Il giorno dopo, 15 febbraio 20**Ho passato la notte in bianco perché un tipo continuava ad urlare, ma almeno ho scoperto che non solo sono in questa topaia.
"STA ZITTO"
Ma che cazzo si urlano a quest'ora del mattino...
"LASCIATEMI ANDARE"
Lasciatemi andare? Che minchia di posto è questo? Ok calmati e ragiona, dunque so che non sono solo per ora ci siamo solo io e questo tizio che io sappia, magari se riesco a incontrarlo posso scoprire qualcosa in più su questo posto.
"Hey biondino svegliati... oh sei già sveglio meglio così"
A sentire quelle parole mi voltai verso lo sportellino, e l'unica cosa che riesco a scorgere è il viso di una signora di mezz'età che mi squadra da capo a piedi.
"Mi avevano detto che avevi uno sguardo truce, ma dal vivo è ancora peggio. Comunque avvicinati che ti portiamo a fare una doccia"
"Se non ci voglio venire? Che fate, mi picchiate?"
"Tranquillo ti ci portiamo con la forza e non ti picchieremo... almeno non noi "
Disse quella frase con un ghigno sul viso, poi sentì la porta della stanza aprirsi e entrarono nella stanza due omoni presumo quelli che stavano fuori dalla mia porta ieri sera visto che l'altezza è simile. Una volta entrati, chiudono la porta alle loro spalle, uno si avvicina a me, lo schivo ma neanche il tempo di voltarmi che l'altro mi si avvicina e mi inietta qualcosa al collo, schiaccia un pulsante e parte una scossa elettrica dal collo che mi impedisce di muovermi al meglio. Mi prendono di peso, continuo a dimenarmi ma non serve a niente, stanco e stremato mi addormento.
"SVEGLIATI"
Nemmeno il tempo di aprire gli occhi, che mi arriva una secchiata di acqua fredda addosso.
"MI SPIEGATE CHE MINCHIA DI PROBLEMI AVETE TESTE DI CAZZO?"
"Dovevi svegliarti"
"Che risposta da minchione"
La signora che mi aveva chiamato quando ero in stanza alla mia affermazione non rispose si limitò a guardarmi e a sogghignare. Mi lanciò addosso un asciugamano e una saponetta.
"Muoviti"
"E se non volessi?"
Sospirò e si spostò i capelli dietro l'orecchio e potei scorgere un auricolare nero...
"Ha detto che ti devi dare una mossa"
Ha detto? Che si stia riferendo a questa lei? Raccolgo l'asciugamano e la saponetta e mi alzo da terra e seguo la vecchiaccia per le docce. Mi ritrovo in una stanza, tipo uno spogliatoio con tante docce, la vecchia mi ha dato una chiave per un armadietto e mi ha detto che dentro ci sono dei vestiti per me, meglio che rimanere con questi fradici. Mi dirigo verso l'armadietto indicato, lo apro e dentro trovo i vestiti come aveva detto; prendo i lembi della mia maglietta, la sollevo di poco poi mi blocco, mi sento osservato e mi giro di scatto ma non vedo nessuno, mi rigiro e mi tolgo la maglietta fradicia.
"Mhh~ niente male"
Non faccio in tempo a girarmi che mi trovo un coltello puntato alla gola.
"Se ti giri o urli ti uccido chiaro?"
"..."
"Ho detto: chiaro?"
"Si si è chiaro" dico in modo seccato.
"Bravo cucciolo"
Cucciolo?! Come cazzo osa questa puttana chiamarmi così...
"Chi sei?"
"Come chi sono non ti hanno parlato di me? Eppure se non mi ricordo male ieri un signore ti ha detto chi ero"
Fa una piccola risata, poi sospira sul mio collo. Quindi è questa la famosa tipa così temuta. Aspetta che sia lei a gestire questo posto, magari posso chiedere qualcosa anche del tipo che stava urlando stamattina.
"Senti ho delle domande da fare"
"Spara"
"Sei tu che gestisci questa topaia? Perché sono qua e chi era il tipo che urlava questa mattina?"
"Non sono io che gestisco la "topaia" come la chiami tu e il tipo di stamattina da quel che so è solo uno che cercava di scappare. Contento?"
"Non hai risposto a una domanda, perché sono qui?"
"Perché sei un regalo per me"
"Cosa sarei?"
"Un regalo, sei sordo per caso?"
"Tranquilla non sono sor- ahhh~"
Manco finita la frase che comincia a mordermi il lobo dell'orecchio sinistro e con la sua mano libera passa sui miei addominali
"Mhh~, non sei niente male mi piaci"
La sua mano libera la fa scendere verso il cavallo dei pantaloni e tastandolo, aveva appoggiato le sue labbra dietro il mio collo e potevo sentire un sorrisetto.
"Oh, ma tu guarda come siamo belli eccitati, vorrei aiutarti col tuo problema ma sarà per un'altra volta. Ah giusto prima che mi dimentichi non dire che sono passata, se lo dirai lo saprò"
Mi lasciò un bacio sul dietro del collo e una pacca sul culo poi sparì. Aspettai qualche secondo e poi ritornai in me. Che cazzo vuole questa, stuprarmi e usarmi come giocattolo? Un regalo eh, ma da parte di chi? Mi tolsi i pantaloni e rimasi in box, ho un'erezione per colpa sua e ora me ne devo pure occupare da solo, va bene facciamo in fretta sta doccia e sistemiamo il problema.
Finita la doccia mi metto i vestiti che stavano dentro l'armadietto: una tuta nera, come le scarpe e una maglietta bianca. Uscito dallo spogliatoio mi trovo davanti la vecchia con una merendina me la lancia e mi dice che dobbiamo andare via da qua in fretta se no facciamo tardi. I due omoni mi portano verso l'uscita dove c'è un furgone nero con i vetri oscurati, mi fanno salire dietro con loro poi il furgone parte.
-spero vi piaccia al prossimo <3
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Bakugo X Reader
FantasyScene esplicite di violenza, sesso, linguaggio più o meno forte e abusi, siete stati avvisati se non vi piace cambiate storia, io devo solo avvisare. La storia non è ambientata nell'universo di mha e ciò vuol dire che non ci sono i quirk e non segu...