If I was a bluebird...

3.1K 121 252
                                    

Dopo essersi guardato frettolosamente intorno con gli occhi bene aperti, Harry fece un cenno ai suoi amici e indicò loro quattro posti liberi che si fronteggiavano. Insieme il gruppetto si diresse lì e, stringendosi al petto borse e zaini, finalmente si sedette, tirando un sospiro di sollievo. 

"Cazzo, ma non possono fare i treni un po' più grandi? Non ci sta mai nessuno" sbuffò Kayla, legandosi in una coda bassa i capelli color magenta e sventolandosi una mano davanti al viso arrossato.

"Dai, almeno abbiamo trovato posto. Sarà anche che oggi vanno tutti al Pride, non hai notato che ci sono praticamente solo ragazzini sul treno?" rispose Harry, arrotolandosi le maniche corte della camicia fino a farla sembrare una canottiera. 

"A me non interessa dell'affollamento, ma cazzo, non trovate omofobico che il Pride si faccia a giugno? Fa un fottuto caldo che non si respira" piagnucolò Jacob, "e mi si sta sciogliendo anche tutto il trucco!" esclamò dopo aver tirato fuori un piccolo specchio dalla sua borsa di tela. Rovistando ancora un po' all'interno di essa, afferrò una manciata di matite colorate e iniziò a ritoccarsi la bandiera arcobaleno che si era disegnato sulle palpebre. 

"Siete troppo drammatici" sospirò Andrea, passandosi una mano tra i corti capelli castani e sistemandosi il reggiseno sotto il top marrone, "che dici, tesoro, dovrei farmi un taglio più corto?" chiese poi, rivolgendosi a Kayla. 

"Più corti di così diventi pelata, Rea" sorrise lei, poggiandole le mani sulle cosce e accarezzandogliele.

"Cazzo, bella idea" sorrise Andrea, schioccandole un bacio sulle labbra per poi rubare lo specchio a Jacob.
"Tu che ne pensi, Harry, starei bene pelata?" gli domandò, osservandosi nel riflesso.

"Uh, certo, perché no?" sorrise Harry, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, poi aggiungendo: "voi, per caso, credete che dovrei tagliarmi i capelli? Me lo dicono molte persone che farei meglio, ma-"

"H, tu vuoi tagliarti i capelli?" lo interruppe Kayla, alzando un sopracciglio.

"A me piacciono così" alzò le spalle il ragazzo.

"Allora lasciateli crescere. Hai quasi ventuno anni, penso che tu possa decidere se tenere o no un paio di peli in testa in più" sbuffò lei. Andrea le tirò uno schiaffetto sul ginocchio, lanciandole un'occhiata ammonitrice.

"Quello che Kay intendeva è che devi ascoltare cosa ti dice il tuo istinto, e non le opinioni degli altri" disse con voce più dolce quest'ultima, accarezzando Harry sulla spalla.

"Okay, grazie ragazze" sorrise timidamente lui, appoggiando il gomito sul bracciolo del sedile solo per pentirsene subito dopo, quando qualcosa lo colpì proprio lì. Voltò di scatto la testa e arrossì quando vide un ragazzo con gli occhi spalancati che lo guardava mortificato.

"Scusa, non volevo!" disse freneticamente, "ti ho fatto male?"

"No, non preoccuparti" Harry sorrise forzatamente, sentendo le mani iniziare a sudare e a tremare leggermente. Andrea, notandolo, gli posò una mano sul braccio, accarezzandoglielo col pollice e lanciandogli uno sguardo rassicurante.

Il ragazzo che aveva colpito Harry tirò un sospiro di sollievo e andò a sedersi in uno dei quattro posti di fianco ai loro, vicino ad un signore in giacca e cravatta che, appena fu annunciata la fermata successiva, si alzò. Alla suddetta fermata salì un'altra orda di gente, ma il tizio stava tenendo due posti occupati con uno zaino e un pezzo di cartone.

"Liam, se non ti strozzo ora non lo faccio più! Ci abbiamo messo due ore a trovarti su questo treno del cazzo!" strillò dalla fine del vagone una voce maschile vagamente acuta.

"Scusami tanto, come avrei dovuto fare a dirvi la mia posizione? Non ci sono i cartelli, qui sopra!" sbuffò il ragazzo seduto, Liam. Harry e il suo gruppo si erano zittiti per ascoltare la discussione.

If I was a bluebird - L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora