Una giovane coppietta era alla prima vacanza insieme. Visto che avevano pochi soldi, i due avevano deciso di risparmiare, andando in qualche campeggio. Ma non avevano prenotato, e giunti nella zona in cui avevano pensato di dormire avevano trovato i campeggi tutti pieni.
L’alternativa era andare in albergo spendendo qualcosa in più, ma i ragazzi erano giovani e fiduciosi: decisero quindi di accamparsi con la tenda in un bosco lì vicino. Erano troppo eccitati per pensare ai rischi di una cosa del genere. Lasciarono la macchina e si addentrarono tra gli alberi, camminando a lungo.
Trovarono quindi un posto adatto. Misero giù gli zaini, tirarono fuori la tenda e iniziarono a montarla. La ragazza scattò qualche foto col cellulare e, così facendo, si accorse che nella zona non c’era segnale. Erano davvero isolati.
Poco dopo, però, si accorse anche di una cosa strana. Lo smartphone captava un segnale wifi. Erano abbastanza distanti da qualsiasi casa o centro abitato, eppure la connessione era lì, chiamata semplicemente “Libero”. Provarono entrambi a connettersi e scoprirono che internet funzionava bene: poterono postare un selfie su Instagram e scrivere un post su Facebook.Un hotspot?
Dopo aver montato la tenda, però, al ragazzo sorse una curiosità. Se c’era una rete wifi, voleva dire che da qualche parte lì nel bosco c’era qualche altro campeggiatore, magari con un piccolo hotspot.
Loro non vedevano nessuna rete 3G, ma magari quest’altro amante dei boschi aveva un abbonamento con un operatore migliore. Sarebbe stato simpatico trovarlo e fare conoscenza. Ma come fare?
Al ragazzo venne in mente un’idea. Bastava muoversi in una direzione contando i passi fino a quando la rete non fosse diventata irraggiungibile. Poi, una volta tornati alla tenda, muoversi in altre due direzioni diverse e ripetere l’operazione.
Così, contando i passi, si poteva fare una triangolazione e trovare una zona indicativa. Ci misero mezz’ora a fare il tutto ma, una volta giunti sul posto individuato dai loro calcoli, non trovarono nulla. Il ragazzo esaminò bene il terreno, pensando che magari un precedente campeggiatore avesse perso il suo router. Nulla.Senza WiFi
Poi, all’improvviso, la rete wifi si spense. Il ragazzo e la ragazza si guardarono stupiti e non riuscirono a darsi una spiegazione. Decisero comunque di tornare alla tenda, visto che ormai stava facendo buio. Quando arrivarono sul posto, però, trovarono qualcosa di inaspettato. I loro zaini erano stati aperti e svuotati e la tenda distrutta.
Non c’erano più coperte, né viveri. Iniziarono a guardarsi attorno, preoccupati. Cos’era successo? Non poteva essere stato un animale, perché le cose rimaste erano disposte in modo molto ordinato.
Impauriti, decisero di correre alla macchina e andare in un albergo. Rifecero al contrario la strada percorsa poche ore prima, ma con un’ansia crescente. Arrivarono al luogo in cui avevano lasciato la macchina e si accorsero che non c’era più. Qualcuno aveva rubato anche l’auto.
D’altronde, le chiavi erano nello zaino. Oppure si erano semplicemente persi? La ragazza si impose di star calma e di chiamare qualcuno, visto che ora probabilmente il segnale era tornato. Ma appena accese il telefono si accorse che c’era un’altra rete wifi, lì. Il nome, però, non era più “Libero”. Era “Correte”.
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Storie Horror
HorrorSe non volete dormire la notte aprite questo libro. È un insieme di varie storie horror!