«Nicolóóóó! E svegliati!»
Loco si svegliò di soprassalto e si mise a sedere, col respiro affannato, come se avesse appena corso una maratona. Ogni volta che sua madre lo svegliava in quel modo brusco si prendeva uno spavento. Il sonno lo travolse di nuovo, ma riuscì a recuperare il suo telefono sul comodino. "Le dieci?!" pensó. Aveva impostato una sveglia alle nove ma, come sempre, non l'aveva sentita. Si alzó dal letto e si trascinó fino alla porta.«L'era ura» gli disse sua madre in dialetto bergamasco.
Loco sbiascicó qualcosa e andó in cucina, dove si preparó un veloce panino alla marmellata. Una volta che si fu ripreso ed ebbe finito la sua rapida colazione, si diresse verso il bagno: fece pipì e si sciacquó la faccia; poi prese i vestiti che aveva preparato il giorno prima e li indossó.
Aveva optato per dei semplici jeans e una maglia a mezza manica rossa, anche se quel giorno era speciale: sarebbe andato a trovare Nico, un suo caro amico, che non poteva vedere spesso di persona perché abitava lontano. I due però si chiamavano spesso su TS per registrare i loro video, dal momento che erano entrambi youtubers.
Loco si guardó allo specchio: i capelli biondi cadevano spettinati sugli occhi. Con una spazzola e mani esperte, che sistemavano capelli fin dall'inizio dei tempi, li acconció alla perfezione. Durante il resto della mattinata fece i compiti e sistemó le miniature per i suoi prossimi video.
Era giugno e le vacanze erano iniziate da due settimane circa. A mezzogiorno in punto sua mamma aveva finito di cucinare e lui pranzó con una pasta al sugo come primo e una bistecca di pollo come secondo. Dopo questo buon pranzo lo aspettava l'autobus alle due. Si sistemó frettolosamente e infilò un paio di cose in uno zaino prima di uscire di casa.
Arrivò alla pensilina insieme all'autobus: era sempre in ritardo. Una volta salito si posizionó vicino al finestrino e si infiló le air pods per ascoltare un po' di musica. Il viaggio fu lungo, duró circa un ora e mezza. Sceso dal pullman, percorse la strada che portava a casa di Nico: non l'aveva fatta molte volte, ma la conosceva a memoria. Dopo un'ultima svolta, arrivó in una stradina e si fermò davanti a una casa grigio chiaro. Suonó il campanello: «Chi è?» chiese una voce femminile.
«Sono io, Nicolò» rispose Loco.
La voce fece un'esclamazione e il cancellino scattò. Loco entrò e attraversò il corto vialetto circondato da un piccolo giardino, ben tenuto, con un alberello che spuntava al centro.
La porta della casa si aprì e sulla soglia comparve un ragazzo abbastanza alto, magro, con folti capelli castani e due bellissimi occhi verde chiaro.
Loco piantó lo sguardo negli occhi di Nico.
Ogni volta, come in un incantesimo, tutto intorno a lui spariva. Lui vedeva solo quegli occhi verdi in cui, come se fossero il mare, andava sempre più a fondo.
La sensazione, però, era fantastica. Lui non voleva tornare a galla, no, non voleva tornare nel mondo reale: voleva rimanere lì, sul fondo di quel mare che erano i suoi occhi.
Fu un attimo che sembró durare una vita. Vide una mano agitarsi davanti al suo volto, e la magia degli occhi verdi si interruppe.
«Loco? Ci sei?» chiese una voce. Era Nico che, con sguardo interrogativo, lo richiamava alla realtà.
«S-si si mi ero solo imbambolato» rispose Loco, arrossendo un po'.
«Be' ciao» disse allora Nico, mettendogli un braccio intorno alle spalle e stringendolo, mentre lo accompagnava dentro casa.
«Ciao Nicolò!» esclamó la stessa voce femminile che gli aveva risposto al citofono. La mamma di Nico.
Loco ricambió il saluto e poi seguì Nico in camera sua.
«Allora come va?» domandó Nico «Bene, bene. I compiti delle vacanze non sono molti e poi il canale va alla grande - rispose Loco - Tu?» chiese poi, mentre sistemava delle cose nello zaino, controllando se ci fosse tutto «Ah si bene. Si, non ho ancora iniziato i compiti: sto pre-registrando i video per quando saró in vacanza. Il canale va bene, normale più che altro, le visual sono nella media» disse Nico sedendosi sul letto. Il letto era sulla parete sinistra rispetto alla porta, nell'angolo in fondo alla stanza. Sulla stessa parete c'era una libreria e in mezzo una finestra; di fianco al letto, una scrivania bianca con dei cassetti, su cui era posizionato un pc fisso e l'immancabile sedia da gaming;
le mensole che la sovrastavano erano piene di libri e action figure.Loco lo raggiunse e si sedette di fianco a lui.
Trascorsero il pomeriggio chiacchierando molto: si raccontarono esperienze fatte o prodotti comprati e si diedero consigli sui canali. Guardarono un po' i telefoni ridendo su qualche meme o spiandosi le chat a vicenda. Infine si misero a giocare, Nico da pc e Loco dal tablet che si era portato da casa. Alle quattro mezza si trovavano sul letto, tutti sudati, dato che si moriva di caldo. «Accendi il ventilatore, per favore?» domandò Loco e Nico si alzó per andarlo a prendere, dato che si trovava in un angolo della stanza. Lo accese e l'aria si fece un po' più fresca. Ogni volta che la brezza creata dal ventilatore colpiva la faccia di Loco lui tirava un sospiro di sollievo.
Dopo qualche minuto Nico propose di andare a comprare un gelato. L'idea fu ben accolta da Loco, e i due amici si prepararono per uscire. Nico aprì un cassetto della sua scrivania, e ne tiró fuori un tessuto color lime che si legó sotto i capelli per rinfrescarsi la fronte. «Sei un capellone» lo provocò Loco, e il suo amico sorrise facendogli una linguaccia.
La gelateria distava una decina di minuti a piedi dalla casa di Nico, tempo che trascorsero parlando principalmente di musica. Una volta arrivati, dovettero aspettare un po' prima che arrivasse il loro turno, dal momento che il locale era abbastanza affollato: ordinarono un cono fragola e limone per Loco e uno cioccolato e pistacchio per Nico, che consumarono su una panchina lí vicino.
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Quel mare che sono i tuoi occhi ~nicolochis
ФанфикQuesta fanfiction è basata sulla ship "nicolochis", ovvero quella tra i due youtuber italiani Nico. (19 anni) e Locolochis (quasi 18 anni). Un piccolo estratto: "La porta della casa si aprì e sulla soglia comparve un ragazzo abbastanza alto, magro...