Passarono mesi dopo la mostra, dopo la mia breve conversazione con V me ne andai finalmente dalla mostra, rimanendo fuori la struttura fino a che non vidi ogni singola luce spegnersi e tutto il personale andare a casa. Non vidi più V, o almeno non lo vidi di persona, aveva lasciato da un po' la corea ormai, stava facendo il giro del mondo con la sua arte e Seoul era solo una di tutte le grandi città in cui riuscì a portare il suo sogno. Nonostante questo non ci fu un solo giorno in cui non sognai il nostro incontro, le sue labbra sottili, muovendosi formando parole con il solo scopo di beffeggiarmi leggermente, non con cattiveria, più con leggerezza, come fece quella volta.
