CAPITOLO 2

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Ci fu un periodo dove entrambi erano confusi: si erano documentati sugli orientamenti sessuali e su storie di altri ragazzi simili alla loro, però le loro idee non erano ancora chiare.
«Ehi, stai tranquillo» disse Nico a Loco durante una chiamata dove il ragazzo aveva esposto tutta la confusione che stava nella sua testa «Non devi capirlo ora cosa sei. Non devi darti un'etichetta. Lasciatelo scivolare addosso. Quello che ci basta sapere è che a me piaci tu, e che a te piaccio io. Nient'altro. Abbiamo tutta la vita davanti per capire chi siamo. Non pensarci ora, ok?»
Quelle parole erano state utili sia per Loco che per lo stesso Nico, e così avevano deciso di non definirsi subito, ma lasciar scorrere il tempo che avrebbe poi portato tutte le risposte.
Comunque, dopo la presa di coscienza dei sentimenti che provavano l'uno per l'altro, le loro vite migliorarono. Iniziarono a sentirsi più frequentemente e aumentarono il numero di video che registravano insieme. Tutte le sere si chiamavano, e maledicevano quello schermo che li separava. Inoltre, con la scusa di dover realizzare dei progetti importanti per i loro canali, ogni weekend si incontravano, alternatamente a casa di uno dei due. Era una vita magnifica e non si spiegavano come avessero fatto fino a quel momento senza l'amore dell'altro.
Della loro relazione, però, ne erano a conoscenza solo loro due: avevano paura della reazione dei loro genitori. Ne avevano sentite tante di storie sull'omofobia.
Sapevano di essere amati dai loro genitori, ma la paura restava, incombeva su di loro.
Una sera la situzione cambió.
Era un sabato, si trovavano a casa di Loco e i suoi genitori erano fuori.
Nico sarebbe rimasto lì a dormire, dato che era troppo tardi perché tornasse a casa (o per lo meno quella era la scusa).
Erano sul divano, abbracciati, a rosicchiare pop corn mentre guardavano Netflix. Loco abbassó lo sguardo su Nico e notó che stava dormendo.
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo, sorridendo, perché era troppo carino quando s'addormentava: aveva quella faccia da angelo, da bambino, a Loco pareva pure di vedere la sua testa circondata da una splendida aureola. Con la mano gli scosse dolcemente la spalla, e poi si avvicinó alla sua testa e gli scoccó un bacio sui capelli.
«Ehi Nico... svegliati sú» sussurrò.
Dalla gola dell'angelo dormiente uscì un lamento.
«Ok... lo so che sei stanco, ma almeno andiamo a dormire nel letto»
«Mh mh, ora mi alzo» sbiascicó Nico. Lentamente si alzó, e Loco lo aiutò.
«Non mi fai mai vedere la fine dei film» sì lamentó Loco, spegnendo la tv. Poi accompagnò Nico al bagno.

                               ***

Nico era pronto ed uscì dal bagno, lasciando entrare Loco, mentre lui si dirigeva verso la camera.
Lui e Loco dormivano nello stesso letto, ma si chiudevano in stanza, dato che temevano che i genitori di Loco li potessero vedere abbracciati. Il ragazzo tiró indietro le coperte e si buttò sul letto, sfinito.
Loco lo raggiunse poco dopo. Indossava una canottiera bianca come pigiama, mentre Nico una maglia a maniche corte e dei pantaloncini: era metà agosto, e faceva parecchio caldo. Nico si fece un po' più in là per far spazio a Loco che si sdraió di fianco a lui e lo fissó dolcemente.
Finalmente il ragazzo con il mare negli occhi era suo, da ormai due mesi! Si diedero un bacio della buona notte, poi Nico si girò sul lato destro e Loco lo cinse in un dolce e caldo abbraccio.
Passarono i minuti: Loco dormiva tranquillamente, ma Nico era tormentato dai pensieri, anche se era stato lui a voler andare a letto.
Stava pensando a come ci era finito lí, abbracciato a Loco, e alla felicità vissuta nell'ultimo mese.
C'era però una questione che spezzava la sua serenità: il fatto che Nico non riuscisse più a mantenere il segreto con i suoi genitori. Aveva bisogno di sfogarsi e di dirglielo, ma allo stesso tempo era spaventato dalla loro possibile reazione.
Agitato da questi pensieri, si girò verso Loco: dormiva calmo, e gli dispiaceva svegliarlo, ma doveva.
Con il dito iniziò a percorrere i suoi lineamenti e ad accarezzargli la guancia. Dopo poco Loco aprì gli occhi e gli sorrise.
«Ehi... cosa c'è che non va?»
«Come fai a capire sempre quando sono turbato?» chiese Nico. Loco si avvicinò ancor di più a lui e gli sussurró nell'orecchio
«Perché ti amo» poi sorrise.
D'impulso Nico lo bació, passando la mano tra i suoi capelli; poi si staccó, tenendo ancora la testa del suo ragazzo tra le mani.
«Sono agitato... vorrei che i miei sapessero della nostra relazione...»
Loco lo guardó, prima un po' spaesato, poi sorridendo.
«Ti capisco. Anche io vorrei fare coming out, ma devo ammettere che mi cago sotto dalla paura. Lo so che i miei mi vogliono bene, ma... la paura resta»
Nico sorrise, perché il suo ragazzo provava la stessa cosa che provava lui.
«A me va bene se vuoi fare coming out. Lo faró anch'io. Magari lo possiamo fare lo stesso giorno così poi ci chiamiamo e vediamo come è andata»
«Io... io peró preferirei farlo insieme. Mi sentirei più sicuro...»
Loco sorrise, comprensivo.
«I tuoi sono liberi domani?»
«Si, che vuoi fare?» chiese Nico.
Loco, sorridendo e senza dire nient'altro, allungò la mano verso il suo comodino e recuperó il telefono. Entrò nella chat di sua mamma e scrisse: "Ciao mamma. Ti andrebbe bene se i genitori di Nico venissero a pranzare da noi domani? Dobbiamo fare un annuncio", poi disse a Nico di invitare i suoi genitori lì per pranzo.
«Domani?» chiese Nico, sorpreso.
«Be', tolto il dente, tolto il dolore, no?»
Nico sorrise.
«Ti adoro»disse.
«Anche io mi adoro» rispose Loco.
Nico gli tiró un pugno sulla spalla e Loco rise.
Infine i due si addormentarono, abbracciati, aspettando l'indomani.

NOTA D'AUTORE
Ehii, ciao a tutti!
Dato che oggi è venerdì, ecco a voi il secondo capitolo!
Lo so, questo è corto, soprattutto rispetto a quello di settimana scorsa...
Ma il capitolo tre sarà più lungo, fidatevi.
Comunque, volevo ringraziare tutti quelli che hanno votato la storia e che l'hanno letta.
Io vi saluto e vi dò appuntamento a venerdì prossimo con il terzo capitolo!
~Kinto17

Quel mare che sono i tuoi occhi ~nicolochis Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora