31\10\2022

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Marinette scese lentamente i gradini della scalinata prestando molta attenzione a quegli stivali stretti ripromettendosi di chiedere al gattino come riuscisse a camminarci. Erano stati incastrati da Alya e Nino a interpretare Ladybug e Chat Noir, poiché in questo modo avrebbero passato insieme la serata. Il loro rifiuto però non era stato ascoltato e, per questo, Marinette aveva chiesto categoricamente all'amica di invertire i ruoli. Adrien aveva subito concordato e ciò l'aveva rincuorata all'inizio però adesso se ne stava pentendo e anche amaramente. Gli stivali erano molto scomodi e la coda, in pelle nera come il resto della tuta, si incastrava in ogni singola porta. Il costume le dava i nervi e per comodità aveva evitato le due solite code in cui legava i capelli perché non si addicevano preferendo una lunga treccia. E adesso ansiosa andava avanti e indietro roteando il bastone allungabile che aveva trovato un un negozio online per cosplayer. Era ansiosa ma soprattutto sperava di non ridere in faccia ad Adrien nel caso il costume non gli si potesse guardare addosso. Era nell'aula di chimica a cambiarsi in quanto suo padre non gli avrebbe nemmeno permesso di uscire di casa se avesse scoperto che cosa avesse dovuto fare quella sera. E Marinette, ignara di tutto, vi era entrata perché doveva sistemarsi un ferretto del reggiseno che si era staccato. Era arrossita alla vista di Adrien, che si era infilato la parte inferiore del costume e tentava di infilare la parte superiore.
« Marinette, scusami, potresti venire un'attimo?»
Gli chiese Adrien in tono supplichevole quasi mentre la donna colta alla sprovvista per poco non gli lanciò contro il bastone.
Adrien la fece entrare nell'aula chiedendole se cortesemente poteva sistemargli la tuta e agganciare la zip, che per facilitare i movimenti e per rendere più autentico il costume era non solo dietro le spalle del povero ma anche rossa.
Marinette con non poche difficoltà dettate non solo dal fatto di star toccando la nuda pelle di un modello ma anche perché se avesse tirato troppo la zip si sarebbe rotta.
Quando chiuse la cerniera notò il difetto che il costume provocava al biondo e fece una smorfia incollandolo alla parete.
« Aspetta qua! »
Il vestito era molto più ampio sul petto e gli faceva difetto a causa della mancanza di seno e Marinette sapeva esattamente come rimediare. Andò nell'aula del club di cucito, aperto su iniziativa di un'alunna di terza, e prese dell'ovatta chiedendo ad Alya di prendere tempo e di inviarle Rose.
Fece una specie di cuscinetti imbottiti mentre Rose aprì la porta confusa dal perché Mari fosse lì, mentre gli chiese se poteva dargli la parrucca del suo costume di raperonzolo che esibì l'anno scorso. La ragazza annuì e andò poi da Juleka interrogandosi sul perché di quell'assurda domanda.

Quando la notte scese Chat Noir, versione femminilez scese le scale a braccetto con Ladybug evidentemente a disagio. I suoi capelli erano più lunghi, merito della parrucca di Rose e il seno sconvolse molti che tentarono di trovare Zoe fra la folla.
« È ridicolo.»
Sussurrò Adrien mentre notò l'attenzione di tutti su di sé, era strano era così che si sentiva Ladybug? Tutti l'amavano invece lui era popolare fra le ragazze, come Adrien aveva più seguito però...
« Il gatto ti ha mangiato la lingua? »
Esclamò Marinette grossomodo imitando l'alter ego del ragazzo che gli stava difronte mentre gli indicava Alya e Nino che aspettavano risposta e sobbalzò visibilmente.
« Ci facciamo una foto Ladybug?»
Chiese Alya ghignando mentre lui lo guardo male e Marinette gli diede una gomito nel costato dicendole di essere più gentile.

« Marinette, mi spieghi come facevi a sapere che ti sarebbe servita? »
Chiese Rose avvicinandosi mentre lei la guardò sorridendo.
« È semplice Rose io ho sempre un piano A, un piano B e tutto l'alfabeto fino a Z.»
Quella frase fece sbarrare gli occhi di Adrien, l'aveva riconosciuta. Era da un po' di tempo che effettivamente l'immagine di Ladybug veniva sovrapposta a quella di Marinette, in lei rivedeva molte qualità della sua Lady ma onestamente dubitava che Marinette potesse rispondere con la stessa frase che Ladybug aveva detto al Gufo Oscuro. Quella frase aveva fatto scattare qualcosa dentro di lui ma non poteva certo chiarirsi il dubbio lì in mezzo a tutti.
« M'Lady che ne dici di un boccone?»
« Come vuoi, micetto.»
Esclamò divertito lui, quella situazione iniziava veramente a piacergli. Adrien portò Mari vicino al tavolo e le offrì da bere del thè poiché non credeva reggesse gli alcolici. Tuttavia Lila spinse Marinette sporcandole l'abito nero e facendola scappare in bagno. Adrien non esitò a rincorrere Marinette nel tentativo di consolarla, mentre gli adolescenti chiacchieravano e si divertivano assieme ai pochi insegnanti che erano presenti. Adrien la vide chiudersi dentro e rassegnato si sedette dinanzi alla porta.
« Marinette, esci.»
Le disse mentre lei in lacrime gli disse che non voleva, era imbarazzante farsi vedere in quelle condizioni ma il biondo glielo richiese nuovamente e al suo ennesimo rifiuto si arrese.
« Marinette, so che tu non volevi che ciò accadesse e non è colpa tua però è successa e devi fartene una ragione. No, non sto parlando di Lila. »
Ammise Adrien mentre Marinette anch'essa seduta dietro la porta con la testa fra le mani tirò su col naso tacendo. Adrien la prese come un'esortazione e continuò.
« Io non sono perfetto come sembra.. immagina che sia Halloween ogni giorno perché io di giorno recito la parte del modello perfetto. Ma tu, tu hai visto il mio vero lato e voglio dirtelo. Non posso andare avanti se non posso confessare i miei sentimenti alla donna che amo. Perché si Marinette io ti amo.»
Marinette strinse ancora di più la faccia nelle gambe, era sicuramente incubo mentre Tikki guarda dispiaciuta la sua padrona e Plagg ammirava il ragazzo per aver finalmente compreso.
« Il mio cuore è sempre stato diviso fra te e un'altra ragazza. Ero veramente idiota, non riuscivo a capire a chi delle due tenessi di più e ho capito di non poter scegliere. Perché le due ragazze che amo in realtà sono una, e sei tu, Insettina.»
Disse Adrien consapevole che forse avrebbe dovuto rinunciare a Plagg mentre Marinette guardò Tikki scioccata.
« Fin dall'inizio ho amato la tua goffaggine, il tuo altruismo e la determinazione. Tu Marinette metti tutta te stessa in ciò che fai, e no. Te l'ho già detto, non mi importa chi c'è sotto la tua maschera. Non è stata la maschera a farmi innamorare di te, ma i tuoi occhi quando ci siamo incontrati la prima volta a scuola e il tuo essere sbadata quando eravamo alle prime armi. Lo so, tu ami un
altro ragazzo, perdonami Marinette ma io non riuscivo a chiudere occhio. Non riuscivo a capire perché le vostre immagini si sovrapponessero ma adesso ho compreso quanto io sia stato stupido. Sono un'idiota totale e non ti merito, ma quell'altro è più idiota di me se non realizza che al posto di un sasso può avere un diamante. Tu sei la cosa più meravigliosa della mia vita fino ad ora, e ti prego qualsiasi cosa accada, anche se dovessi restituire il Miraculous promettimi che resteremo amici. »
Confessò Adrien mentre un misto di emozioni tra cui la sensazione di essersi liberato di un peso sullo stomaco. Cadde all'indietro trovandosi a guardare dall'alto in basso il viso piangente di Marinette.
« Idiota, l'altro ragazzo sei tu Adrien.»
Disse dandogli una mano mentre il ragazzo lo guardò felice alzandosi la baciò appassionatamente.

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