II atto

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TEMA (allegro)

«Non puoi andartene Ridge! Devi prima conoscere la verità!»
«La verità?»
«Si! E' il momento che tu sappia cosa ha fatto Taylor alla povera Brooke!»

"Dingill! Dingill ca Taylor è na figlia e' ntrocchia! Quella str-"
"Rossana..."
"Non ora Simò! Per carità! Qua po' essere o' momento decisivo!"

Aggrotto la fronte.
Sono quarantadue pomeriggi che mangiamo dolci di ogni tipo guardando sempre la stessa benedetta dinamica.
E non si arriva da nessuna parte.

Quanto può andare ancora avanti sta storia?

Io ormai non entro neanche più nei pantaloncini che indossavo a giugno.

"Tié... Guarda che pancione!" mormoro abbassando gli occhi sullo stomaco gonfio.
"N'aggia capit che ritt'?"

Sopra il volto paffuto proteso ora nella mia direzione c'è un cipiglio severo che mi ghiaccia il sangue nelle vene.

"Non parlavo di te!" chiarisco rapido "mi riferivo a me! A me!"
"Mh" ribatte minacciosa tornando di nuovo a concentrarsi sulla tv "lo spero."

Solo quando sopraggiunge il chiassoso jingle della pubblicità, sbuffa contrariata per l'ennesima interruzione e "cosa stiev ricenne prima?" domanda.
"Che- che ho messo la pancia" spiego "saranno tutti i dolci che mi fai mangiare..."
"Ae!" un braccio si alza per mandarmi a quel paese "E' cacciat n'ata novità! Do 'a vid sta panz? Quello è solo nervosismo!"

"Nervosismo?" ma che spiegazione è "mo uno è nervoso e mette la pancia?"
"Certamente! Tu poi stai sempre pieno di pensieri! 'A mente ha bisogno e fa quacche cosa... che non è solo il lavoro! Pure l'amore per esemp-"
"E lo sapevo!" la interrompo piccato "Lo sapevo che andavi a parare là! Quando fai sto discorso sai che nervosismo mi viene??" porto le mani in avanti "roba che faccio una pancia così!"

"O' vi! Con te non se po' parlà! Non se ponno dice doie parole!"
"Non è vero!"
"Si che è vero! Tu quando si parla d'amore ti pigli sempre paura!" mi rimprovera "Ma non puoi fa accussì! Non puoi farti sempre problemi! Simò a' vita s'adda piglià comme vene!"

"Quindi sono scemo secondo te?!" chiedo agitandomi sul divano "io la piglio come va?! Io la piglio come viene Rossana! Solo che a me viene sempre... sempre-"
"Una chiavica!"
"Esatto! A me viene sempre una chiavica e-"
"E' quella Taylor là che s'appiccica con Brooke! Lei è proprio una chiavica!"

"Rossà... ma di che cavolo parli?"

Gli occhi incantati nuovamente sullo schermo e la mente lontana migliaia di chilometri dal salotto di casa mia.
Evidentemente già tornata verso i grattacieli scintillanti della Los Angeles di metà anni '80.

Nemmeno una bomba riuscirebbe adesso a-

"AOOOO!"

Facciamo un salto dal divano che sfida ogni legge della fisica.

"SIMOOOONE! SIMOOOOOO!"

La voce agitata di Manuel inizia a rimbombare nel vuoto del pianerottolo appena fuori.

Scatto in piedi sotto lo sguardo stizzito di Rossana la quale, ripresasi dallo lo spavento, agguanta il telecomando e alza il volume al massimo.

"SIMOOOO!!!"

"Ma chi è c'allucca accussì??"
"SIMOOOO SO IO!"

E, come se tutto il baccano superasse i confini della tv, anche Ron Moss - da che stava parlando animatamente - si blocca di colpo.
La reazione della mia dirimpettaia non si fa attendere.

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