05.

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Hazel si precipita di sotto trovando Van Houten accomodato in cucina, su una sedia, a sorseggiare una calda tazza di thè.
Non sembra cambiato fisicamente, rispetto all'ultima volta in cui lei ha avuto occasione di vederlo.
Però, ciò che la rassicura di più, è che sembra proprio essere sobrio.
-Salve.- Dice Hazel vedendolo.
-Ciao Hazel.- Risponde lui con fare stranamente garbato. -Pensavo... perchè con una così bella giornata dovremmo restare a chiaccherare dentro casa, rischiando pure di disturbare. Ti va di fare una passeggiata?- Chiede lui.
-Ehm... Certo.- Risponde lei un po' sbalordita.
Dopo aver salutato la mamma di Hazel, i due si dirigono al parco.
Appena arrivati, Van Houten comincia a fare le solite domande.
-Allora, come stai?-
-Bene grazie, lei?-
-Tutto okay, ma ti prego dammi del tu.-
-Va bene.-
-Sono venuto qui in primis per delle scuse, non mi sono comportato bene nemmeno nell'ultima occasione in cui hai avuto la possibilità di vedermi. E, poi, volevo parlare con te in particolare...- Dice lui, con tono preoccupato.
"Perchè con me in particolare? Cosa ho fatto questa volta?" Si chiese Hazel.
-... Tua mamma, mi ha informato della piega che stanno prendendo le tue condizioni di salute.-
"Ecco, ci risiamo" Pensa Hazel.
-Che ti ha detto di preciso?- Risponde lei, incuriosita e inquieta al tempo stesso.
-Che se tu dovessi continuare a non mangiare, finiresti per non avere abbastanza forza e volontà per sorreggere quelle tue solite inondazioni nei polmoni. Quindi... In altre parole... Moriresti.- Finisce lui.
-Lo so benissimo questo, ma non posso fare niente... Sparerei  sicuramente stupidaggini, se dicessi che non voglio che accada. Io non ce la faccio più, questo periodo della mia vita è ormai un punto morto e non posso fare altro per risollevarmi, ho già provato tutto.- Dice lei, con gli occhi che le si stanno riempendo di lacrime.
-Mi dispiace Hazel. Io, sono sempre del parere che non posso fermare un qualcosa decisa già in partenza. Sarebbe quindi inutile dirti che, magari, c'è ancora un po' di speranza. Hai ancora tutta la vita davanti e meriti di viverla. Hai ancora molto da scoprire, da imparare. Molte persone ti vogliono bene, più di quanto tu immagini. E se sprechi la tua vita così, beh... Allora... Andrà tutto perso. E quella speranza che fino a poco fa rappresentava una luce per tutti coloro che tengono a te, si oscurerà in eterno.-
-Avevi proprio ragione.-
-In che senso?- Domanda lui.
-È inutile ripetermelo. Perchè tu, come altri, avete sempre detto le stesse cose: che una vita non si deve sprecare, che ci sono molte persone che tengono a me. Ma chi pensa veramente a me? Quando l'unica persona di cui dovrei aver avuto bisogno in tutta la mia vita adesso non c'é! - Grida lei, presa da una crisi di nervi, inginocchiata davanti a Van Houten, con le lacrime che, oramai, le stanno rigando totalmente il volto e annebbiando gli occhi.
Van Houten improvvisamente si alza, la prende dalle braccia e la solleva da terra.
Ci vuole almeno una mezz'ora prima che Hazel possa riuscire a riprendersi.
Alla fine, all'ora di pranzo, si dirigono verso casa di lei.

RITORNATA CON IL QUINTO CAPITOLO DELLA STORIA CHE HA FATTO LACRIMARE UN PO' DELLE MIE LETTRICI. RINGRAZIO TUTTE VERAMENTE, AGGIORNERÒ IL PIÙ PRESTO POSSIBILE. CIAO CIAO  :)
PS. SCUSE SINCERE SE DOVESTE TROVARE ERRORI DI ORTOGRAFIA.

Adesso Siamo Insieme - Colpa Delle StelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora