Capitolo 2

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"voglio dirti una cosa.
ti volevo ancora prima di conoscerti.
volevo qualcosa ma non sapevo cosa,
a lungo ho respirato tanti profumi ma mai il tuo.
Ho stretto mani, baciato, graffiato, ho assaporato estati, corpi di salsedine,
fuochi in mezzo alla notte, momenti bellissimi, tenerissimi sguardi, giochi di luce,
di una Luna così grande da specchiarsi tutta nell'iride, ma qualcosa mancava, qualcosa mancava sempre.
Era una sensazione, forse qualcosa di più.
Una mancanza che non potevo capire,
uno sguardo che non avevo incrociato, una pelle che non avevo mai sfiorato, dei difetti che non si erano ancora incastrati nei miei.
E non lo so forse ti stavo aspettando, forse è tutta una strana combinazione, scherzi del destino, vai a sapere.
Poi sei capitata, così, all'improvviso e vorrei dire che finalmente ho realizzato ogni cosa, ma la verità è che non c'ho capito niente.
Mi hai mandato fuori di testa, le mie mancanze si stavano colmando, vuoti immensi diventano mare, a volte oceano, e mica me ne rendevo conto.
Un bel giorno ti svegli, hai la tua persona accanto, sta ancora dormendo e cerchi di non fare rumore ma è proprio bella e ti vien voglia di toccarla, di avvicinarla, allora le passi una mano tra i capelli, lei che ha sempre qualche ciocca a coprirle il volto, e pensi "wow", solo questo, perché cos altro vorresti pensare?
Ti rendi conto che il tuo passato è così distante e che hai vissuto, hai sudato, ti sei fatto pure male ma solo per arrivare a questo punto.
Sei felice, lei apre gli occhi, ti guarda ancora avvolta nel suo velo di sonno, sorride, e sai che è tutto al posto giusto, ogni cosa.
Il sole è in cielo, la luna è dall'altra parte, il letto è al suo posto, i suoi occhi sono nei tuoi, e la felicità è dentro ogni fessura della tua anima.
Sei felice, è abbastanza, anche di più."

-JeonJungkook

Oggi è il secondo giorno di terzo superiore, ribadisco che ancora non mi capacito del fatto che sono già al terzo anno.
Ieri è stata una giornata felice, ho scritto tutto il tempo con i miei ormai nuovi amici, mi scriveva pure Jungkook, però non mi sta per nulla simpatico, quel "posso dimostrarti che non sono sempre così" non mi convince affatto, non riesco proprio a fidarmi di lui, l'ho completamente ignorato, non mi sembra affidabile, ok si mi ha trovato dei nuovi amici, ma lo potevo fare da sola.
Comunque è meglio che mi avvio verso la scuola perché sennò faccio ritardo.
Sono vestita normale, voglio stare comoda e sicura, ho un semplice pantalone nero contornato da una cintura anche essa nera che mi definisce la vita stretta e i fianchi stretti, una maglia a maniche corte bianca e una camicia Beije lunga e le air force 1 bianche, lascio i capelli sciolti e metto lo zaino in spalla, chiudo la porta di casa e mi avvio verso la scuola.

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