TRACCIA IV: Mescoliamo un po'di tutto... Fantasy di paura con finale tragico

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Ululai alla mia amata luna.

L'unica che capiva i sentimenti di ogni lupo.

L'odore del muschio bagnato mi riempiva le narici mentre il freddo della notte mi pungeva il naso, l'aria frizzante di montagna mi teneva sveglio e in forma.

Sentii altri ululati in lontananza, era il mio branco che mi cercava.

Non volevo stare con loro, ancora non avevano capito che io non sono fatto per stare insieme ai miei simili, io sono un solitario.

I loro ululati continuavano a chiamare il mio nome con potenza squarciando il silenzio della notte.

Non volevo tornare dal branco, li le leggi che noi lupi dovevamo rispettare erano troppo opprimenti e severe, voglio essere libero, voglio divertirmi e vivere una vita colma di avventura. Sono curioso e affamato di sapere. Ci sono ancora tantissimi luoghi che voglio vedere e molte cose che voglio fare, stando nel branco, peró, non saró in grado di scoprire nulla di nuovo.

Decisi che era meglio muoversi, presto i miei compagni mi avrebbero raggiunto seguendo le traccie del mio odore, l'unico modo che avevo per confondere loro le idee era quello di buttarmi in acqua, e per quanto non amassi questa idea, dovetti gettarmi in una rapida corsa verso il fiume piú vicino a me.

Il fiume Sand Creek era lungo e in piena, questo sgnificava che mi sarebbe voluto meno tempo del solito per raggiungerlo. E questo è un bene.

Scesi di corsa il versante ripido della montagna.

Nella mia mente continuava a ronzarmi l'immagine del volto dell'Alpha mentre ordinava, ai lupi piú esperti nella caccia, di partire alla mia ricerca. La mia pena: la morte.

Le regole del branco sono rigide, i traditori devono morire, oppure devono essere esiliati. Nessun lupo del branco potrà aiutare il traditore, altrimenti verrà considerato come tale e bandito.

Piú mi avvicinavo al fiume piú notavo delle luci sulle sue sponde.

Dove c'é acqua c'è uomo.

Dovevo stare attento a non farmi vedere. Altrimenti sarei finito in guai doppi.

Certo che non é il massimo iniziare la vita in libertà in questo modo.

Comunque sia, prima o poi il branco smetterà di cercarmi, tanto non sono fondamentale per la loro sopravvivenza, quindi domani avranno già smesso di seguirmi.

La notte mi avrebbe permesso di avvicinarmi al fiume Sand Creek senza essere visto, Luna ancora una volta mi avrebbe salvato la vita.

Mi trovavo allo scoperto, vulnerabile a causa del fatto che la foresta non arrivava fino alle rive del fiume, infatti una breve pianura si estendeva prima del fiume.

Cercai di percorrerla più infretta possibile, portando allo stremo delle forze i miei muscoli che avevano incominciato a tirare. Non vedevo l'ora di buttarmi in acqua per riprendere un po'di fiato.

Giunto alle fredde acque del Sand Creek mi tuffai cercando di riempirmi anche di fango, cosicché da confondere il mio odore il piú possibile.

Gli ululati alle mie spalle non diminuivano, anzi aumentavano sempre piú. Il cuore incominció a battermi a mille, scattai fuori dall'acqua correndo verso una capanna abbastanza vicina all'accampamento.

Il branco non si sarebbe mai spinto così vicino agli umani, finché sarei stato vicino a loro mi sarei salvato.

Il mio stomaco brontolava, non ero riuscito a mettere nulla sotto i denti prima di allontanarmi dal branco, ma non era la prima volta che digiunavo, anche in passato avevo avuto delle difficoltà che mi avevano impedito di andare a caccia.

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