Capitolo 8

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Mio figlio cresceva bene ormai la mia unica preoccupazione era solo per lui ero consapevole dello sbaglio da persona immatura che avevo fatto dal tronde come dice mia madre i problemi si affrontano non si uccidono...Iniziai a rimettermi,così i medici decisero di mandarmi a casa perchè ormai non aveva piu significato la mia permanenza in quell'edificio ...
Mentre stavo percorrendo la strada per arrivare in ascensore ecco che lo vidi spuntare,quel demonio incapace di amare ma non só perchè in quel momento qualcosa fece fermare il mio odio nei suoi confronti ... Aveva le lacrime agli occhi lo sguardo perso e l'anima persa,torturata e distrutta ... Ma come al solito era terribilmente sexy,indossava un completo stretto blu scuro quadrettato camicia bianca e cravatta anch'essa blù .... Solito bastardo che ti guardava con lo sguardo ingannoso e perverso e la solita posizione sexy appoggiato nel termosifone con le mani in tasca ... Si gira guardanodomi e dicendo ...
"MIA"
"........."
Non gli diedi retta lo ignorai anche se in cuor mio avrei voluto baciarlo e andar via con lui, ma non potevo lui mi aveva fatta soffrire e non merità la mia pietà e soprattutto il mio perdono...
"MIA ti prego parlami per favore "
"Che cosa vuoi"???
Mentre lo fisso mi giro verso Bryan che ha girato l'angolo da poco,e gli dico " Bryan cortesiemente puoi andare a controllare se ho dimenticato la mia giacca nella stanza ?? "
"Certo Mia arrivo subito "
"Allora che cosa vuoi da me ?? Non ti è bastato come mi hai ridotta ?? "
"Mi dispiace se tutto questo e successo per causa mia era l'ultima cosa che volevo accadesse mi dispiace averti ridotta così !!! Scusa "
"Hahahahha Scusa,Scusa ho ok adesso sto bene sono ritornata come prima giusto ?? Ed io credi con un semplice scusa possa perdonarti dopo tutto quello che mi hai fatto ... Mi hai rovinato la vitaa non ho mai conosciuto una persona senza scrupoli come te mai ..." E in preda alla rabbia gli lancio un ceffone facendogli girare la faccia ...
"VERGOGNATI"
"Me lo merito MIA me lo merito ma non sopporterei il tuo odio e credo che un giorno potrai perdonarmi e tornare tutto come prima ... Vorrei stare per sempre con te insieme fino alla fine dei miei giorni perc-"
Lo interrompo in un istante dicendo
"NO il per sempre con te non esisite e non esiterà maii !!! "
Nel frattempo mentre stava per parlare venne interrotto da Bryan che arrivó dicendo
" Amore non c'è la giacca ho cercato dappertutto ma non l'ho trovata "
"No adesso sto ricordando che l'ho data a mia madre ... Scusami per l'inutile viaggio che ti ho fatto fare " e fingo un sorriso...
"Fa niente tranquilla"
Le porte dell'ascensore si aprono ed entrammo dentro ... "Professore " dice Bryan "un passaggio?? "
"No, grazie preferisco le scale "
E mentre le porte dell'ascensore si chiudevano pronunció il mio nome sonmerso da dolore ...
"Mia"
Provocandomi una lacrima inattesa che ho asciugato all'istante ...
"Mia tutto bene "
"Si sono solo stanca,tutto ok"
"vieni ci prendiamo qualcosa al bar e poi andiamo "
"Si arrivo,avrei bisogno di andare in bagno " così mentre Bryan prende qualcosa da mengiare mi dirigo in bagno e senza controllarmi le lacrime uscivano senza tregua ... Ero stanca distrutta e in preda al panico ma dovevo resistere per mio figlio per quell'enorme sbaglio che avevo dentro me !!!!
Esco dalla porta percorrendo sempre la stessa strada e arrivando da Bryan fingendo che era tutto apposto ....
Sorridendogli mi siedo e lo ringrazio per la colazione che mi aveva fatto portare ...
Mangiammo in fretta e ci avviammo verso il parcheggio nella 3 fila dove Bryan aveva parcheggiato la macchina una semplice 500 rossa parcheggiata per bene e c'è da dire che aveva la patente solo da 3 mesi ... Mi aprì lo sportello mi fece salire e lo ringraziai ... Mentre proseguiva per dirigersi nella parte del guidatore alzo gli occhi e nella 2 fila proprio accanto a noi una renó captur nera e beuge e all'interno di essa c'era lui che mi fissava senza distogliermi lo sguardo ... Lo faceva apposta voleva farmi impazzire e ci stava riuscendo ...

Mi sono innamorata di luiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora