𝑱𝒂𝒚

125 2 0
                                    

50 𝕤𝕗𝕦𝕞𝕒𝕥𝕦𝕣𝕖 𝕕𝕚 𝕠𝕕𝕚𝕠 (o forse no)
 

  𝐏𝐚𝐫𝐤 𝐉𝐚𝐲

"E se ti dicessi che voglio scoparti come potresti prenderla?"

"Male, secondo te?"
Rispose alla domanda che fece il protagonista del film.
"Che cazzo dovrebbe significare?"
Esclamò tirandosi in bocca un pop corn.
"Significa esattamente quello che ha detto"
"Nel senso, scopiamo e basta, solo sesso niente di più e direi che è un ragionamento più che corretto, non credi anche tu?"
Quella voce profonda lei la conosceva, forse anche troppo.
Jay.
"Che è esattamente quello che hai fatto con tutte le ragazze che hai avuto, Jay"
Disse lei non guardandolo.
"Cosa potrei risponderti?"
Chiese. Poteva sentirlo ghignare.
"Vattene, mi fai un favore"
Lo liquidò.
"Posso sapere perché mi odi così tanto?"
Chiese sedendosi accanto a lei.
"Fai il finto tonto? Prima ti scopi mia sorella, poi la scarichi davanti a mezzo mondo e adesso mi chiedi perché ti odio? Vai a fanculo."
Disse rigida.
"È vero, hai ragione, non posso ribattere. Ma che cosa vuoi che faccia?"
"Vuoi che chieda scusa a tua sorella in ginocchio?"
Disse sogghignando.
"Non hai un briciolo di rimorso?"
Disse.
"Nemmeno uno, tesoro"
Lurido stronzo spietato.
Sapeva quanto aveva ferito sua sorella, quante lacrime aveva versato e gli avrebbe voluto far provare lo stesso identico dolore.
"Quindi se ti dicessi che è stata male come non mai non te ne fotterebbe un cazzo no?"
Chiese alzandosi dal divano.
"Bhè, no"
Le faceva schifo. Lo ha sempre visto come qualcuno da evitare, ha sempre provato a tenerlo lontano da lei, ogni volta che lo vedeva non aveva mai dei buoni presentimenti.
"Ti dico che mi fai schifo, tanto non ti fotte niente"
Disse acida.
"Di te forse qualcosa mi importa"
Disse con tono comprensivo.
"Di me? E chi sono io?"
Chiese voltandosi.
"La persona che ha passato più tempo con me, anche se non se ne è mai resa conto"
"Me ne sono resa conto perfettamente che siamo insieme dalle elementari, sta' tranquillo, Park"
Sputò acida.
"Mi tratti così solo per ciò che ho fatto alla tua sorellina?"
Jay provò a prenderle le mani ma lei lo respinse bruscamente con uno strattone.
"E non toccarmi!"
Disse stizzita.
"Perchè mi respingi?"
Chiese
"Che cosa vuoi da me?"
Sbottò fredda.
"Farti capire che sono cambiato, y/n"
Disse con calma.
"Mi hai appena detto che vuoi solo sesso, che significa questo? che non provi amore per nessuna, ma solo attrazione fisica. Come saresti cambiato?"
Y/n era decisamente scocciata dalla sua presenza, dalle sue parole e dal suo modo di fare.
Ma se Jay fosse cambiato seriamente come sarebbe diventato?
"Tu hai risposto a quella frase del film, io ti ho risposto in base ai pensieri del protagonista, ho visto anch'io quel film"
Si sedette di nuovo.
"Sai, y/n. Tu mi hai sempre fatto un effetto strano: ogni volta che ti vedo trovi sempre il modo di farti guardare; non lo fai volontariamente ma fai venire voglia di starti vicino. Mi ispiri fiducia, mi strappi un sorriso, è come se tu fossi un raggio di sole, mi costringi a strizzare gli occhi per quanto sei brillante".
La guardò.
"Jay, sei strano"
Esordì.
"Ti conosco da tutta la vita e per la prima volta, parli più di me, stai calmo e mi dici che sono un raggio di sole"
Continuò lei, stranita.
"Bene, ora quindi posso dimostrarti che sono cambiato, come si deve?"
Chiese Jay, accennando un sorriso.
"Beh, se ti dico di no lo fai lo stesso...quindi"
Alle sue parole, il ragazzo tirò fuori dal suo zaino un girasole e lo porse alla ragazza.
Y/n rimase sbalordita, sbarrò gli occhi e disse: "Come fai a sapere che i girasoli sono i miei fiori preferiti?"
Le venne da sorridere d'un tratto.
"Io non lo sapevo, so solo che i girasoli mi ricordano te, che come ho detto, sei un raggio di sole"

"il mio".

𝕊𝕥𝕣𝕒𝕪 𝕂𝕚𝕕𝕤 𝕒𝕟𝕕 𝔼𝕟𝕙𝕪𝕡𝕖𝕟//ꪮꪀꫀ 𝘴ꫝꪮ𝓽𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora