Il sacrificio dell'ultima musa

Capitolo1

Io 

Osservo il fumo frantumarsi nella pioggia e diluirsi nel cielo color inchiostro: cosa diavolo ci faccio in questo parcheggio sbriciolato dai passi di migliaia di umani e delle loro vetture infernali? Lascio cadere la sigaretta nell'enorme pozzanghera di fronte a me, dove un'Atene si specchia a testa in giù, tremante ed illuminata a festa ...Non so se sperare che tu sia soltanto polvere che bisbiglia alla mia memoria e si insinua negli ingranaggi della mente o se, invece, quanto ho sognato sia vero e tu sia ancora viva ... Osservo il mio piccolo servo divincolarsi in gesti affannati mentre con la sua voce stridula urla "Padrone, Il Collezionista dice di averlo trovato !", Mi avvicino a ciò che metterà a tacere i miei dubbi o che li farà urlare ancora di più.

Entro nella roulotte, calpestata dal passare degli anni e masticata dalla ruggine, e, passando attraverso lo stretto corridoio che serpeggia tra un numero di barattoli decisamente eccessivo per lo spazio ridotto a disposizione, raggiungo il vecchio Collezionista . Il Collezionista con voce acuta fischietta" Battaglia di Salamina 23 settembre 480 a.C., è un ricordo antico e piuttosto sbiadito...ma tutto è estremamente visibile". Con lentezza insopportabile schiude il barattolo che contiene i ricordi di un soldato ateniese in prima linea... Pochi ci credono ma i ricordi, se estratti dalle mani di un Collezionista, si cristallizzano e somigliano a frammenti di vetro colorati: perché una creatura che non sia un Collezionista, come me ad esempio, possa vederli, deve versarli in un particolare strumento simile ad un caleidoscopio e girarne la parte inferiore di 180 gradi "Dammi subito lo scrutatore vecchio "dico con tranquillità. Non appena giro la parte inferiore dello scrutatore mi ritrovo sull'arido campo di battaglia di Salamina, sento la paura del soldato, i graffi causati dalla sabbia ruvida sulle sue ginocchia e la nausea causata dall'orrore del sangue che impregna il metallo delle spade. Mi guardo intorno eppure non vedo ciò che avrei dovuto vedere: il tuo cuore trafitto dalla spada di Oleno. I miei occhi sono assetati della tua immagine...ma restano a bocca asciutta ...Non sei morta, da qualche parte in questo mondo tu ora respiri, sorridi, vivi.

"Lei è viva" bisbiglia il mio servo Rumor senza fiato ... capisco la sua sorpresa: come non essere senza parole di fronte alla rivelazione più grande degli ultimi millenni? "Ora aspetto il mio compenso Aedo" dice il Collezionista ... O Dei! Quanto odio coloro che rovinano il pathos di certi momenti !

" Avrai il ricordo che mi hai chiesto, vecchio: non farmi arrabbiare! " Il vecchietto, rimasticando le parole che aveva da dirmi, bisbiglia " Certo la prima volta che suonasti la lira, non è certo un ricordo di pari intensità a quello in cui perdesti Eurid-" Io lo fulmino con lo sguardo mentre il volto di lei mi squarcia il petto, lo devo interrompere prima che possa formulare quel nome " Ho detto di non farmi arrabbiare, hai forse dimenticato che sono uno dei DEMIURGOI?" Lo osservo mentre abbassa il capo " No , certo ...sono a conoscenza del tuo potere e sono onorato di estrarre una tua rimembranza " Mi sdraio sul tavolaccio di quell'uomo viscido e lascio che immerga le sue mani affilate nei miei capelli corvini: ormai so come funziona l'estrazione: è un processo molto doloroso quando il ricordo che si dona è antico, ma mi ha permesso di scovarti, Calliope, tanto basta. 

Cat

Trovo che ci sia qualcosa di mistico nell' osservare una città alle 4 del mattino di lunedì, è come sentire un cuore ricominciare a battere: calma piatta e poi il primo tonfo, il primo respiro.

A quest' ora tutto sembra essere coperto da una patina particolare: gli oggetti perdono ogni sorta di contorno e sprigionano il loro sbiadito colore, in questi momenti una semplice finestra si trasforma in un oblò da cui si può scorgere un paesaggio sommerso ... Solo quest'ora può suscitare pensieri tanto vuoti nella loro bellezza, il vapore sprigionato dal mio caffè decisamente annacquato mi appanna la vista, riportandomi alla realtà.