SIERRA

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Mezz'ora dopo ero davanti alla scuola con Mails, mi guardavano tutti, mi sentivo molto a disagio.

Sentii le mani di lui sulle mie spalle "rilassati piccola sei bellissima, è per questo che ti guardano tutti" mi girai "vorrei che tu potessi venire dentro con me, non ho molta voglia di affrontare Trent" mi abbracciò "tranquilla, ora hai dei poteri, se cercherà di darti fastidio saprai come difenderti e lo stesso vale per tutti gli altri che ti hanno sempre infastidito" gli sorrisi riconoscente "solo grazie a te, sei davvero il migliore" mi alzai in punta di piedi e lo baciai appassionatamente, ignorando l'assenza di elettricità tra di noi "ora devo entrare" "va bene, ci vediamo all'uscita tesoro" sorrisi ed entrai. 

Mi misi le cuffie e feci del mio meglio per ignorare gli sguardi delle persone, ero consapevole che diventare un vampiro mi avrebbe donato un fascino particolare e che anche i nuovi vestiti facevano la loro parte, per la prima volta mi sentivo carina e desiderabile e non mi interessava, l'unico a cui volevo piacere era Mails. 

Mentre cambiavo i libri all'armadietto sentii una presenza familiare dietro di me "cosa vuoi Trent?" "quindi l'hai fatto?" "cosa?" chiesi voltandomi "ti sei fatta trasformare da Mails?" "anche se fosse non sono affari tuoi, hai messo bene in chiaro che non vuoi avere a che fare con me" ero arrabbiata con lui. 

Probabilmente tutto quello che voleva era il mio corpo e ora era arrabbiato perché non poteva più averlo "devo saperlo, altrimenti come faccio a sapere se devo mantenere un segreto o no?" il suo tono era serio "be' ripeto che non sono affari tuoi, se dirai qualcosa a qualcuno vuol dire che sei davvero uno stronzo" "sei mia sorella, devo assicurarmi che tu stia bene" mi accigliai "non sei più mio fratello, Mails è riuscito a liberarmi da Greg e ad adottarmi, ora sono libera sia da tuo padre che da te e inoltre mi ha dato gli strumenti per difendermi da tutti gli stronzi che mi hanno picchiata per anni, se avessi voluto difendermi non avresti permesso che accadesse, ora vedi di starmi lontano" lo allontanai.

Cercai di andare in classe ma Trent mi fermò con la sua frase successiva "mi dispiace per quello che ho detto, non lo pensavo davvero, non mi piaceva che tu fossi legata ad un altro neanche come padre e figlia, puoi darmi un'altra opportunità?" mi girai e lo guardai con un sorrisetto "no, ormai sto con Mails, lui non mi ha lasciata sola, mi ha dato tutto quello che mi mancava" "cosa ti ha dato degli strani poteri?" ribatté lui spazientito "no, una famiglia, mi vuole bene anche se sono diventata un vampiro e anche se non gli obbedisco come una schiava, mi lascia libera di scegliere" spiegai.

Mi afferrò per un braccio "non può essere tuo padre e il tuo ragazzo contemporaneamente, io posso essere il tuo ragazzo" me lo scrollai di dosso "lasciami stare, voglio Mails non te, non cercarmi più, per te sono morta" e mi sono allontanata verso la mia classe ma prima sono passata in bagno per sciacquarmi il viso arrossato dalla rabbia. 

In bagno purtroppo c'erano Karen ed il suo gruppo "ma guarda chi è tornato a scuola, non ti eri ritirata?" ghignò malevola "e a te cosa importa?" "speravo davvero di non rivederti più, ho visto che ancora non hai capito di dover stare alla larga da Trent" non abbassai lo sguardo e parlai sicura e decisa "puoi tenerti quell'idiota di Trent, ora ho la mia famiglia e non ho intenzione di continuare a permetterti di trattarmi come una nullità" le ragazze mi circondarono malvagie.

Karen mi spinse a terra "avere una famiglia e vestirti con abiti non rattoppati non cambia il fatto che vieni dal nulla e che sarai nulla per tutta la vita!" mi alzai, avevo una gran voglia di spaccarle la faccia ma le sorrisi dolcemente "capisco che tu ti senta minacciata da me Karen, sono più bella di te, ho voti molto migliori e non ho bisogno di una schiera di oche per farmi valere su qualcuno, inoltre Trent mi viene dietro nonostante io lo ignori e stia con un altro, forse se ti sforzassi un pochino di più a migliorarti invece che passare le tue giornate a metterti in mostra come un pavone potresti essere più felice, ora scusa ma sto facendo tardi in classe, se dovessi avere bisogno di me devi solo chiamarmi" a testa alta sono uscita e sono andata in classe. 

Per tutta l'ora non feci altro che pensare a Mails e a Trent, Mails era un caro ragazzo e mi aveva dato molto ma Trent era speciale e non potevo fare a meno di stare male per quello che mi aveva detto, non mi aveva sostenuta e non mi amava così come ero, avevo letto molto sempre, romanzi e favole li avevo adorati sebbene avessi capito presto che la vita non è una favola, li avevo messi da parte per concentrarmi sullo studio e sul mio futuro. 

In fondo avevo lottato tutta la mia vita per dimostrare la mia indipendenza e tutto ciò che avevo sempre sognato era qualcuno che mi amasse e si prendesse cura di me, Mails era fantastico ma avrei parlato con lui appena fossimo tornati a casa, non ce la facevo proprio a fingere di amarlo, il mio cuore apparteneva solo ad un bastardo che lo aveva preso, illuso e poi calpestato.

SCHIAVA PERPETUADove le storie prendono vita. Scoprilo ora