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La giovane ragazza si alzò verso le sei e mezza. Oggi era un grande giorno per lei,perché il suo amico Pietro Ricci gli aveva trovato lavoro nel suo bar,nel bar della sua famiglia.

Lei conosceva la famiglia Ricci già da piccola,poiché sua mamma aveva una storia con Don Salvatore.
O meglio,c'è l'ha ancora. Infatti Don Salvatore amava da morire ma madre e trattava come una figlia la ragazzina. La adorava e lei lui.
A lei i soldi non mancano,ma non volveva dipendere da sua madre, o dai Ricci. I Ricci comandano forcella,il suo rione. Il "futuro boss" così lo chiama la gente di zona, è Ciro Ricci. Bello e dannato.
La ragazza aveva un debole per lui,
ma era attrazione fisica,visto che non ci ha mai parlato.

La ragazzina già da piccola aveva legato con Pietro,lui la capiva,l' ascoltava,gli dava consigli e l'aiutava sempre. C'è da dire,che il maggiore dei Ricci l'amava,ma questo durò poco perché nella sua vita entrò Ginevra,e si fidanzarono ufficialmente. Stanno insieme da ormai cinque anni anche se la ragazza aveva solo diciannove anni e lui venticinque anni,ma si amavano era questo l'importante.
La ragazza diventò amica di Ginevra,la ragazza del suo migliore amico,e io maggiore dei Ricci era felice che legarono,anche se a delle volte Sara raccontava delle cazzate che faceva Pietro da piccolo.

Anche la giovane Sara era fidanzata con un ragazzo,Vittorio Russo. Alleato dei Ricci da anni ormai.
Però gli amici di lei,la madre e per fino Don Salvatore gli dicevano di lasciarlo perdere perché lui non era quello che voleva far credere,infatti abusava e picchiava,anzi picchia e abusa di Sara. Lei non lo ha mai detto a nessuno per paura che lui potesse ucciderla. Però tutti lo notarono,anche le vecchiette del rione che sentivano le litigate feroci tra i due e suppliche di lei di farlo smettere e gli insulti di lui verso di lei.
"io ti uccido con le mie stesse mai" le ripeteva sempre.
"amore ma se mi uccidi,dopo a chi picchi?" rispondeva lei.
Nonostante tutto lei lo amava,lo amava con tutta de stessa,ma lui no.

———
Si alzò dal letto e vide che il sui ragazzo dormiva accanto a lei.
Non ci fece tanto caso e andò a farsi una doccia,ma prima si guardò allo specchio. Era piena di lividi,che avrebbe coperto con il il suo solito correttore.
Sospirò e si spogliò. Io suo corpo le faceva schifo,era magro,esile è brutto.

Tanto tempo fa lei soffriva di depressione e di dca. Sta ritornando tutto e vorrebbe solo scappare.
Si mostrava forte e rispondeva al fidanzato a testa alta e anche agli altri,ma dentro di lei c'era la paura.
In sto periodo ha ricominciato a tremare. Si lei trama,sulle gambe,
mani ovunque. Piangeva moltissimo ed è dimagrita tanto.
Gli altri lo notarono,e quando glielo facevano notare lei cambiava discorso.

Sospiro e andò a farsi la solita doccia mattutina.
Uscì profumata e si andò a vestire. Con un jeans che strinse con la cintura e una camicetta a maniche lunghe. Lei aveva forme molto visibili e lei lo odiava.

Andò a truccarsi solo il giusto per coprire i lividi.I Ricci l'avevano invitata a far colazione e lei accettò perché era come la sua famiglia ormai. Invitarono anche Vittorio e lui accettò. Anche lui era un camorrista molto conosciuto.
"amore dai svegliati" dice lei al ragazzo mentre si metteva gli orecchini.

Lui si girò verso di lei e si mese dietro di lei.Mentre lei lo guardava dallo specchio. Lui gli prese i fianchi e la strinse a lei.
"amore mi dispiace,scusami" disse lui giocando con i suoi lunghi capelli castani. Lei sospiro e si girò verso di lui.
"tranquillo" disse e lui la baciò.

Poco dopo anche il ragazzo si vestì e andarono a villa Ricci.
"dai andiamo" disse il ragazzo e la ragazza annuí,sperando che non fecero domande. Non li vedeva da tre settimane perché il ragazzo non voleva,e ci ha messo tre giorni per convincerlo ad andare da loro oggi.
"non proferire parola,perché sai cosa ti succederà Sara"  la avvertì lui e lei annuisce velocemente.

Suonarono al campanello e ad aprire fu la donna delle pulizie, Agata,in signora di cinquant'anni.
"signori,vi stanno aspettando in sala per la colazione" gli informa gentilmente ma non era felice di vedere la ragazza in quello stato.
"grazie Agata" la ringrazia la ragazza ma il ragazzo non la notò nemmeno.

Prese la ragazza per mano e andarono il sala.
Appena entrarono videro un lungo tavolo pieno di cibo,e ci manco poco la la ragazza non vomito.
"Buongiorno"disse la ragazza mentre stringeva la mano del ragazzo.L'attenzione cadde su loro due,specialmente quella di Ciro.
Lui non c'era quasi mai a casa,e per questo la ragazza rimase un po' scioccata.

"tesoro" disse la madre andando dalla figlia. Era bellissima come donna. Indossava un vestiti che risaltava le sue forme e un tacco dieci. Aveva lunghi capelli ricci e mori con capelli marroni cioccolato.
L'abbracciò ma notò che era dimagrita.

Intanto le mani della ragazza ripresero a tremare e non poco ma cerco di nasconderlo.
"dai sedetevi" disse Don Salvatore.
Anche lui notò il cambiamento della ragazza,però non disse nulla.
Si sederono uno difronte all'altro.
Lui accanto al giovane Ricci e lei accanto a Pietro che le rivolse uno sguardo preoccupato.

"Tutto ok?" le sussurra all'orecchio.
Avrebbe voluto dire no non era ok ma stette zitta e sorride mostrando la dentatura perfetta.
"tutto apposto sta tranquillo" rispose lei,sempre in un sussurro.
Ovviamente il ragazzo non era convinto,ma non replicò.

"Come mai siete scomparsi?" Chiese Don Salvatore. L'attenzione della ragazza finisce sul fidanzato che la guardò.
"Noi-" la ragazza stava per rispondere ma il fidanzato la precedette. E lei non ribatte
"Sa com'è Don,affari e cose così" disse ovvio,anche se tutti sapevano la verità.
"Si ma io ho chiesto e stava per rispondere lei" disse poi il boss,intendendo la ragazzina.

Improvvisamente lo sguardo del fidanzato va a lei.
"S-si ha ragione Vittorio,abbiamo avuto da fare" dice senza guardarlo nei occhi.
"Allora perché non vi trasferite qua" per poco il ragazzo non si strozzò con il caffè.
La ragazza a quella proposta si sentì sollevata.
"Certo" disse il ragazzo e lei sorrise.
"Allora a te non servirà lavoro" disse la madre sorridendo. Lei annuì semplicemente.

"Ciro andiamo a fumare" disse Pietro al fratello. A quel punto lo sguardo di Sara finì sul minore.
Era veramente bello,bello e dannatamente dannato.
Sapeva quello che faceva ma nonostante tutto era affascinata da lui.
"Ok perfetto,le vostre cose le portano sto pomeriggio" disse Don Salvatore.
"Dai allora Vittorio vieni in ufficio" disse poi è il ragazzo annuì.

Nella sala rimase solo lei,da sola. Guardò il cibo nel piatto e si sentì in colpa,senza un vero motivo.
L'attenzione della ragazza finisce su un rumore dietro di lei.
"Zoccola,allora cosa ti avevo detto?" Il ragazzo la prese per i capelli e lei sobbalzò.
"Non ho detto nulla" dice semplicemente. Lei gli ha sempre risposto e non ne era felice.
"Io ti uccido con le mie mani,e sai cosa succede se parli" dice stringendo ancora di più la presa dei capelli.

Lei lo guarda con le lacrime ai occhi e lui alzò la mano.
La colpisce così forte da farla cadere a terra.
"Tutto apposto?" Sentirono una voce ed era quella di Ciro. Il ragazzo guardò Sara e solo la notò la sua bellezza. Anche la ragazza ricambia.
"Si tranquillo Ciro,e tu muoviti portami i fogli dalla macchina" disse Vittorio appoggiando le chiami sul tavolo per poi uscire dalla stanza.

"Vuoi una mano" disse avvicinandosi alla ragazza.
La guardò con quei occhi neri carbone e si perse.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 11, 2022 ⏰

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