la divisione...

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Quando entrammo i soldati divisero gli uomini le donne e i bambini.
Io seppi che da quel momento in poi non avevo più rivisto mia madre quindi ci dammo un ultimo abbraccio e ci divisero. Io inciampai e feci cadere la chiave dove era nascosto mio fratello e mentre la prendevo un soldato mi calpestó la mano e mi lasciò libera. Sapevo che quel soldato non era come gli altri, ma era un angelo sceso dal cielo per aiutarci. Stavo già da due giorni e avevo conosciuto una bambina più piccola di me si chiama Chiara e mi sembrava una sorellina. Un giorno i soldati vennero a chiamare i bambini da portarli dalla mamma ma non fecero mai più ritorno. Un giorno di questi chiamarono Chiara perché ormai era stanca e debole e la volevano portare come chiamano loro "dalla mamma" quindi urlai e mi proposi io invece di Chiara e mi iniziarono a portare verso il crematorio. All'improvviso un soldato fermò il soldato che mi teneva per il braccio e disse di lasciarmi perché lavoravo molto ma subito capii che era il soldato buono quello che mi aveva calpestata la mano con il suo stivale. Lo ringraziai dicendo un semplice "grazie" ma lui si girò e andò alla parte opposta del campo. Ritornai nella camera dove c'erano tutti i bambini tra il quale anche Chiara. Le dissi che volevo fuggire anche se stavamo solamente da una settimana, ma se volevo farlo non potevo senza Chiara. Allora ci organizzammo e la fuga era domani pomeriggio.

La chiave di SaraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora