Mark era un ragazzo di 17 anni dai capelli corvini e gli occhi verdi come le foglie in primavera, la sua vita era monotona e vuota e l'unica cosa che lo rendeva felice era la musica.
Non aveva molti amici e parecchi lo prendevano in giro, così, passava molto tempo da solo ad ascoltare musica. Tuttavia, c'era un ragazzo che gli era vicino nei momenti di noia, giocavano ai video games o guardavano dei film qualche volta, nulla di più. Mark non sapeva dire se fossero amici o meno ma non gli importava, era abituato ad essere solo ed incompreso.
Quella mattina Mark si preparò per andare a scuola, scese al piano di sotto per salutare sua madre che come al solito lo riempì di raccomandazioni.
Sua madre era l'unica persona a cui teneva davvero, suo padre non lo aveva mai conosciuto perché li abbandonò quando lui aveva malapena un mese. Non aveva mai portato rancore nei confronti di suo padre anche se una parte di lui avrebbe voluto.
Quella mattina andò a scuola con George, il suo unico amico, camminando affianco a lui. George era una ragazzo molto estroverso e Mark non era un tipo molto loquace, lui preferiva ascoltare, quindi gli andava bene così.
La giornata scolastica passò veloce ed indisturbata; tornando a casa decise di prendere una scorciatoia passando da un boschetto che portava a casa sua. Mentre camminava ascoltando la musica si sentì osservato. Si tolse le cuffie e mise in pausa, quella sensazione diventò troppo insistente così che Mark non riuscì più ad ignorarla.
Si guardò intorno ma notò tutto era tranquillo, conosceva quel bosco sin da quando era bambino e non era abitato da animali troppo grandi o feroci, quindi si affrettò semplicemente ad arrivare a casa.
Quella sera Mark si mise a letto con le cuffie ascoltando la musica e si addormentò.
*****
Era di nuovo nel bosco, una musica disturbata si sentiva in sottofondo. Vagava senza capire perché si trovasse lì. La luce della luna filtrava tra foglie degli alberi creando un'atmosfera inquietante.
Camminò per un periodo di tempo che gli sembrò un'eternità e poi si fermò ormai stremato. La stanchezza prese il posto della paura e gli sembrò che fosse finito in un labirinto senza uscita, quando ad un certo punto si sentì toccare da una mano sulla spalla, si girò di scatto e tutto ciò che vide fu un volto bianco prima di svenire.
*****
Si svegliò ansimante sul suo letto con un forte dolore alla testa, era solo un incubo si ripeté. Si tolse le cuffie che ormai non producevano alcun suono per poi scoprire che l' mp3 non aveva più alcuna traccia audio, ma solo un file non supportato il cui titolo era "non è questa la buona musica", infine, questo si spense da solo.
Il giorno seguente Mark cercò di stare lontano da tutto e da tutti, si sentiva nauseato e con forti giramenti di testa e decise di non restare a casa per non dare preoccupazioni a sua madre.
Sfortunatamente il suo isolamento finì quando, mentre tornava a casa nuovamente passando dal bosco, un ragazzo che spesso lo tormentava lo fermò per prendersi gioco di lui.
Gli tolse le cuffie, ma lui paziente non reagì. Gli insulti non lo scalfirono così il ragazzo, scontento, decise di tormentarlo in un altro modo.
- Ehi Mark - disse il ragazzo alto e robusto dandogli una spintarella - che fai se... - non finì la frase che gli ruppe le cuffie sbattendole a terra e calpestandole.
Qualcosa dentro di Mark cominciò a mutare, la pazienza mutò in rabbia e l'indifferenza in odio.
Tirò un pugno dritto in faccia al ragazzo il cui nome era John.
John cadde a terra con un gemito di dolore, Mark gli saltò addosso e incominciò a prenderlo a pugni. Ma presto venne messo a terra dal suo nemico che, con la faccia sporca del suo stesso sangue, estrasse un coltello per poi alzarsi.
- Coglione! Non costringermi ad usarlo!
Ma Mark ormai non era più in sé, gli si avventò nuovamente contro torcendogli il polso per fargli cadere il coltello e poi gli tirò una testata così da atterrarlo di nuovo.
Prese il coltello guardandolo con uno sguardo vuoto e come se fosse in trance lo piantò nello stomaco di John.
Questi urlò, le sue urla per Mark erano pura musica. Continuò ad affondare il coltello nella sua carne e poi estrarlo per squartarlo come un animale e ridurlo in una poltiglia sanguinolenta. I gemiti, le urla, gli schizzi di sangue, la carne che veniva strappata dalla lama del coltello... tutto ciò era una melodia divina per lui.
Quando finì di martoriare quel poco che restava del corpo di John riprese il senno e guardò quello spettacolo con orrore, senza capire come fosse successo. Si sentì nuovamente osservato, guardò in lontananza e vide la sagoma di un uomo alto dal viso privo di tratti somatici, per poi svenire.
Si svegliò nel suo letto, era sera, aveva i vestiti sporchi di sangue e sua madre non era ancora rientrata da lavoro.
Si alzò dal letto e andò in bagno per guardarsi allo specchio, non capì cosa fosse successo e preso dalla nausea cominciò a vomitare... vomitare sangue.
Si cambiò i vestiti, si mise una felpa, un paio di jeans neri, una giacca da liceale ed un paio di converse nere, buttò i vestiti sporchi di sangue nella spazzatura.
I suoi occhi rispecchiavano il suo malessere, sentì una presenza dietro di lui e non appena si girò quel che vide fu il suo braccio con un taglio a forma di cerchio con una X sopra, non era più in camera sua ma in cucina con un coltello in mano.
Era terribilmente confuso e spaventato. Sul tavolo c'era un biglietto che diceva:
Stanno venendo a prenderti, scappa.
In quel momento capì... aveva ucciso un ragazzo e presto la polizia avrebbe trovato le sue tracce e lo avrebbero arrestato... No.. Non poteva permetterlo.
Prese due coltelli da carne che si trovavano in cucina, delle cuffie di riserva che aveva per le emergenze ed un registratore.
I suoi occhi avevano uno sguardo malsano, malvagio, vuoto, spento.
Infine, inoltrandosi nel bosco disse:
"E' ora di ascoltare buona musica, padrone."
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Phonyx - a new proxy
HororCreepypasta su un nuovo proxy :3 spero vi piaccia, prima di leggerla consiglio di leggere la creepypasta di Slenderman e la sindrome dello slenderman per avere una maggiore comprensione ^u^ e con questo vi lascio e buona lettura!! commentate perfavo...