Capitolo 4

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"Vale la pena d'insistere?
È assurdo: fa male ma ne vuoi ancora.
Dici che non ci credi più ma non pensi ad altro... e poi ti accorgi di non essere triste ma solo stanca.
Continui a cercare chi non ti cerca, e ti dimentichi che non è una sconfitta lasciar perdere, ma lo è continuare a perdere tempo per chi nemmeno c'è.
Alla fine ciò che rimane è un immenso "Perchè?" a cui non sai trovare una risposta.
Era iniziata bene e poi ha deviato, ha intrapreso una salita quando davanti a sé c'era una comoda discesa.
C'era da scegliersi, com'è successo al primo sguardo, e poi da tenersi, come non è capitato più dopo poco tempo.
Poteva andare in tanti modi ma è andata così, che Peccato.
Sono un disastro quando si tratta di cuore, non so cogliere i tempi, i segnali, le occasioni.
Il film è appena iniziato e mi faccio già mille pare sul finale. Il film è finito ma con la testa sono ferma al primo tempo.
Sono un disastro quando si tratta d'affetto: o non mi apro nemmeno o mi sciolgo al tuo fianco.
Sono un disastro quando si tratta di chiudere, perchè considero i tempi, quelli passati, quello che ci siamo dati e non come sto.
E come se mi mettessi in secondo piano perché un ricordo è troppo dolce per essere lasciato andare.
Ho i miei tempi, lunghi, quasi eterni.
Tempi in cui crollo, mi chiudo e non passa nemmeno un filo di luce.
Tempi in cui nemmeno ci provo a ritrovarmi a rimettere insieme i pezzi.
Il puzzle è li, sul pavimento e il disegno è chiaro ma manca la forza.
E poi sono strana perchè cambio pagina senza rendermene conto.
Il panorama è un altro, la compagnia è diversa, l'umore eccelle, il sorriso è al suo posto, gli occhi ridono ed è tutto passato. Non so come sia successo ma è tutto passato.
Alla fine ti rendi conto che la pagina si è voltata da sola."

-Y/n

Quella mattina a scuola la preside ci ha comunicato che Jimin e Yoongi non si sarebbero spostati più nella nostra classe perchè la voce è girata molto velocemente e altri studenti hanno richiesto di fare un cambio classe, quindi purtroppo devo rimanere da sola con Jungkook.

rimango dell'idea che non conta nulla che il pomeriggio precedente siamo stati molto tempo insieme, abbiamo fatto shopping, fatto foto e siamo tornati a casa con lo stesso taxi, ci siamo solo divertiti ma non posso ancora pensare che è affidabile, giuro vorrei ma non riesco proprio a fidarmi di lui e prenderlo seriamente.

in più perché ci tiene così tanto a ricevere mie risposte e ad avere la mia attenzione, è il più popolare della scuola può avere chiunque e vuole me, bah non lo capisco.

mentre ero nel mio mondo a pensare il prof di Coreano mi chiama.

"T/c, hai scritto il testo che avevo dato per casa?" mi chiede il prof.

il professor Park ci aveva dato per casa da svolgere un testo in cui dovevamo parlare in terza persona di un'adolescente o Una adolescente e la sua ex storia d'amore, e io ho pensato bene di parlare della me di un anno fa in terza persona.

mi alzai come avevano fatto tutti e cominciai a leggere.

"Hai mai amato davvero qualcuno? Ti sei mai sentito perso completamente, stravolto, immerso in un sentimento così grande quanto un oceano? E hai mai provato quella gelosia che non c'entra niente col possesso ma è solo paura di perdere qualcuno a cui stai volendo fin troppo bene? Dimmi un po', nella tua vita hai mai fatto un passo indietro, solo uno ma decisivo per non far vincere l'orgoglio? E hai mai pensato che il suo sguardo, solo il suo sguardo quando si posa su di te vale più di qualsiasi altra cosa al mondo? Diffidate delle persone che vi dicono "Passerà cosa vuoi che sia" perché loro non sanno che il cuore ha tempi lunghi per guarire, probabilmente non hanno mai assaggiato l'amore, quello vero." mi fermai un attimo.

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