ANYA/PRESENTE
Un silenzio imbarazzante colmava l'enorme auto di Twilight, che velocemente si dirigeva verso la casa di Desmond, a lui non serviva neanche il navigatore, conosceva la strada a memoria.
Questo mi faceva sentire sempre più in colpa, avrei voluto aprire lo sportello e buttarmi giù.
Invece ero pietrificata, guardavo un punto fisso in avanti, avevo i fogli ben sigillati, non ci doveva essere neanche una piccola piega.
La cosa che mi spaventava di più, era parlare con lui, guardarlo in faccia e mentirgli.
Una lacrima cercava di uscire, vedevo tutto sfuocato, probabilmente un altro attacco di panico.
Pensare troppo mi causa questo, continui attacchi, spinsi le mie lunghe unghie nel palmo della mano, stringendo sempre più forte.
infilzandole nella mia pelle, facendo sbiancare il palmo della forza.
sfogando così un po' della mia rabbia, ma quella fastidiosa presenza non aiutava, avevo bisogno di stare sola con me stessa.
-Quanto manca?- chiesi mordendomi il labbro inferiore.
Lui si girò e mi squadrò per poi tornare a guardare la strada.
-Manca poco, giriamo l'angolo e siamo arrivati- disse lui con voce calma.
La sua voce..
-No, fammi scendere qui.- ordinai con voce seria.
Lui con la coda dell'occhio tornò a guardarmi con un punto di domanda piazzato sul volto.
Dai miei occhi usciva tristezza e rabbia, e lui lo notò.
Accostò la macchina facendomi lasciare un profondo sospiro di sollievo.
Scesi frettolosa non degnandolo neanche di uno sguardo, ero troppo nervosa, dovevo calmarmi in qualche modo.
Lui rimase fermo ad osservarmi nello stesso punto di prima.
Ma sapevo benissimo che non lo faceva per me, ma per la fantastica visuale della enorme casa di Desmond.
Mi morsi ancora di più il labbro cercando di non piangere.
Mi faceva così male tutto questo, possibile che a lui non interessasse? volevo sotterrarmi e scomparire per sempre.
Volevo urlare a squarciagola tutto quello che tenevo dentro, volevo bucarmi il palmo della mano dalla tanta forza che fuoriusciva dalle lunghe dita.
Volevo scappare.
e senza accorgermene ero arrivata davanti alla porta di casa di Damian Desmond.
***
Un uomo alto e composto, con un classico fazzoletto appeso al braccio destro e un completo tutto nero con tanto di cravatta, mi aprì la porta.
Aveva uno sguardo spento.
-Come posso aiutarla signorina?- mi chiese con gentilezza ed eleganza.
Per poi sorridermi.
in qualche modo quest'uomo mi aveva migliorato il morale, con una semplice e innocua frase.
-Salve stavo cercando Damian Desmond, il prof di matematica mi ha mandata per farli recuperare matematica, siccome purtroppo questa settimana non si è presentato a scuola.-
ricambiai anch'io l'eleganza e la gentilezza con cui mi aveva parlato, e sembrava apprezzare il mio gesto.
poi tornò a sorridermi e mi fece cenno di entrare, mi accompagnò fino alla stanza del signor Desmond, e poi li mi lasciò con un dolce saluto.
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Mission🕵️♀️ {Change Of Plans} ☆spyxfamily☆
Fantasía|NON COMPLETA| ☆Damian è sempre stato un ragazzo cupo e misterioso agli occhi della fragile sedicenne Anya, lei fin da piccola provava qualcosa per il più grande, che però, con dispiacere le spezzò il cuore. Così la più giovane scelse di ignorare i...