Capitolo 5

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~Dedico il capitolo a lesorellespeciali . Leggete le sue storie, non ve ne pentirete 😉~

Inizio capitolo
Tutti accorrono verso Diana, guardandola con aria di superiorità. La afferrano e la portano al centro del villaggio, la legano con corde scure e taglienti e si posizionano attorno a lei per attendere l'alba. Il loro piano è quello di bruciarla al sole, raccogliere le sue ceneri e gettarle attorno al villaggio come protezione dalle creature della notte. Per realizzarlo devono disabilitarla. Le hanno bucato le braccia con sette viti, lasciate nel suo corpo per dissanguarla. Le hanno strappato la carne nella pancia. Le hanno sferrato calci e pugni fino a farle perdere i sensi e, dulcis in fundo, le hanno dato il loro sangue per disattivarle ogni potere e renderla vulnerabile ai raggi ultravioletti.
Poi colpiscono anche me alla schiena.
Aien è a capo della spedizione per catturarci. Inizia a parlare così: " Fermi! Se non le separiamo, riusciranno a scappare. Mettiamo la bionda nella caverna di Servalontuside e dissanguiamola lì. La mora mettiamola nel tubo della luce. Poi sistemiamole una difronte all'altra. Infine le bruceremo!"
Tutta la folla risponde con un urlo di assenso forte e chiaro. Iniziano a bucare anche me con le viti. Crollo a terra quando sento un chiodo in ogni ginocchio. Mani forti e pesanti mi schiaffeggiano e percuotono. Infine perdo i sensi. Prima di cadere in quell'abisso profondo, sento Aien sussurrarmi "resisti, vi aiuterò!"
Mi risveglio in un posto umido e incredibilmente scomodo. Una caverna buia e spaventosa in cui l'unica cosa che si percepisce è l'immenso tanfo di carne morta. Sono legata.
Sono ancora frastornata per i colpi ricevuti. In quel momento si eleva un ringhio feroce dalla parte opposta della caverna. Un bellissimo esemplare di lupo avanza verso di me. È ricoperto da una folta pelliccia nera come la pece con sfumature bianche nelle orecchie e nel muso. I suoi occhi sono di un azzurro intenso. Il suo passo è lento e inquietante, si trascina per la caverna in un modo spaventosamente sicuro di sé. Man mano che si avvicina riprende le sembianze umane. Poi inizia a parlare: " Ma che bella vampiretta! È un vero peccato bruciarti. Non ho mai visto niente di più puro e bello di te."
"Aiutami allora!"
" Mi dispiace, ricordami il tuo nome, ma, per quanto la tua bellezza sia unica, non posso proprio. Il mio compito è quello di controllarti. Se ti lascio libera o ti aiuto a scappare non svolgerei il mio compito"
"Ahi!"
"Cosa succede? Ti sei fatta male?"
"Ma se morirò, cosa ti importa se mi sono fatta male?"
"Non mi hai ancora detto come ti chiami"
"Nemmeno tu"
"Tuche"
"Hai finito di provarci con me? Bel micetto?"
"Ehi ehi ehi, vampiretta, come mi hai chiamato?"
"Micetto. Mi dispiace deludere le tue aspettative, ma non sono una vampira"
"E io sono biondo con gli occhi marroni"
"Dico sul serio"
"E cosa sei?"
"Una fata"
"Cosa?! Non dirmi fesserie"
Si sente preso in giro, lo sento nei suoi pensieri. È arrabbiato, molto. Vuole picchiarmi. Si avvicina e mi schiaffeggia con la sua cintura, poi mi da calci nella pancia fin quando non perdo i sensi.
"Oh no! Cosa ho fatto?! È meglio che vado a chiamare Aien"
In quel momento una voce dolce e rassicurante mi parla, portandomi in un'altra dimensione:" Serena, Serena, non cadere nel sonno profondo e tutto andrà per il meglio. Devi solo ricordarti chi sei e usare la tua luce. Hai un potere grandissimo. Ricorda che la luce trionfa sempre. Ricordalo. Ricordalo!" Appena la voce smette di parlare vengo scaraventata di nuovo in quell' inferno.
Penso alle sue parole e mi sento meglio, però devo capire come liberarmi da quelle catene così strette da fermarmi la circolazione è da impedirmi di ragionare razionalmente.
Improvvisamente il fermaglio misterioso si illumina e sembra quasi attendere un mio cenno che arriva subito con l'incantesimo "exime me" (liberami).
Sento una forte luce avvolgermi e curarmi le ferite. Poi, un'altra ondata di luce logora le catene e, piano piano, le decompone fino a farle diventare un mucchio di polvere nera.
Devo raggiungere Diana, ma come? Semplice! Usando il teletrasporto.
Focalizzo nella mia mente il punto del villaggio di Aien dove si trova lei e, dopo avere dato l'ok, vengo catapultata nel villaggio.
La cerco disperatamente e, mentre passo da una tenda ad un'altra, la vedo. È piena di lividi e tagli e si trova dentro un tubo di vetro. Chiamo a raccolta tutti i miei poteri per liberarla ma sento delle voci che gridano:"Prendetela, la vampira è scappata dalla caverna!"
Analizzo le mie possibilità di sopravvivere contro un branco di lupi inferociti ed opto per trasformarmi in una sfera di luce. Ascolto attentamente i loro pensieri. Tra tutti ne sento alcuni molto familiari, quelli di Aien.
Mi cerca. Poi sento anche:" Quella vampira, com'era bella. Era dolce ma anche scontrosa, protettiva con quelli che ama e crudele contro quelli che odia. Invece quella fata, era così carina, ma non è decisamente il mio tipo, ma è così gentile che non si può non essere carini con lei. Devo assolutamente aiutarle".
Rimango un po' sconcertata da quello che sento, ma sono soprattutto sollevata perché non ci ha tradite.
E poi vedo un'ombra. Sento i pensieri di un'altra persona. Diana si stava svegliando.
Era spaventata, ma stava acquisendo subito il suo atteggiamento scontroso.
Mi chiama col pensiero così accorro in suo aiuto.
"Serena, cos'è successo? Liberami!" Faccio come dice e trasformo anche lei in una sfera di luce.
Silenziosamente ci dirigiamo fuori dal villaggio. Torneremo...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 01, 2016 ⏰

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