06.

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Arrivano a casa dopo circa 5 minuti.
Hazel, appena arrivata, sale immediatamente di sopra, prende un po di fazzoletti e comincia ad asciugarsi le lacrime che oramai, cominciano a scendere sempre di più sul volto. 10 minuti dopo, è di nuovo in sè. Scende di sotto, si siede a tavola e comincia a mangiare qualcosa.
-Prendi anche questi.- Le dice sua mamma, indicando dei deliziosi dolci al centro del tavolo.
-No, grazie mamma. Mi basta del pane e quest'uovo.- Risponde Hazel, prendendo in mano un uovo appena fritto.
-Hazel ma non è poco?-
-No mamma, sta tranquilla.- Risponde Hazel con non curanza.
Finisce di mamgiare prima di tutti quanti e, così, va un po fuori, sull'altalena dove, un tempo, si siedeva Gus.
Qui, Hazel, gli aveva esplicitamente detto che non voleva che qualcuno si affezionasse troppo a lei, perché era come una bomba ad orologeria, pronta ad esplodere. E le sarebbe dispiaciuto spezzare il cuore di una persona di cui veramente le importasse.
Invece, il primo ad esplodereera stato lui, lui aveva spezzato il cuore a lei, lui era pronto per esplodere, ma questo, ancora, non lo sapeva.
Il destino e la vita, per Hazel, sono stati talmente ingiusti da togliergli l'unica cosa che su questo pianeta è stata la sua ancora di salvezza.
Adesso, spera solo che un giorno, i suoi polmoni siano talmente pieni da riempirla completamente e farla smettere di soffrire, per sempre.
I suoi pensieri, sono interrotti da un ombra dietro di lei, che si rivela essere Van Houten.
-Io devo andare, Hazel.-
-Ah, è stato stranamente un piacere rivederla.-
-Anche per me, sei una ragazza d'oro, non dovresti permettere a quei pensieri così orribili di girarti in testa.-
-Quali pensieri? Sa, la mia testa è un po troppo piena in questo periodo.-
-Quelli più oscuri, quelli che, ognuno di noi, nel profondo, pensa. Ma che evita di far uscire a galla per paura che questi, possano così prendere il sopravvento.-
-Vede, è qui che la frego, io ho fatto uscire questi pensieri, perchè, oramai, non ho più paura di morire. Non ho più il terrore di come sarà.-
Van Houten, senza parole, fece un gesto di disapprovazione e di preoccupazione allo stesso tempo e poi:
-Non posso fermarla, è una scelta sua, Hazel. Lei è la padrona del suo destino, lei deciderà cosa farne. Adesso vado veramente, arrivederci Hazel, si spera.-
-Addio, Van Houten. È stato un onore conoscerti.-
-Ma non abbiamo parlato ancora del finale di "Un'imperiale afflizione", non può dirmi addio.-
-Forse, un giorno ci rincontreremo. E ne riparleremo come amici di vecchia data.-
Van Houten si voltò di spalle, salì nell'auto e partì a tutta velocità senza mai voltarsi indietro.

SIAMO VICINI ALLA FINE, SPERO CHE QUESTA STORIA SIA STATA DI PURO GRADIMENTO A TUTTI.
CONTINUERÒ CON ALTRI 4 CAPITOLI, ARRIVERÒ A DIECI E LÌ SI CONCLUDERÀ FINALMENTE TUTTO. GRAZIE A TUTTI COLORO CHE SEGUONO LA MIA STORIA.
ALLA PROSSIMA
Ps. Scusate per gli eventuali errori di stesura.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 09, 2015 ⏰

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