITORE ITALIAN ACADEMY AWARDS 2021 La sua vita? Una corsa al successo guidata da un unico principio, quello del rischio calcolato. Edoardo Marchesi ragiona per formule. Architetto in ascesa, ha costruito su numeri e logica le sue certezze. Eppure...