Obbligo o Verità (season 2) //coming soon\\

LA POLIZIA

Allora Sasha dopo averci detto tutto quello se ne andò e chiuse la porta dietro di sé, senza neanche dire "arrivederci".
Vabbè, alla fine l'avrebbe uccisa. Ci ho pensato un po', forse ucciderla era un po' troppo... Ma alla fine se Sasha lo voleva fare poteva. Non mi creava problemi.
Pensando a Nello ed Antonio, quei due non hanno avuto nessuna possibile interazione romantica, ciò significa che c'è bisogno di un appuntamento tra i loro.

Una cosa che posso dire è che hanno una stanza insieme, ceh stanno nella stessa stanza.

Allora mi avvicino dove si trova la porta della loro stanza e avvicino l'orecchio.

Muti.

Allora apro la porta con tutti il rumore possibile che si può fare, e urlo.

" VOI AVETE UN APPUNTAMENTO "

Nello e Antonio si guardarono, poi si girarono verso di me.

"Ma che stai dicendo?"

"Voi andrete ad un appuntamento, siamo d'accordo?"

"Si.. Certo. Ma quando?"

Si alza Nello.

"Direi verso le 7 di sera"

E mentre loro si organizzavano io sgattaiolavo.

Dovevo solo prendere l'iniziativa, poi se la sono vista loro.

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Erano le 5 del pomeriggio, stavo sul divano.
Ero stanchissima, stavo per sbattere le palpebre quando mi arriva una chiamata.
Non c'era scritto di chi era, numero sconosciuto, quindi stacco.
Poi mi richiama lo stelle numero, era quindi una cosa importante... Immagino.

"Pronto?"

"Oi, sono Sasha. Tu sei Mary?"

"Si"

"Bene, ho appena preparato l'insalata a Keila. Prima che tu dica qualcosa, grazie per il veleno. Ma comunque sia perché avevi veleno appresso?"

"Segreti del mestiere, ora ciao"

"Ciao"

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Durante il pomeriggio ci arriva una chiamata dalla polizia.

"Pronto. Lei è o Antonio **********, o Nello *****, o Mariagrazia ****?"

"Si, sono Mariagrazia."

"Bene. Abbiamo ritrovato il corpo morto della signorina Keila, di cui non si sa il cognome. La conosce no?"

"Si"

"Bene, perché una ragazza ha annunciato che ha visto lei e i suoi amici mentre la stavate accoltellando."

"MA! NOI NO ABBIAMO MAI FATTO NIENTE!"

"Per favore, lunedì mattina venite."

"Lunedì lavoro"

"Non mi interessa che venga comunque."

E poi staccò.

Se trovo quella che è andata a dire ste stronzate, la uccide.

Mi chiamò poi Sasha.

"Credevi che ti avrei aiutata? Odio Keila ma non ti conosco."

"Sasha, io mi fidavo di te."

"Ed io no, addio."

Questo capitolo lo finisco qui. Addio