Quinto capitolo-Un PICCOLO problema

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Il giorno seguente chiamo Robi. Ho voglia di stare un po' con lui. Mi da sempre degl'ottimi consigli.
"Sì. Arrivo subito."
Dieci minuti e sento bussare alla porta. Vado ad aprire. Saliamo in camera. Io mi siedo sul letto abbracciando un cuscinone. Lui si siede vicino a me. Fissiamo il muro e poi.
"Allora? Come stai?"
"Bene dai."
"Come mai mi hai chiamato?"
"Avevo voglia di stare un po' con te. Non posso?"
"Certo che puoi cara."
"Senti io ti devo dire una cosa."
"Tutto quello che vuoi."
E così gli racconto tutta la storia e l'uscita con Iacopo.
"Ma scusa Luca? Già dimenticato?" dice "e poi non potevi dirmelo prima?"
"Prima di cosa?" Ribatto.
"Prima che io mi innamorassi. Sapevo che la tua cotta per Luca sarebbe passata. Ma con Iacopo l'hai detto tu stessa! Tu non ti sei mai accorta di niente. I miei sorrisi, le mie parole dolci, i miei affetti nei tuoi confronti. Sono così invisibile?"mi dice uscendo dalla mia camera, uscendo da casa sbattendo la porta. Questo si che era un enorme casino!
Fren come sempre aveva ragione il giorno non mi degna nemmeno di uno sguardo. Non si gira. Appena mi avvicino si sposta. È insopportabile. Io non avevo mai pensato a noi due come qualcosa di più di una amicizia. Non mi era mai passato per l'anticamera del cervello!!!! A quando pare a lui si. Ed era andato anche oltre l'anticamera questo pensiero. Mi maledicevo. E maledicevo Iacopo che mi riempiva di attenzioni facendo star male sempre di più Robi. Poveretto. Questo tormentone non andò avanti a lungo perché pensai bene di inviare Iacopo ancora. Ma questa volta senza dire niente a nessuno. Come la volta precedente facciamo un giro al parco e poi ci sentiamo su una panchina. Era così dolce e sensibile. Von un sorriso sempre radioso, fantastico! Mi stavo seriamente innamorando di lui? O si altro che! Non riuscivo a toglier gl'occhi di dosso. Era troppo bello. Il ragazzo ideale. E poi il ragazzo più bello aveva scelto me! Capite? Una così insulsa fra trante! Dopo numerose e fragorose chiacchiere...
"Senti vorrei dirti una cosa."
"Tutto quello che vuoi." Rispondo.
Cosa mai potrà essere! Scuola? Città? Sport?...Bah.
"C'è più che altro vorrei fare una cosa.."
Opto per sport.
La mia attenzione è completamente sui suoi splendidi occhi. Lui si avvicina. E si avvicina fino a che ci troviamo a 2 mm di distanza per poi.....

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