𝑱𝒂𝒌𝒆

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𝔹𝕠𝕣𝕚𝕟𝕘 𝕟𝕚𝕘𝕙𝕥...𝕞𝕒𝕪𝕓𝕖
𝑺𝒊𝒎 𝑱𝒂𝒌𝒆
Genere: 𝑺𝒂𝒅/𝑺𝒐𝒇𝒕🌧️💗

"

Sei abituata a sentire freddo se senza di lui, il tuo cuore è congelato.
                                       ...

La pioggia scendeva lentamente, spegnendo la luce dei suoi occhi.
Faceva freddo, ed era piena di brividi, ma sua madre non si sbrigava ad arrivare.
Era seduta su una panchina, ad una semplice fermata del bus, anche se raramente lì se ne fermava qualcuno.
Si rifugiava nella sua felpa grigia, mentre il freddo pungente le penetrava nelle ossa.
Alzò gli occhi verso il cielo, vedendo le gocce scendere piano piano, e fu una semplice gocciolina sulla guancia sinistra che, grazie al riflesso della sua limpida acqua pareva riaccenderle gli occhi
Era stanca, molto. Le facevano male le gambe ed aveva un gran sonno...
"Mamma...sbrigati"
Mormorava tra sé e sé.
Ma sua madre non arrivava. Era a lavoro e lei lo sapeva, ma non le piaceva affatto stare lì.
Era un pò che aspettava, stava per perdere la pazienza. Ma una chiamata le fece cambiare idea.
"Non mi uccidi se vengo a prenderti, no?"
Chiese una voce.
"E va bene, sai già dove sono"
Cedette rimettendosi il telefono in tasca.
Sim Jake. Che effetto le faceva quel dannato ragazzo.
Nonostante avessero rotto da mesi e non si parlassero da un pezzo, lui continuava a volerla aiutare; e lei, da ragazza ancora innamorata qual era, non poteva far altro che lasciargli fare. Non riusciva a resistergli.
Avrebbe imparato un giorno?
Una macchina nera si fermò difronte a lei e potè intravedere il suo volto dal finestrino.
Salì in macchina togliendosi il capuccio.
"Grazie Jake"
Ad un tratto starnutì.
"Ops, abbiamo un problema mi sa"
Ridacchiò lui.
La ragazza starnutì di nuovo e sorrise divertita.
I ricordi dei loro momenti insieme raffiorarono, e potè sentire la sua risata rimbombare nelle sue orecchie ed il suo calore avvolgerla completamente. Tutti gli inverni passati accoccolati sul divano, tutte le estati a fare cazzate in giro dov'è erano finite?
Quei due si amavano ancora ed entrambi lo sapevano, ma dopo un litigio focoso decisero di mettere fine a tutto e prendere quella decisione dannatamente affrettata.
"Quando stavamo insieme ti prendevi sempre la camomilla? Che fine ha fatto?"
Il sorriso che aveva sul volto si spense per le parole appena dette da lui stesso.
Non avrebbe dovuto ricordare anche lui...
"Scusami, sto divagando"
Disse Jake scuotendo la testa.
"Non scusarti, Jake. In un modo o nell'altro prenderemo questa conversazione e la finiremo una volta per tutte"
Disse prendendogli la mano che in quel momento era sulle marce.
"Ti porto a casa mia"
Disse cambiando strada.
Lei non oppose resistenza, e si fece guidare.
Erano giunti a destinazione, ed entrambi scesero dall'auto nera entrando.
"Vuoi qualcosa? Tè, acqua?"
Le chiese appendendo il giubbotto all'appendiabiti.
"Voglio solo parlare, dopodiché me ne vado ok?"
"Per me puoi restare tutto il tempo che vuoi, basta che chiariamo le cose".
Le disse tirando un sorriso rassicurante.
Dovevano parlare, ne avevano bisogno entrambi.
Lei si sedette sul divano, lui accanto a lei.
Fu lei che iniziò a parlare.
"Cosa cazzo ci è saltato in mente?"
Disse accavallando le gambe.
Dritta al punto, senza divagare. Faceva sempre così.
"Cosa ti è saltato in mente, Y/n"
"Tu mi hai lasciato"
Disse lui con tono dispiaciuto.
"Dovevo continuare a stare con qualcuno che aveva baciato un'altra?"
Rispose bruscamente incrociando le braccia al petto.
"Dobbiamo riprendere quel fottuto discorso? Bene allora parliamone. Non lo volevo quel bacio, ok? Ero completamente ubriaco, quante volte ancora te devo ripeterlo?"
Alzò la voce.
Il silenzio di lei non è mai stato una buona cosa.
"Jake, mi fai solo male così, dimmi in faccia la verità, guardami negli occhi"
Il nodo alla gola rendeva la sua voce spezzata, lo stomaco sembrava attorcigliarsi.
Una lacrima sfuggì dall'occhio sinistro, e gli rigò il viso fino a caderle sul petto.
I suoi occhi si illuminarono quando lui si avvicinò e si mise in ginocchio per arrivare alla sua altezza, le prese il viso, costringendola a guardarlo.
Con il pollice asciugò quella lacrima e poi tutte quelle a seguire.
"Quel bacio non lo volevo, non era previsto, ero ubriaco e mi è saltata addosso"
"È questa la verità, solo questa"
Avrebbe dovuto credere alle sue parole? Avrebbe dovuto stare con lui?
Il suo cuore continuava ad urlare si e lei sentiva di potersi fidare.
Doveva fidarsi del suo cuore.
Ma le sue esistazioni continuavano a buttarla giù, se lui non mi amasse davvero?
Se l'avesse baciata per la sua bellezza?
Era bella quella ragazza, possibile che la preferisca a me?
"Jake"
Lo chiamò.
"Se l'hai baciata perché era più bella di me ti prego dimmelo adesso o mai più"
Disse allora ricominciando a piangere.
"Cosa?"
Chiese il ragazzo incredulo.
"L'ho baciata perché era-"
Ripetè la sua frase senza neanche più finirla, quelle parole l'avevano sconvolto.
"Y/n non dire mai più una cosa del genere, ti prego"
Disse.
"Non so cosa pensare Jake"
Singhiozzò mettendosi le mani sul viso.
Le si avvicinò togliendo le sue mani dal volto.
"Cosa vuoi veramente tu?"
Chiese lui.
"Io voglio te e basta, solo te"
Continuò accarezzandole il viso.
Chiuse gli occhi al suo tocco.
Lei lo voleva più di chiunque altro ma le ansie le riempivano il cuore.
"Io ho paura"
Confessò.
"Ho paura di fare la scelta sbagliata. Il problema è che ti amo e non riesco a stare lontana da te"
Le mise le mani sulle spalle.
"Non posso obbligarti, Y/n. Ma io ti voglio e basta"
"Inoltre, se credi che io abbia voluto baciare quella ragazza solo perché è bella ti sbagli, e ti sbagli su molte cose".
E poi ella si rese conto. Si rese conto che lo stava distruggendo, si rese conto che lo stava facendo star male e l'ansia aumentava, il timore cresceva.
Si sbagliava, e non ne aveva detta una giusta fin ora.
Si limito a guardarlo negli occhi per un pò.
Finalmente le paure, che la tormentavano così come nubi grigie facevano con il cielo, si dissolsero e le tornò negli occhi la luce che si era spenta.
"Jake, mi sono sbagliata, su di te... su di noi. Io ti amo, non posso negarlo"
"Non voglio negare nulla, nemmeno che mi sto facendo mille paranoie solo perché stento a fidarmi. Ma sai cosa ti dico, al diavolo le paranoie"
E detto questo si alzò dal divano e si buttò sulle sue labbra con desiderio, con quella brama del suo amore che per mesi la aveva distrutta. Poteva sentirlo sorridere e così approfondì il bacio. Rendendolo focoso e passionale.
"Ti amo"
Disse lui staccandosi.
"Ti amo anche io"
Rispose lei ansimando sulle sue labbra.
"Cazzo, mi sei mancata"
Ormai era sdraiato su di lei.
"Tre lunghi mesi, non so come ho fatto a non morire"
Non le diede nemmeno il tempo di finire che si buttò di nuovo sulle sue labbra.
"Ti faccio vedere quanto mi sei mancata piccola mia"
Decisamente, non potevano stare lontani.

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𝕊𝕥𝕣𝕒𝕪 𝕂𝕚𝕕𝕤 𝕒𝕟𝕕 𝔼𝕟𝕙𝕪𝕡𝕖𝕟//ꪮꪀꫀ 𝘴ꫝꪮ𝓽𝘴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora