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Keiji ha... Gli occhi azzurri.

Di un azzurro talmente intenso ma perdersi al suo interno.

Non mi è piaciuto subito, Keiji.

Mi stava simpatico.

Era un bravo alzatore.

Parlava poco.

Mi chiamava "Bokuto-san" e mi faceva sentire  forte.

Mi seguiva ovunque andassi.

Non che le cose adesso siano cambiate molto a dirla tutta.

Akaashi è sempre lo stesso.
Io sono sempre lo stesso.
La squadra è sempre la stessa.

Ma ho una certezza, una consapevolezza.
Keiji non è solo il ragazzino del secondo anno che mi ammira e mi fa sentire invincibile.

Keiji è intelligente.
Ha sempre il naso immerso nei libri.
Porta gli occhiali.

Ha l'acne sulle guance.

E le occhiaie, perché dorme poco.

Ha le smagliature sui fianchi.
Le ho notate nello spogliatoio dopo un allenamento.
Lunghe linee bianche su una pelle chiara.
Belle però.

Di Akaashi non c'è una singola cosa che non mi piaccia.

L'amore è arrivato dopo.

È arrivato quando ho capito che solo e soltanto Akaashi non si sentisse forzato ad essere in compagnia di una persona come me.

E come sono io?
Sono rumoroso, sono infantile e anche piuttosto stupido.

Ma gioco bene, soprattutto quando Keiji è con me in campo.
Cioè praticamente sempre.
Quindi, tecnicamente, gioco sempre bene.

A questo punto Akaashi direbbe che ho "un ego smisurato".
Parole sue, non mie.

In ogni caso.

Non stiamo insieme.

Ah, magari fossimo una coppia.

Sarei un ragazzo fantastico.

Sono divertente!

A volte faccio cose stupide che lo fanno ridere.
Come quella volta che sono inciampato accanto a lui.

Mi ha aiutato a rialzarmi e per liberarmi dall'imbarazzo ho detto la cosa più idiota che mi è passata per la testa.

"Oh Akaashi, sono proprio caduto ai tuoi piedi".

Era un po' perplesso, ma un secondo dopo rideva coprendosi la bocca con una mano.

Che bello che era, mentre rideva.

È bello sempre.

Davvero, davvero sempre.

E io sono così tanto, tanto, tanto innamorato.

What's this feeling? ~ BokuakaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora